In vista della Giornata internazionale ONU dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si celebra il 20 novembre cinque alunni della 3° D Informatica dell’ITIS Morselli , accompagnati dalla prof. ssa Ausilia Faraci, stamattina si sono recati in Tribunale per intervistare il Presidente del Tribunale di Gela Roberto Riggio, sul tema dell’aula di ascolto protetto per i minori che non esiste in tutti i Tribunali, e che in quello di Gela è stata realizzata nel 2013 dal Soroptimist club di Gela, con il contributo dell’Ordine degli avvocati. Gli alunni sono Gioele Bilardi, Andrea Di Dio, Francesco Di Dio Magrì, Francesco La Mattina, Mattia Maniscalco.
Sono passati oltre 30 anni dall’adozione di quella convenzione che per la prima volta ha riconosciuto i bambini come aventi diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici: la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Adottata nel 1989, l’Italia l’ha ratificata il 27 maggio 1991. Insieme all’adozione della convenzione si celebra la Giornata Mondiale dei diritti dei bambini e delle bambine poiché è grazie all’adozione e ratifica di questo documento che in quasi tutti i Paesi del mondo i bambini non solo godono dei diritti fondamentali, ma sono protetti e tutelati.
La Giornata Mondiale dei diritti dei bambini si celebra il 20 novembre di ogni anno. La data scelta coincide con il giorno cui l’Assemblea generale ONU adottò la Dichiarazione dei diritti del fanciullo, nel 1959, e la Convenzione sui diritti del fanciullo, nel 1989.
Eglantyne Jebb, scrisse la prima Carta dei diritti del bambino (o Dichiarazione di Ginevra) adottata dalla Società delle Nazioni nel 1924, il documento che ha costituito la base per la successiva Convenzione.
I documenti sono la base del lavoro di protezione di tutti i bambini, in Italia e nel mondo. Le nostre attività vengono svolte infatti con un approccio basato sulla promozione e sulla tutela dei diritti dei bambini e delle bambine. È fondamentale la protezione dei diritti di tutti i bambini per mirare ad un futuro dove non vi siano più discriminazioni e disuguaglianze.