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Botta e risposta tra i consiglieri Casciana e Grisanti e Un’altra Gela

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Guerra in campagna elettorale: l’ultima riguarda i due neo consiglieri di Fratelli d’Italia e Un’ Altra Gela.

La miccia è stata la paternità sulla nuova portualità. Casciana e Grisanti non ci stanno a passare per millantatori e reagiscono contro Un’altra Gela.

Questo il testo diffuso: “Le dichiarazioni ingenerose e sconsiderate rilasciate a mezzo stampa dal gruppo consiliare “Un’altra Gela” lasciano basiti.
Difatti, il tentativo di gettare discredito su una legittima azione politica (nella fattispecie, relativa al tema portualità), portata avanti da un diverso gruppo consiliare, evidenzia, ancora una volta, la totale ignoranza sulle norme del discorso pubblico in ambito politico.
È evidente che tali forme e modi di comunicazione incoraggiano, del tutto immotivatamente, l’ostilità e l’animosità tra i vari gruppi politici. Sembra quasi che l’aggressività che puntualmente si presenta nella quasi totalità di discorsi politici sia finalizzata al compiacimento di chi si pensi garantisca poltrone e posti di potere.
Senza timore di smentita, possiamo con orgoglio affermare che il nostro gruppo consiliare non ha mai cercato di prendersi meriti su iniziative e proposte; semplicemente, speriamo di essere, e di rimanere sempre, pungolo costruttivo al fine di raggiungere tutti quegli obiettivi che riteniamo essere comuni e d’interesse per tutta la nostra comunità.
Non importa chi e come, ma è necessario FARE, senza mai dimenticare che solo un impegno costruttivo può portare ad azioni più efficaci e produttive.
Si è perfettamente consapevoli che segnalare l’antipatia verso l’esterno, a mezzo stampa o social, aumenta il coinvolgimento, ma ciò, al contempo, facilita la diffusione della disinformazione e alimenta l’indignazione morale.
Pertanto, i rappresentanti del gruppo “Un’altra Gela”, piuttosto che perdere del tempo con comunicati privi di pregio, potrebbero invece far cosa gradita e utile alla città impegnandosi a capire come e perché il Comune di Gela ha perso e continua a perdere ingenti finanziamenti, soprattutto, ad esempio, quelli riguardanti il Settore gestito, per tramite l’Assessore di riferimento, dalla stessa “Un’altra Gela”.
Gruppo consiliare quest’ultimo che dimentica, nel criticare l’altrui operato, di esser salito alla ribalta delle cronache cittadine soltanto per episodi incresciosi, caratterizzati da totale assenza di senso civico e rispetto per la città e per i cittadini che si pretende arrogantemente di amministrare. Primo tra tutti la ormai tristemente nota “discarica naturale” della rappresentante del gruppo Romina Morselli la quale, lungi dal presentare immediate dimissioni, come il comune senso del pudore avrebbe suggerito, è stata addirittura promossa al ruolo di Assessore, in spregio alla dignità della città e dei suoi cittadini. Immediate dimissioni che a questo punto ci sentiamo in dovere di richiedere noi stessi, sperando che un tardivo senso di vergogna possa cogliere l’Assessore, spingendola ad accogliere la nostra richiesta.

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Il sondaggio bluff che ha arroventato il clima politico

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La campagna elettorale diventa incandescente. A riscaldare l’ambiente è stata la notizia di un sondaggio commissionato ad una nota agenzia e pubblicato su un quotidiano on line che riportava le percentuali di gradimento dei cinque candidati a sindaco. È circolata voce che il sondaggio della Ghisleri era commissionato dai grillini che hanno smentito. Scerra ha detto di non saperne nulla.

Mentre i sostenitori di Grazia Cosentino esultavano sui social i supporter dei candidati nelle posizioni inferiori hanno reagito: dalle fila di Donegani è partita una segnalazione all’Agcom per la diffusione di risultati di un sondaggio senza il rispetto delle leghi.C’è stato chi ha scritto all’agenzia e ha avuto come risposta scritta che nessun sondaggio è stato effettuato su Gela.

Insomma una taroccata che è servita solo ad accendere il clima di una campagna elettorale difficile, complicata da estenuanti tatticismi e da fiumi di veleni.Quello che non serve.

