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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

Db: l’incidente non è stato causato dalla malasanità

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Diventerà Bellissima ha già espresso l’amarezza per il tragico incidente accaduto da poco in cui hanno perso la vita tre persone fra cui il conducente dell’ambulanza. È vicina alle famiglie delle vittime, alla comunità di tutti gli operatori dell’ ospedale di Gela e auspica che i feriti si riprendano senza postumi di alcun genere. Come commissario mi associo ai sentimenti espressi dal Sindaco Greco a nome della città, dichiarando di partecipare al lutto cittadino per il giorno del funerale.
Non concordo col Sindaco sul dichiarato avvilimento in ordine al fatto che si sia trattato dell’ennesimo caso di malasanità gelese, per l’assenza nel nostro ospedale di un reparto di emodinamica; così come ha anche accennato, riferendosi all’incidente, sul fatto che abbiamo le strade dissestate. Da tempo sosteniamo che la mattina non ci svegliamo per attaccare Greco, ma grazie a Dio, le occasioni alle volte il sindaco le imbocca.
Premettiamo che la strada dove è avvenuto l’incidente è una delle arterie migliori che abbiamo nel territorio; l’ambulanza è stata investita in pieno dall’auto che contromano ha, con velocità, invaso la corsia di marcia del veicolo sanitario. È stato un disgraziato terribile incidente stradale, come purtroppo ne accadono tanti. Affermare che non sarebbe accaduto se l’ospedale di Gela avesse avuto un reparto di emodinamica, significa mistificare la realtà, creando malignità che un Sindaco non può permettersi. Anzitutto il reparto di emodinamica non c’è perché la legge nazionale non lo prevede; la regione siciliana e l’Asp non c’entrano. Il servizio di ambulanza in tutto il mondo è un caposaldo del servizio sanitario perché è il presidio mobile che salva vite umane; la mobilità dei mezzi è un rischio in sé per qualsiasi causa; tutti vogliamo che per la sanità fossimo curati in loco; ma non è possibile avere tutto a Gela. Dica il Sindaco, semmai, come mai da mesi ancora non ha risposto alla proposta dell’Asp di avere assegnare un’area per l’elisoccorso per il quale la stessa Asp ha messo a disposizione le somme per l’impianto e la manutenzione. È anche questa malasanità! Ognuno di noi si sposta da Gela per mille ragioni; quanti morti sulla Gela Catania per raggiungere l’aeroporto che manca a Gela. La legge Balducci ha posto delle condizioni per tali reparti che escludono Gela.
Come abbiamo detto recentemente Gela ha bisogno di ragionevolezza ad affrontare i problemi; non si può pompare ogni occasione che il destino ci manda per stamparsi addosso lo stemma di città disgraziata; una impennata di orgoglio deve stimolare al superamento dei problemi, lottando giorno dopo giorno, senza il piagnisteo del momento che già da domani passa.

1 Commento

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  1. Alfonso

    26 Febbraio 2022 at 15:17

    Condivido la tua puntuale oggettiva analisi. Bisogna andare sempre oltre. Le lamentele non pagano. Specie se diventano un ritornello.

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Flash news

Mostra itinerante su Paolo Orsi non fa tappa a Gela

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Dal circolo gelese del Pli, riceviamo e

La notizia della inaugurazione della mostra itinerante in memoria di Paolo Orsi,induce sconcerto nell’ambiente culturale gelese, dimostrando ancora una volta, ove ce ne fosse bisogno, che non sono solo le somme per gli eventi( 300 mila euro) deliberati da una scellerata scelta del governo regionale  a guida centrodestra,  a determinare la cultura nella nostra citta.

E’ di ieri la notizia che si rendera’ onore ad un illustre “figlio” di Gela, a cui e’ anche dedicata una via nella nostra Citta’, al palazzo Moncada di Caltanissetta una mostra itinerante nel novantesimo anniversario della morte dell’eminente archeologo che, grazie al suo indefesso lavoro organizzativo e di studio, portò alla luce millenarie scoperte archeologiche.

Siamo stati indotti dal coordinatore della nostra sezione dott. Incardona, a prendere visione di una pubblicazione di quasi 900 pagine nella disponibilità della biblioteca personale del Preside Argento, dal titolo ” Gela – Scavi dal 1900-1905″ ad opera proprio di Paolo Orsi, per valutare l’immenso studio dell’Illustre Archeologo riguardante la nostra Citta’.

Venire a sapere che la mostra itinerante ” Paolo Orsi da Akragas a Zancle” toccherà cittadine come Misterbianco,Giarre e Riposto, Lentini e Carlentini, Mazzarino Randazzo etc….. ma anche grossi centri come Messina,Ragusa, Catania, Enna  e Siracusa ad esclusione di Gela, pone una serie di interrogativi e sulla politica di un’ mministrazione sicuramente mediocre  e di una  scelta di qualche mese fa, di un direttore artistico che probabilmente si occupera’ di pane e balletti vari.Ci affidiamo alla benevolenza dell’assessore alla cultura della nostra città e in aggiunta anche all’assessore agli eventi, per protestare con veemenza per  la scelta dell’associazione ” SiciliAntica”.

