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Politica

Il M5S scende in campo contro l’ idea del termovalorizzatore- video

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Il Movimento cinque stelle scende in campo per difendere il territorio dallo ‘spettro termovalorizzatore’. Stamattina si è tenuta una conferenza stampa all’ Ars da parte dei deputati del gruppo parlamentare.

“Davvero per Musumeci la città sacrificabile per la Sicilia è sempre Gela? Un’altra scelta scelta penosa – aggiunge la deputata 5 Stelle gelese Ketty Damante – come già accaduto per la discarica Timpazzo con il conferimento dei rifiuti di mezza Sicilia. Gela è una città che ha dato troppo dal punto di vista ambientale. È un’area Sin e rientra in un piano di gestione Rete Natura 2000. Studi, azioni di risanamento vengono così buttati al vento perché Musumeci non riesce a gestire i rifiuti. Non possiamo accettarlo e faremo di tutto per impedire che i gelesi subiscano questo ennesimo disastro ambientale”. Consola il fatto che non c’è ancora un atto ufficiale ma solo una dichiarazione via Facebook del Governatore della Sicilia , però non si accetta il fatto che i due termovalorizzatori vorrebbero allocati nella zona orientale. In più quando si parla di spazzatura l’ unica città che viene in mente è Gela. La stessa Gela dove non decolla il porto perché zona Sin.

“L’annuncio di inceneritori che nemmeno farà mai, ma che sventola per coprire i suoi disastri in tema di rifiuti e una finanziaria arrivata fuori tempo massimo che ci costringerà, bene che vada, alla gestione provvisoria con tutte le negative conseguenze del caso. Gli ultimi rantoli del comatoso governo Musumeci sono forse i peggiori. Basta, anziché minacciare le dimissioni ogni volta che gli manca il terreno sotto ai piedi, le presenti una volta per tutte. Faccia la prima cosa giusta del suo mandato: subito dopo l’approvazione della Finanziaria, se ne vada”.

Lo afferma Nuccio Di Paola, capogruppo del M5S all’Ars, che oggi ha tenuto una conferenza per sottolineare quelli che considera gli ultimi scivoloni “del governo peggiore della Sicilia degli ultimi decenni”.

Alla conferenza stampa hanno partecipato oltre al capogruppo Di Paola, Luigi Sunseri, che ha illustrato la “preoccupante” situazione della legge Finanziaria,e Giampiero Trizzino, Ketty Damante, Gianina Ciancio e Jose Marano che hanno parlato della questione inceneritori, le tre deputate in quanto rappresentanti di territori (Gela e Catania) dove gli impianti potrebbero essere realizzati.

Giampiero Trizzino:

“Non c’è uno straccio di documento passato dall’ Ars e governo  che parli di inceneritori, non sono state coinvolte le città di Gela e Catania, individuate come sedi per la costruzione degli inceneritori, e non sono state coinvolte nemmeno le Srr, come vorrebbe la legge. Le possibilità di avviare un ricorso al TAR sono talmente tante e sufficienti a capire che questa è una operazione elettorale, fatta per di più a sei mesi dalla fine della legislatura. L’unico atto che è stato prodotto dal governo è una manifestazione di interesse rivolto agli imprenditori. Lo stesso sindaco di Gela non aveva conoscenza alcuna del fatto che la sua città era stata individuata dal governo Musumeci per ospitare un inceneritore”.


Gianina Ciancio:

“In Aula non è mai stata discussa la nostra mozione per scongiurare la realizzazione di un inceneritore. Non è tra l’altro la prima volta che dalle stanze del governo Musumeci esce la possibilità di realizzarlo nel Catanese. Per questa ragione, già nel 2020, i nostri consiglieri comunali hanno presentato una mozione per chiedere al comune di opporsi alla sua  costruzione, anche perché di fatto nel piano d’ambito non era previsto. Ebbene quella mozione è stata bocciata dalla maggioranza del consiglio comunale di Catania che sostiene il sindaco Pogliese. Il Catanese è già sede della discarica più grande d’Europa, abbiamo zone SIC, ZPS, sono zone umide molto fragili e la realizzazione di un impianto simile, sarebbe la pietra tombale su un territorio che già fa fatica a resistere”. 

Jose Marano. 

“Catania subisce già abbastanza in termini ambientali. Questa vicenda dimostra la grande incoerenza e  contraddizione del governo Musumeci che, se in campagna elettorale scriveva nel suo programma di riciclo, riutilizzo e riuso, oggi invece alla fine del suo governo, con i fatti ha dimostrato di saper solo continuare con le discariche. A pagare le spese di questa incapacità sono ovviamente i cittadini, dato che a Catania per esempio c’è la più alta tariffa della TARI d’Italia.  Non vogliamo inceneritori né a Catania, né a Gela né da nessuna parte della Sicilia. In ogni caso anche gli inceneritori hanno dei costi notevolissimi. Musumeci si contraddice in tutto quello che dice e che fa”.

Luigi  Sunseri:

“Siamo alla fine di un mandato  e si possono tirare le somme di questi cinque anni di incapacità amministrativa e una serie di record mai visti: 5 bilanci su 5 sono andati in esercizio  provvisorio (nessun governo ci era riuscito), ad oggi non è iniziata la discussione in commissione Bilancio e senza il parere dei revisori dei conti, mancano 980 milioni di euro per far quadrare i conti della Regione. Non riusciremo assolutamente ad approvare il bilancio entro il 30 aprile e si andrà per l’ennesima volta in gestione provvisoria, cioè potranno essere solo pagati gli stipendi dei dipendenti regionali ma non saranno pagate tutte le spese in conto capitale e non si potrà programmare un euro di fondi europei. Non è stato avviato un percorso sano di razionalizzazione della spesa e di risanamento del bilancio per dimostrare a Roma che c’è la volontà politica e tecnica di far quadrare i conti. Siamo molto preoccupati sulla tenuta economica di questa Regione”.

