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“Tra Ciavuru e Paroli”, in via Morello la prima personale di Martina Garzia

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Si chiama “Tra Ciavuru e Paroli” ed è un omaggio alla Sicilia: i suoi colori, sapori e odori, ma anche la saggezza dei suoi proverbi tramandati di generazione in generazione. È l’installazione promossa dall’associazione Smaf, presieduta da Gaetano Arizzi, che arricchisce ulteriormente di arte e colore la via Morello, cuore del centro storico.

L’iniziativa, organizzata durante la seconda edizione del festival “Ué – Eventi Urbani”, viene firmata dalla giovane artista gelese Martina Garzia. Nata a Palermo nel ’99 ma cresciuta a Gela, studia alla magistrale in illustrazione editoriale all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Si è gia laureata in illustrazione e fumetto, sempre a Bologna, e si è diplomata presso l’accademia The Sign di Firenze in illustrazione.

«Amo le storie per bambini e cerco sempre con un fare un po’ fantasioso di riflettere l’essere bambina nelle mie illustrazioni. Un mio professore dell’accademia mi ha sempre spiegato quanto sia importante amare quel che si disegna e diceva sempre ‘Se bisogna fare un pomello o un cuscino, bisogna sempre fare il pomello e il cuscino di casa propria».

Per la giovane artista gelese, “Tra Ciavuru e Paroli” è la prima personale: «Cerco sempre di condividere il mio immaginario e il mio bagaglio culturale: dalla musica, al design al posto dove sono nata e cresciuta. Le mie illustrazioni parlano di strade, di vicoli, dalle vecchiette che stirano la pasta alle ricette della cucina palermitana di nonna. Non sono altro che io. Ringrazio l’associazione Smaf per avermi dato l’opportunità di esporre la mia prima personale in uno dei vicoli più belli della città, via Morello, e di aver dato voce attraverso i detti a quello che dico attraverso l’immagine».

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Attualità

Da Gela ad Enna, Miriam D’Amore sarà il nuovo presidente del tribunale

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Si insedierà mercoledì prossimo, il nuovo presidente del tribunale di Enna. Si tratta di Miriam D’Amore, ex presidente della Sezione Penale del Tribunale di Gela.

Piemontese di Cuneo, D’Amore ha ricoperto ruoli importanti nella magistratura nella lotta alla mafia. E’ stata procuratore facenti funzioni al tribunale di Gela, pubblico ministero a Caltanissetta, giudice del lavoro e componente della Corte d’Appello e della Corte d’Assise d’Appello nissena. 

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Aumenta del 62,6% la richiesta di assistenza alla Caritas rispetto al 2014

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Roma – Il Report statistico 2025 di Caritas Italiana evidenzia un aumento del 62,6% delle persone assistite rispetto al 2014 e un consolidamento della povertà in forme croniche, diffuse e multidimensionali, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profonda preoccupazione per la gravissima condizione socio-economica in cui versano molti insegnanti di ruolo, precari e fuori sede, le cui situazioni si stanno avvicinando pericolosamente ai contorni dell’indigenza.

I dati Caritas tracciano il profilo di un’Italia sempre più fragile: uno su quattro vive un disagio prolungato, il 30% degli occupati non riesce a vivere dignitosamente, e oltre 277.000 persone si sono rivolte alla rete solidale nel solo 2024. La scuola, storicamente presidio di inclusione e promozione dei diritti, oggi vede i suoi operatori — i docenti — scivolare verso una marginalità economica che mina la loro stessa funzione educativa.Tra affitti insostenibili, viaggi pendolari infiniti e stipendi fermi da decenni, i docenti fuori sede rappresentano una categoria schiacciata tra responsabilità professionali e precarietà esistenziale. Molti di loro destinano oltre il 50% del proprio stipendio all’alloggio, con famiglie divise e un disagio psicologico crescente.

I dati sono allarmanti: negli ultimi anni, un numero sempre maggiore di insegnanti ha rinunciato a cure sanitarie, si è rivolto a mense sociali o ha contratto debiti per poter lavorare. Particolarmente allarmante è la situazione della classe di concorso A046 – Discipline giuridiche ed economiche, la quale, da anni, subisce una gravissima e strutturale discriminazione professionale. Nonostante l’importanza cruciale della cultura giuridico-economica per la formazione civica e sociale delle nuove generazioni, i docenti A046 sono sistematicamente esclusi da cattedre, mobilità, assegnazioni provvisorie e opportunità di inserimento.

A ciò si aggiunge l’assurda sproporzione tra il numero di docenti abilitati e i pochi posti banditi nei concorsi o previsti in organico, generando povertà, instabilità professionale e scoraggiamento diffuso. Una mortificazione professionale e personale che non ha eguali in nessun’altra classe di concorso.Alla luce di questa situazione non più tollerabile, il Coordinamento chiede al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, interventi immediati e strutturali per contrastare la crescente povertà nel comparto scuola, con particolare riferimento ai docenti fuorisede e ai docenti della classe A046.Le richieste urgenti includono:

L’inserimento del punteggio di servizio nelle domande di assegnazione provvisoria interprovinciale, per garantire una reale possibilità di ricongiungimento familiare e ridurre l’impatto economico e sociale del pendolarismo forzato.Un incremento dei posti disponibili per le assegnazioni provvisorie, specie nelle aree più colpite dallo spopolamento scolastico.Misure straordinarie di sostegno abitativo e sanitario per i docenti fuorisede, anche attraverso convenzioni con enti locali, università e istituzioni caritatevoli.

Un piano nazionale straordinario per il rilancio della classe di concorso A046, con assegnazione di cattedre in ogni istituto tecnico e liceo economico-sociale, aumento dei posti nei concorsi, superamento del blocco delle assegnazioni e pieno riconoscimento dell’apporto culturale e didattico dei docenti di discipline giuridiche ed economiche.Il CNDDU sottolinea che il diritto all’istruzione e il diritto al lavoro dignitoso sono diritti umani fondamentali e non possono essere messi in contrapposizione. Non si può più ignorare che dietro una cattedra può sedere un lavoratore povero e discriminato. Occorre un’inversione di rotta immediata, concreta e strutturale.

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Cinema Ammare a Realmonte, la Harmony Aerial di Gela apre la serata inaugurale

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Realmonte – Prende il via oggi, dopo il rinvio dovuto a condizioni meteo non favorevoli, l’edizione 2025 della rassegna Cinema Ammare, che si svolge in una delle più belle spiagge sicilianane, quella di Realmonte (AG), ai piedi della Scala dei Turchi.

Una serata che unisce arte, cinema, arte e solidarietà. A partire dalle 20.30 le atlete dell’Harmony Aerial di Gela ad offrono uno spettacolo di danza aerea che si svolgerà prima dell’avvio della pellicola “A Star is born”, che sarà proiettata dalle 21.30 e che era stata selezionata dagli utenti.

Presenti alla serata anche i volontari e i bambini dell’associazione agrigentina Educolab – Officina educativa di Agrigento, un centro specializzato in neurosviluppo, con particolare attenzione ai disturbi e alle difficoltà che emergono in età evolutiva e rivolto alla promozione del benessere cognitivo, emotivo e relazionale. Sarà presente anche un banchetto informativo e per la raccolta fondi.

Cinema Ammare è un evento promosso da NodoAmmare con la direzione artistica di Marco Gallo ed è sostenuto da diverse realtà imprenditoriali del territorio

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