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Catania, la storia di Melo: la “mascotte” del Disum sta male, gli studenti si mobilitano per pagargli le cure

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Chi almeno una volta si è trovato al monastero dei Benedettini di Catania per un appuntamento di lavoro, assistere alla laurea di una persona cara o per una semplice passeggiata, non avrà potuto fare a meno di vederlo scorrazzare sicuro e fiero. Immaginarsi poi gli studenti, che ne hanno fatto una vera e propria “mascotte” del loro percorso universitario tra una lezione e un esame. Lui è Melo, il cane “adottato” dal Disum dell’università di Catania. Un musetto dolce diventato negli anni familiare, tanto per gli studenti quanto per tutto il personale docente e amministrativo dei Benedettini: lo confermano anche tantissimi gelesi che hanno frequentato o frequentano l’ex facoltà di Lettere e filosofia.

Ma Melo nell’ultimo periodo ha accusato dei problemi di salute, tanto da spingere l’associazione “La Finestra-Liberi di Scegliere” ad una raccolta fondi su “GoFundMe” per finanziare una visita veterinaria. Un’iniziativa avviata dopo che sui social era stato segnalato il malessere di Melo, un appello subito accolto dai giovani dell’associazione e condiviso da tanti allievi ed ex allievi del Disum anche grazie al gruppo Facebook “Succede ai Benedettini”. Nel giro di un’ora la raccolta è stata chiusa per il raggiungimento della cifra necessaria. La grande generosità dei partecipanti ha già permesso una prima visita e il veterinario riceverà i soldi direttamente dall’associazione promotrice.

Anche gli amministrativi del Disum stanno raccogliendo una cifra da aggiungere alla raccolta fondi, caratterizzata principalmente dalle donazioni degli studenti del Monastero. Al cane è stato diagnosticato un carcinoma a cellule squamose nel piede, una malattia che per fortuna tende a diffondersi lentamente nel resto del corpo. L’intervento verrà eseguito lunedì, nel frattempo a Melo è arrivato il pensiero e il sostegno di tutti coloro che l’hanno incrociato anche soltanto una volta, riuscendo comunque ad entrare nel cuore di tanta gente. Una storia di affetto e solidarietà che ha riunito molti appartenenti alla comunità universitaria del Disum: la dimostrazione di come certi legami siano ben più forti di limiti e restrizioni imposte dalla pandemia.

(Nella foto, Melo all’ingresso del monastero dei Benedettini di Catania, sede del Disum dell’università. L’immagine in questione è stata scelta per la racconta soldi su GoFundMe)

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La “Prima Domenica del Mese al Museo”sarà speciale anche a Donnafugata!

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La “Prima Domenica del Mese al Museo”sarà speciale anche a Donnafugata!

Dal 4 maggio 2025 i visitatori potranno usufruire di ingresso a tariffa ridotta ogni prima domenica del mese: 4 € per visitare l’intero complesso, il Castello, il parco e il museo del Costume – Mu.de.co.

L’iniziativa è finalizzata a favorire la conoscenza del patrimonio storico-artistico e monumentale e ad ampliare la platea dei visitatori, allineandosi con una strategia culturale che, a livello nazionale, sta riscuotendo notevole apprezzamento.Durante l’intera giornata saranno pertanto sospese le altre tipologie di biglietto e le altre riduzioni.

Le prenotazioni/transazioni effettuate prima di questa data resteranno immutate alle condizioni previste al momento della conferma della prenotazione stessa.Il Castello di Donnafugata è aperto tutti i giorni, eccetto il lunedì, dalle 9 alle 19:00, permanenza all’interno consentita fino alle 19:45.

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Antoci: “Tre morti a Monreale sono l’ultimo segnale di un’escalation che l’Europa non può ignorare”

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Bruxelles – L’assurda sparatoria di Monreale, in Sicilia, nella quale sono rimasti uccisi tre giovani, tra cui una ragazza di 17 anni, per mano di un diciannovenne che ha aperto il fuoco, si inserisce in una catena crescente di episodi di violenza armata nelle città europee.

Da Palermo a Bruxelles, il filo conduttore è la disponibilità crescente di armi da fuoco illegali nelle mani di giovani e gruppi criminali.

L’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea chiedendo dati aggiornati sulla circolazione di armi illegali in Europa e nuove risorse per rafforzare le azioni di prevenzione e disarmo civile, con un focus sulle aree urbane più esposte.

“La sparatoria di Monreale è un fatto gravissimo. Ma non è un caso isolato – dichiara Antoci – L’accesso facile alle armi e l’assenza di presidi culturali e sociali sta generando una deriva pericolosa, soprattutto tra i più giovani.”

“Ho chiesto alla Commissione – continua Antoci – se intende sostenere in modo concreto enti locali, scuole e forze dell’ordine con strumenti e risorse dedicati a campagne di disarmo e a programmi di educazione non violenta.”

“Serve rafforzare la cooperazione e lanciare una vera politica culturale per contrastare la subcultura della violenza armata. Non possiamo accettare – conclude Antoci – che le nostre città diventino zone franche dove le pistole parlano al posto del dialogo“.

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“Futurismo, psiche, infinito”: l’arte giovane celebra i 150 anni della biblioteca comunale

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Con la mostra d’arte “Futurismo, psiche, infinito” si è concluso il ciclo di eventi organizzati per celebrare il 150° anniversario della biblioteca comunale. L’iniziativa, promossa dall’Interact Club in collaborazione con la Consulta Provinciale Studentesca e patrocinata dall’amministrazione comunale, ha trasformato gli spazi della biblioteca in un vivace laboratorio creativo aperto ai giovani artisti. 

Protagonisti dell’esposizione sono stati gli studenti del liceo Vittorini e di giovani artisti locali, che hanno anche curato un’estemporanea d’arte durante l’evento. Particolarmente apprezzata l’opera di Sara Chiarelli, che ha saputo interpretare con grande sensibilità il tema del futurismo.

Ogni partecipante ha offerto una personale lettura dei tre concetti chiave del titolo – futurismo, psiche, infinito – con lavori maturi e originali. Anche i soci dell’Interact Club hanno contribuito attivamente, esponendo due quadri per ciascun tema, scelti per il loro valore simbolico e la forza evocativa.

La mostra si è conclusa con un momento di confronto culturale, in cui i soci dell’Interact club hanno dialogato con il pubblico, approfondendo il significato delle opere presentate. Un appuntamento che ha unito arte, gioventù e memoria, lasciando un segno importante nel percorso di celebrazione della biblioteca e nella vita culturale della città.

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