Roma – Il Ministero della Cultura ha un nuovo rappresentante istituzionale. Prende il posto di Gennaro Sangiuliano che ha rassegnato “dimissioni irrevocabili” in una lettera indirizzata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Alessandro Giuli è il nuovo ministro della Cultura. Sostituisce Gennaro Sangiuliano che ha rassegnato le sue dimissioni dopo il caso Boccia. Lo ha comunicato il Quirinale al termine di un incontro al Colle fra la premier Giorgia Meloni e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo il ciclone che lo ha coinvolto negli ultimi giorni.
Alto, occhi azzurri. Bello. È nato a Roma, nel 1975, ha iniziato la carriera giornalistica in alcune testate locali, per poi arrivare al “Foglio”, del quale è stato, nel 2008, vicedirettore e, nel 2017, condirettore. Da febbraio a novembre 2017 è stato direttore di Tempi poi nel 2019 e 2020 ospite fisso della trasmissione Patriae condotto da Annalisa Bruchi su Rai 2.
Nel 2020 ha condotto con Francesca Fagnani Seconda linea su Rai 2 e collaborato con L’Argonauta su Rai Radio 1. È membro della Società italiana di storia delle religioni (Sisr), della Consulta degli esperti fondata e presieduta dall’on. Maurizio Bernardo e del think tank Italia Atlantica. Il 23 novembre 2022 l’ormai ex ministro della Cultura, Sangiuliano, lo aveva nominato presidente della Fondazione Maxxi, il museo nazionale d’arte contemporanea di Roma, con decorrenza dal 12 dicembre 2022. Proprio quella di Giuli al museo capitolino è stata considerata la prima nomina di peso al MiC da parte di Sangiuliano, dal quale ora raccoglie il testimone.
Giuli è autore di diversi libri, tra cui “Il passo delle oche”, “L’identità irrisolta dei postfascisti”, “Sovranismo per esordienti”, “Individui e potere tra identità e integrazione”, “E venne la Magna Madre: i riti, il culto e l’azione di Cibele Romana” e “Gramsci è vivo. Sillabario per un’egemonia contemporanea”.
Da giovane ha militato nel movimento politico di estrema destra di matrice neofascista Meridiano Zero. Ha studiato filosofia all’Università La Sapienza di Roma, senza tuttavia conseguire la laurea. E’ sposato con la collega giornalista Valeria Falcioni, ha due figli.
Il prino impegno del nuovo ministro il 19 al 21settembre al G7 della Cultura. Sarà lui ad accogliere ministre e ministri della Cultura dagli altri sei Grandi: la canadese Pascale St-Onge, la britannica Lisa Nandy, la tedesca Claudia Roth, la francese Rachida Dati, la statunitense Lee Satterfield, assistente del segretario di Stato per gli Affari Educativi e Culturali. Unico ministro uomo, assieme al nostro, il giapponese Masahito Moriyama
È venuto a mancare ieri a Milano, all’età di 85 anni, l’attore e poeta Alessandro Quasimodo figlio del grande Salvatore premio Nobel per la letteratura nel 1959. Si è spento al termine di una malattia. Aveva un legame strettissimo con la Sicilia, proprio come il padre che visse anche a Gela.
Alessandro Quasimodo, infatti, anche in nome della storia della sua famiglia fu molto spesso ospite di iniziative culturali organizzate in città, presenziando sempre volentieri e raccontando tanti aneddoti legati al padre. Domani a Milano i funerali.
Prosegue la pulizia delle aree verdi della zone archeologiche cittadine. Grazie ad una convenzione che l’Amministrazione comunale ha attuato con la direzione del Parco Archeologico, sono riprese le attività di pulizia delle zone di maggiore attrazione turistica.
Particolare attenzione è stata rivolta all’Acropoli, ai Bagni Greci ed alle Mura Timoleontee. L’obiettivo è quello di rendere maggiormente fruibili i siti archeologici con un massiccio intervento di decoro urbano. “Non potevamo sottrarci – hanno detto gli assessori all’Ambiente Peppe Fava e al turismo Romina Morselli – perché consci delle difficoltà del Parco Archeologico che non dispone di risorse sia umane che economiche adeguate.
Il Comune, benché in dissesto finanziario, sta facendo tutti gli sforzi possibili per mantenere il decoro dei nostri siti e grazie agli operatori Ghelas stiamo intervenendo in maniera imporante”.“Faccio appello ed auspico – conclude l’assessore Morselli – che la deputazione regionale di centrodestra si faccia promotore di interventi presso l’assessorato regionale ai Beni Culturali, affinché il Parco possa disporre di maggiori risorse”
Caltanissetta – In occasione della Settimana Mondiale della Tiroide, che ricorre il 25 maggio, la Lilt – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, Associazione di Caltanissetta, promuove una campagna di prevenzione delle patologie tiroidee, offrendo la possibilità di effettuare una visita specialistica gratuita per tutto il mese di maggio.
I disturbi della tiroide possono manifestarsi con sintomi comuni come stanchezza, sonnolenza, difficoltà di concentrazione, riduzione della memoria, aumento di peso, stitichezza, intolleranza al freddo, cute secca, capelli fragili e depressione. Segnali spesso sottovalutati, ma che possono indicare un malfunzionamento della ghiandola tiroidea.Diagnosticare precocemente eventuali noduli tiroidei è fondamentale: il 50–60% della popolazione presenta noduli di piccole dimensioni visibili all’ecografia, mentre solo il 5% presenta noduli palpabili.
I tumori della tiroide, in costante aumento, colpiscono soprattutto le donne: nel 2021, in Italia, si sono registrate circa 12.200 nuove diagnosi, di cui 8.700 riguardanti donne. L’adenocarcinoma papillifero è la forma più frequente e rappresenta circa l’1% di tutte le neoplasie. Tra le donne sotto i 40 anni si tratta del secondo tumore più diffuso dopo quello al seno. La campagna prevede la visita specialistica gratuita e l’ecografia tiroidea con contributo spese forfettario.