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Dem contro Sindaco e Giunta che preferiscono il tatticismo politico agli interessi della città

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La segreteria del PD locale si è riunita ieri sera per analizzare le questioni politiche afferenti agricoltura e industria, sulle quali da tempo il partito chiede all’attuale amministrazione di attivarsi.
” In particolare- dice il segretario Guido Siragusa- nonostante le rassicurazioni pubbliche del Sindaco , non si intravede alcuna volontà concreta di entrare nel merito dei problemi, preferendo il tatticismo politico agli interessi della collettività. Infatti , a fronte della disponibilità del nostro partito, a dar seguito agli appelli che negli anni ha fatto il
Sindaco alle forze politiche di opposizione sui temi dello sviluppo, abbiamo assistito ad un proliferare di dichiarazioni ovviamente non smentite quindi condivise anche dal primo cittadino da parte di esponenti della maggioranza , tutte orientate alla difesa del proprio spazio politico ed incentrate su un bizantinismo
politico, che sfugge a chi pensa di operare nella concretezza”
“Le nostre sono proposte concrete e fattibili- aggiunge – che avrebbero dovuto tener lontano quanto più possibile la
sterile polemica politica, invece abbiamo registrato che si è preferito far prevalere gli interessi elettoralistici su quelli generali di una comunità, aprendo un dibattitto sterile con il banale tentativo di strumentalizzare qualsiasi proposta provenga dall’opposizione. Purtroppo si continua a preferire la politica del facile annuncio, da dare giornalmente in pasto all’opinione
pubblica, ad una vero e profondo impegno in quei settori che determinano la ricchezza di una città e che ad oggi sono stati trascurati,soggiungerei quasi cancellati, dall’agenda politica di questa amministrazione”
‘E’ ovvio che non abbiamo alcuna voglia di arrenderci né possiamo consentire che temi come quello della portualità industriale e dell’agricoltura “ tragedie economiche per gli operatori del settore “ vengano
trasformati in slogan elettoralistici e in tal senso faremo pervenire al Sindaco un documento ( se avrà voglia di leggerlo) contenente le proposte e le linee di finanziamento”
“Siamo soddisfatti – sottolinea il segretario – che sia stata accolta ( meglio tardi che mai ) la proposta del PD inerente il concorso per
l’assunzione di n. 44 profili il cui bando è stato pubblicato nel mese di Dicembre 2020, di attivare la procedura abbreviata.
La Segreteria ha anche “discusso”,convocando per sabato 30 aprile una direzione comunale specifica “,
sull’individuazione da parte del Governo regionale del territorio di Gela come sede di un termovalorizzatore, scelta fatta senza alcuna concertazione con il territorio e che conferma quanto accaduto con Timpazzo e cioè l’isolamento politico di questa amministrazione”

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Cronaca

La promozione dei valori della democrazia

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Dal prof.Nuccio Mulè riceviamo e pubblichiamo:

La constatazione negli ultimi decenni di vedere manifestazioni pubbliche commemorative non sentite e sempre più disertate, appannaggio solo delle Forze dell’Ordine e delle Associazioni d’Arma, sembra dimostrare che la nostra città è di fronte ad un’arretratezza culturale in cui la storia nazionale e, peggio ancora, quella locale pagano lo scotto di un disinteresse atavico delle istituzioni con la Scuola in primo piano che, soprattutto come sistema formativo, ha fatto e fa poco e niente per divulgare e far conoscere ai giovani la storia locale ma anche quella nazionale riferita in particolare alla Seconda Guerra Mondiale. 

Scuola che, al di là di rari casi nell’ambito delle direttive ministeriali, secondo il parere dello scrivente, ha fatto poco per promuovere i valori della democrazia, della giustizia, dell’uguaglianza e dell’educazione ambientale. E la recente reintroduzione dell’Educazione Civica nelle scuole ne è una dimostrazione, si spera solo che non faccia la stessa fine di quella che c’era prima, considerata spesso opzionale.


La scuola, oltre alla famiglia, nella sua azione formativa dovrebbe considerare primario il compito di formare il cittadino secondo i fondamenti di una civile convivenza e secondo i dettami della Costituzione i cui valori purtroppo oggi risultano sconosciuti e dimenticati dai più, docenti compresi.



La Costituzione, nata dalla Resistenza, al di là della contiguità temporale, ha avuto un sedimento culturale che è maturato grazie alle diverse esperienze di tre generazioni, oltre al fatto che essa deve la sua struttura e il suo spirito alle diverse matrici ideologiche dell’antifascismo. Antifascismo che, visti i rigurgiti fascisti di oggi, sarebbe opportuno rafforzare e rivivificare in tutte le sue componenti.


Una situazione poco studiata se non trascurata dalla storiografia ufficiale, è quella relativa all’attività dei Comitati di Liberazione Nazionale nel territorio siciliano, alla pari degli altri operanti nella Penisola, che ebbero una proficua operosità sia a Palermo che in tutti i centri dell’Isola, Gela compresa, con un notevole contributo alla rinascita della democrazia. 
Quindi, sarebbe opportuno ed efficace che quanto accaduto a Gela in quel periodo diventasse oggetto di studio e di ricerca, non fosse altro per avere un quadro storico più ampio sul contributo della città alla causa nazionale della Liberazione.
Negli archivi degli istituti storici presenti in molte regioni d’Italia si riscontrano centinaia di migliaia di nominativi che parteciparono alla Resistenza a partire dagli anni Quaranta, in particolare in quello dell’Istituto Storico della Resistenza di Torino si trovano gli elenchi dei partigiani che operarono in Piemonte con una lista di quasi centomila nominativi.  

Nell’archivio del DGA (Direzione Generale Archivi) del Ministero della Cultura, alla voce “I Partigiani d’Italia - Lo schedario delle commissioni per il riconoscimento degli uomini e delle donne della Resistenza”, si trovano gli elenchi dei partigiani che operarono in tutte le regioni italiane a partire dagli anni Quaranta. Per quanto riguarda la Sicilia tali elenchi contengono 6.554 nominativi di partigiani ripartiti nelle nove province: Palermo con 1.619, Catania con 1.101, Messina con 1.082, Agrigento con 613, Caltanissetta con 419, Trapani con 542, Enna con 364, Siracusa con 466 e Ragusa con 348. Per il Comune di Gela compaiono 60 nominativi a cui se ne aggiungono altri 20 della ricerca dello scrivente, portando il numero totale, certamente non definitivo, a 80 partigiani gelesi di cui tre donne: Angela Crapanzano, Rosaria Felici e Angela Puzzo.

Infine, un capitolo a parte è rappresentato dai gelesi antifascisti che in diverso modo durante il regime operarono a Gela e in collegamento con diversi esponenti in altre città; il loro numero fino ad oggi arriva a 57, tra essi si citano oltre all’On. Salvatore Aldisio, il Prof. Vincenzo Giunta, l’anarchico Gaetano Di Bartolo Milana e gli insegnanti Giovanni Mangione, Rocco Tignino e Gina Pane.

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Stamattina, in occasione del 79° anniversario della Liberazione d’Italia, il prefetto di Caltanissetta, Chiara Armenia, alla presenza di Autorità civili e dei vertici militari della Provincia, ha deposto una corona d’alloro al Monumento ai Caduti di viale Regina Margherita. La deposizione è stata preceduta dall’alzabandiera e dall’onore ai caduti tributato dallo schieramento del picchetto d’onore Interforze.

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