La considerazione che si ha della nostra città deriva dal tutto chiuso che riguarda i siti archeologici, dalla proibizione ai rappresentanti dei quartieri, di potere prendere visione e contezza dello stato dei lavori dei due musei da parte di una soprintendenza sicuramente non amica della nostra città, dalla data indeterminata dell’apertura degli stessi.

Abbiano i nostri amministratori un moto di orgoglio e richiedano con urgenza un incontro all’assessore regionale alla cultura per evitare che vengano ancora presi in giro su un argomento vitale per la nostra economia.Altro Roylates e Fua

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Estate senza mare per i disabili: il caso diventa nazionale

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Roma – Anche quest’anno, estate senza mare per i disabili di Gela. E interviene il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani, sulla inaccessibilità delle spiagge di Gela per le persone con disabilità.

Esprime in una nota la sua preoccupazione per una condizione che, oltre a compromettere l’inclusione, rappresenta una grave violazione del diritto alla partecipazione piena alla vita sociale e ricreativa.Non è più tollerabile che il principio di pari opportunità, sancito dalla nostra Costituzione e da normative internazionali vincolanti, venga vanificato da ritardi burocratici, inadempienze amministrative o inerzie logistiche.

“Il caso di Gela, emblema di una prassi purtroppo non isolata nel nostro Paese, ci interroga su una questione centrale – scrive il presidente Tomano Pesavento – quanto vale, nel concreto, la dignità di ogni cittadino?Che un diritto così elementare come l’accesso al mare debba ancora oggi scontrarsi con barriere fisiche e amministrative, nonostante la disponibilità di fondi e strutture già pronte all’installazione, è un segnale di allarme.

A rendere ancora più amara la situazione è la consapevolezza che l’intervento necessario – l’apposizione di passerelle già presenti nei depositi comunali – non richieda né sforzi straordinari né risorse aggiuntive, ma solo la volontà politica e amministrativa di procedere in tempi certi.Nel ribadire la necessità di garantire la piena accessibilità degli spazi pubblici, il Coordinamento richiama il valore educativo dell’inclusione, non come gesto formale ma come espressione concreta di cittadinanza. Non si tratta di “agevolazioni”, ma del riconoscimento pieno dei diritti umani fondamentali.

Ogni giorno senza accessibilità è un giorno in cui viene negata l’eguaglianza sostanziale, che costituisce l’asse portante di una democrazia compiuta.Pertanto, si chiede con urgenza:al Dipartimento Regionale Territorio e Ambiente, di rimuovere ogni ostacolo autorizzativo che ritardi l’intervento;al Comune di Gela e agli enti operativi competenti, di attivarsi immediatamente per il completamento dei percorsi accessibili;alle istituzioni scolastiche e culturali del territorio, di fare della promozione dei diritti un terreno concreto di educazione civica e sociale.

Il mare, come ogni bene comune, non può e non deve essere privilegio di pochi. L’estate non può iniziare davvero, se parte della cittadinanza è costretta a restarne spettatrice”.

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“Non si importino prodotti provenienti da Israele”

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Dal capogruppo del M5s Francesco Castellana riceviamo e pubblichiamo

Dopo la protesta di piazza occorre mettere in campo azioni concrete.
Dopo le bandiere della protesta necessitano piccole azioni quotidiane, con lo scopo rivoluzionario della concreta dimostranza.
A che serve gridare con un megafono se poi ricadiamo in una normalità stagnante?
A che serve presidiare luoghi sensibili per poi tornare alle quotidiane abitudini egoistiche e distaccate?
Come se l’attuale crisi planetarie non ci riguardasse da vicino.

E invece siamo così tanto prossimi e vicini allo stato di emergenza bellicista – vedi il Muos di Niscemi – da imporci una consapevole presa di posizione contro il delirio nichilista della guerra disumana

E allora cerchiamo di intervenire, nel nostro piccolo quotidiano, contro l’elemento fondamentale che fa ruotare il sistema capitalistico dell’emergenza e cioè i rapporti commerciali.

Chiedo infatti alle grandi realtà locali imprenditoriali di interrompere ogni rapporto commerciale con gli operatori economici Israeliani.

Chiedo a Bioraffineria di Gela e alle ditte dell’indotto di non importare e utilizzare prodotti aziendali provenienti da Israele.
Chiedo alla grande distribuzione alimentare locale di non vendere più prodotti alimentari provenienti da Israele e di distribuire, tra i tanti prodotti, la Gaza Cola i cui proventi ricavati sono destinati al sostegno di progetti umanitari, tra cui la ricostruzione dell’Ospedale Al Karama nel nord di Gaza

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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