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Cronaca

Arrestato un trentenne per maltrattamenti contro la moglie

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Arrestato dalla polizia un trentenne di origini niscemesi in flagranza di reato per maltrattamenti contro la coniuge, lesioni personali aggravate e violazione di domicilio.

Lunedì scorso gli agenti della Polizia di Stato, di seguito a una richiesta pervenuta sulla linea di emergenza, sono intervenuti presso un’abitazione del centro di Niscemi poiché era stata segnalata una lite tra coniugi non più conviventi.

I poliziotti sul posto hanno identificato l’uomo in stato di agitazione che inveiva contro la coniuge. La richiedente riferiva agli agenti che il proprio marito, dal quale si sta separando, pochi minuti prima, dopo essersi arrampicato attraverso la grondaia, raggiungeva il terzo piano dell’immobile, introducendosi all’interno dell’abitazione.

Una volta dentro danneggiava suppellettili e aggrediva e minacciava la donna di morte: “Tu una vita non te la puoi fare, io mi prendo una pistola e ti sparo in testa, ora me ne sto andando e come se ne va la polizia vengo di nuovo”.

Dopo l’aggressione verbale l’uomo colpiva la donna con pugni e spintoni facendola cadere dalle scale e procurandole delle lesioni personali. La vittima è stata medicata e refertata presso l’ospedale di Niscemi riportando ecchimosi al corpo e al volto.

Dopo l’arresto l’uomo è stato condotto al carcere di Caltagirone a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Ieri, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela, ha convalidato l’arresto del trentenne e disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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Cronaca

Un gelese nell’associazione “Unione insigniti Omri”

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C’e’ un socio fondatore proveniente da Gela nella neonata Associazione ““Unione Insigniti OMRI (UIR)”

Nasce a Chieti nello studio del notaio De Vito, l’Associazione “Unione Insigniti OMRI (UIR)”. A presiederla è il Cav. prof. avv. Antonello De Oto. L’Associazione riunisce gli insigniti dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.  
Un sodalizio che si propone di tutelare e difendere i valori fondanti la Repubblica e le sue Istituzioni e di far vivere concretamente la condizione di insignito nella società civile, con particolare attenzione ai principi di solidarietà, legalità, concordia ed eleganza nei comportamenti pubblici.
I suddetti principi si ispirano al motto latino “Omnia Praeclara Rara” (tutte le cose eccellenti sono rare).  
Questa la dichiarazione del neopresidente nazionale De Oto:

“Nasce oggi un’associazione di insigniti che pone i valori costituzionali a difesa della Repubblica al centro del suo fare, innervandola con i principi di solidarietà, legalità, etica ed eleganza dei comportamenti pubblici. Buon lavoro a noi”.
I soci fondatori: Cav. Prof. Avv. Antonello DE OTO, Uff. Prof. Franco GRAZIANO; Cav. Dr. Gaetano PADUANO, Cav. Dr. Antonio MONTALBANO, Cav. Paolo PANI, Cav. Pietro BONGIOVANNI, Uff. Salvatore GIARRIZZO. Uff. Dr. Nicola Martino MARRA, Cav. Dr. Leonardo Maria ROCCA, Cav. Dr. Rocco PARDO, Cav. Antonio BENFATTI, Uff. Riccardo SCAMARCIO

La sede dell’associazione è a Bologna, in via D’Azeglio, 27.

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Cronaca

Ore 13.01: terremoto nel nisseno

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Caltanissetta- Un terremoto di magnitudo 3.6 e’ stato avvertito oggi in provincia di Caltanissetta.

I sismografi dell’Ingv hanno registrato una scossa, alle 13.01, tra i comuni di Villalba, Marianopoli e Vallelunga Pratameno.

Il sisma, che è stato avvertito anche in alcune zone della provincia di Palermo, ha avuto origine a 37 chilometri di profondità

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Cronaca

Due arresti nel Nisseno

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La Squadra Mobile di Caltanissetta ha arrestato due persone in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Un trentasettenne, riconosciuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori, è stato condannato dal Tribunale di Palermo a due anni, due mesi e venti giorni di reclusione. Un ventiquattrenne è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Verona, in ordine ai reati di rapina e furto aggravato in concorso.

Entrambi, dopo gli adempimenti di rito, sono stati condotti dagli agenti della Polizia di Stato nella Casa Circondariale di Caltanissetta, il primo per scontare la pena, il secondo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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