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Il Segretario nazionale Uila De Gasperis: “l’interim all’agricoltura non sia un alibi per altre occasioni perdute”

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                “L’interim all’Agricoltura, imposto dall’inchiesta che coinvolge l’ormai ex assessore Luca Sammartino, non sia un alibi per giustificare un’altra legislatura regionale di inutili attese e occasioni perdute. Riforme come quella della Forestale non possono aspettare, la politica non può commettere l’errore di sempre: rincorrere le emergenze e correre affannosamente, inutilmente, ai ripari quando è ormai tardi mentre bisognerebbe già essere pronti in Sicilia, ancor più che nel resto del Paese, ad affrontare un’estate a rischio siccità, a rischio incendi”.
È la denuncia del segretario nazionale della Uila, Gabriele De Gasperis, oggi a Catania nella sala Uil “Mico Geraci” insieme con i segretari generali di Uila e Filbi Sicilia, Nino Marino ed Enzo Savarino, per l’Esecutivo regionale dell’organizzazione di categoria.

Gli esponenti sindacali aggiungono: “Noi chiediamo che si guardi al presente e al futuro. Ma attendiamo sempre che la riforma forestale, come sentiamo promettere da mesi, arrivi in giunta Schifani per l’approvazione e venga inviata all’Ars per l’esame conclusivo. Oppure, non attenderemo la fine della primavera per scendere in piazza a protestare, ancora una volta assieme agli amministratori locali che con noi furono già protagonisti della grande mobilitazione unitaria #SvegliaRegione”.
         De Gasperis, Marino e Savarino sottolineano ancora: “La Uila, insieme con Fai e Flai, ha assicurato a tutte le istituzioni politiche regionali il proprio contributo di idee e la massima disponibilità al confronto nel corso dell’esame di una proposta di legge che risulta convincente. Quel testo, però, è pronto da mesi e restiamo sempre in attesa di sapere quando arriverà al voto del Governo”. 

“Con decine di assemblee svolte in tutta l’Isola – aggiungono – abbiamo esposto il contenuto della riforma a lavoratrici e lavoratori della Forestale, che hanno condiviso le novità di quel testo ma non hanno mai nascosto i timori per un altro annuncio senza risultati dalla Regione”.
         Dalla Uila, quindi, un appello al presidente Renato Schifani: “Nelle prossime ore il Governo regionale indichi, come abbiamo più volte sollecitato, date e scadenze per la trasmissione della riforma all’Ars. Noi, intanto, vogliamo ribadire i punti di forza di quel testo, fondato su più giornate lavorative e più competenze al servizio del territorio e dei siciliani. È significativo, fra l’altro, il passaggio per i forestali da 78 a 105, da 101 a 128, da 151 a 178 giornate di garanzia occupazionale.  A tre anni dalla riforma, poi, gli operai saranno tutti a 156 o 178 giornate oppure a tempo indeterminato, gli attuali OTI. Questo dovrebbe consentire la presenza stabile, da noi sempre rivendicata, di un corpo di professionisti della tutela ambientale. Una risorsa per la nostra terra, anche al di fuori dei boschi. La futura Agenzia pubblica regionale per le Attività forestali, infatti, potrà fra l’altro occuparsi di gestione di riserve naturali e di impianto di essenze arboree su terreni di enti pubblici e morali, sempreché destinati alla pubblica fruizione, previa convenzione. Inoltre restauro e miglioramento di giardini pubblici, interventi di conservazione, miglioramento e valorizzazione su terreni compresi nel territorio di parchi naturali, interventi di forestazione per la produzione di legname, realizzazione e gestione di impianti di lavorazione o trasformazione dei prodotti del bosco, interventi finalizzati alla tutela e al miglioramento ambientale e alla prevenzione del dissesto idrogeologico, cura di parchi e siti archeologici ma anche di fiumi, torrenti e laghi”.

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Alla scuola politica di Donegani ospite il sindaco Pippo Gianni

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Pippo Gianni già Assessore Regionale e attuale sindaco di Priolo ha partecipato ieri alla lezione del venerdì della scuola di formazione politica avviata a febbraio da Miguel Donegani nei locali del laboratorio politico PeR in piazza Martiri.

La lezione di ieri era dedicata ai temi dell’ efficienza e efficacia amministrativa e il rapporto tra Eni e territorio .

Pippo Gianni ha parlato anche dell’ emendamento alla legge sanitaria presentata da Donegani quando lui era assessore che ha portato a Gela la radioterapia.

Lezioni che sono per il candidato a sindaco il modo per formare la classe dirigente e svolgere la campagna elettorale.

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