È nato il “Coordinamento Regionale dei Comitati per il Diritto alla Salute Regione Sicilia”. Si tratta di un’unione che al momento raggruppa sotto la stessa sigla i comitati a difesa di otto ospedali isolani.
Il “Coordinamento” appena costituitosi, è composto dai comitati spontanei di cittadini, nati a tutela degli ospedali Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto,(rappresentante Avv. Rino Nania con presidente avv. Prof. Enzo Correnti), Barone Lombardo di Canicattì (presidente avv. Giovanni Tesè), Vittorio Emanuele III di Gela (coordinatori Luciana Carfì e Filippo Franzone), Madonna SS. dell’Alto di Petralia Sottana (presidente Pietro Polito), Salvatore Cimino di Termini Imerese(coordinatrice Dott.ssa Patrizia Graziano), dal Comitato Unitario per la Sanità Pubblica per l’ospedale di Lentini (presidente Paolo Censabella), dal Comitato Aretè,a difesa dell’ospedale Barone Ignazio Romeo di Patti (presidente dott.ssa Carmela Lipari) e dal Comitato 20 Ottobre 2022 a sostegno dell’Ospedale Gravina- SantoPietro di Caltagirone (presidente Concetta Alario).
Sono in corso contatti, per l’ingresso di altri comitati.
Primo atto del “Coordinamento” è stato la condivisione di un circostanziato documento rivolto alla classe politica siciliana e a chi ha competenza nella Governance della Sanità Siciliana.
Preso atto della preoccupante deriva del Sistema Sanitario Regionale Siciliano, che in molti territori non esprime e non realizza più principi cardine, quali la globalità delle prestazioni, l’universalità dei destinatari, l’uguaglianza di trattamento e l’equità, alla stregua dell’osservanza e il rispetto dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (Lep) e dei Livelli Essenziali dell’Assistenza (Lea), che devono essere garantiti nel costituito rapporto tra Stato e Regioni, è necessario un cambio di passo.