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I consiglieri di opposizione contro il movimento del sindaco: “ci provocano perché temono l’azione comune”

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Il gruppo di opposizione non ci sta ad incassare la critica del movimento del sindaco e la sanità continua ad essere causa di scontro.

“Puntuale come un orologio svizzero- dicono i consiglieri di opposizione-o arriva la difesa d’ufficio per l’on Di Paola, ma non dai 5 stelle (ci poteva stare) ma dai civici!
Viene accusata una opposizione che si era dichiarata apertamente a sostegno delle iniziative che, tutti insieme, si sarebbe deciso di avviare, senza bandiere politiche, senza proclami e populismi vari.È stato molto apprezzato l’intervento di Miguel Donegani, aperto e sinceramente teso all’avvio di un dialogo costruttivo con il governo regionale. Si ribadisce la non condivisione di chi, in questa fase, cerca lo scontro e non la costruzione di percorsi condivisi e condivisibili.I civici, oggi, dimostrano, con la loro dichiarazione, di temere le capacità di dialogo con il governo regionale, dell’opposizione. E allora cercano a tutti i costi di provocarci, per allontanarci dalla eventuale azione comune su cui ci eravamo gia resi disponibili, mostrandoci, a loro parere, agli occhi dei gelesi, in una veste che loro stanno cercando di cucirci addosso ma che non ci appartiene.
Si chiedono dove eravamo noi, consiglieri di opposizione? Ma hanno chiesto all’onorevole.Di Paola, vice Presidente dell’Assemblea Regionale, dove fosse stato lui in questi anni? A parte cercare soldi per feste e festicciole per spartire prebende ad amici, quale è stata la sua attività sul tema sanitario? Piuttosto che chiedere ai consiglieri di opposizione, perché non chiede al loro presidente della commissione consiliare sanità, esponente di “una buona idea” quali risultati ha ottenuto in questo anno?Perché non chiedono a se stessi cosa hanno fatto quando erano consiglieri di maggioranza (e non di opposizione) con la giunta Greco e con vice Sindaco il nostro attuale Sindaco?Per cui, cari colleghi dalle idee fulminanti, oltre che buone, vi invitiamo a riflettere, ad abbassare ancora una volta i toni, per il bene della salute dei gelesiNoi saremo ancora disposti al dialogo, ad intraprendere azioni serie e condivise che non portino bandiere politiche e scontri di alcun genere.La salute non può essere tema di campagne elettorali!”.

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Per l’on.Mancuso la rimodulazione della rete ospedaliera è un’opportunità per rafforzare la sanità territoriale

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La nuova rete ospedaliera in provincia di Caltanissetta non rappresenta una sottrazione, ma un’opportunità concreta per rafforzare e modernizzare il nostro sistema sanitario. Un’occasione per rendere la sanità pubblica più efficiente e più vicina ai cittadini, in particolare nelle aree interne e periferiche» – dichiara l’onorevole Michele Mancuso deputato di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana.

In questi mesi, grazie all’azione dell’Assessorato regionale alla Salute e della VI Commissione dell’ARS, è stato avviato un confronto strutturato con i vertici delle Aziende Sanitarie Provinciali per superare le principali criticità. Tra le priorità affrontate con urgenza – continua – vi è stata la carenza di personale nei Pronto Soccorso di Mussomeli, Mazzarino e Niscemi, così come in reparti fondamentali come l’ortopedia di Gela. L’ASP ha già attivato e concluso concorsi in diverse specialità mediche e sta ultimando il processo di stabilizzazione di infermieri e operatori socio-sanitari, assicurando continuità assistenziale e stabilità occupazionale.

La riorganizzazione si integra con la riforma territoriale del DM 77/2022, già attuata nella nostra provincia con la realizzazione di quattro Centrali Operative Territoriali, la ristrutturazione in corso degli Ospedali di Comunità, e con il rafforzamento della telemedicina e dell’assistenza domiciliare. A ciò si aggiungono importanti investimenti per l’ammodernamento tecnologico: nuove TAC, mammografi, ecografi, risonanze magnetiche, tre acceleratori lineari per le radioterapie a Gela e San Cataldo e l’introduzione della cartella clinica elettronica integrata con il Fascicolo Sanitario Elettronico Nazionale – sottolinea l’onorevole Mancuso.

Grande attenzione – aggiunge – sarà dedicata al consolidamento delle eccellenze presenti sul territorio, a cominciare dalla breast unit dell’ospedale di Gela guidata con competenza dal dottor Di Martino, centro di riferimento nel trattamento del tumore alla mammella. Così come sarà essenziale tutelare la cardiologia e l’urologia, già potenziata con l’assunzione di sette nuovi medici, oltre all’endocrinochirurgia di Caltanissetta e Mussomeli e all’ortopedia di Mussomeli, che rappresenta un presidio di assoluto rilievo.

Rispetto alle preoccupazioni espresse da alcuni amministratori locali, Mancuso invita a non alimentare allarmismi: «La proposta di rimodulazione prevede sì una razionalizzazione, ma anche un potenziamento in settori strategici come neurologia, neurochirurgia e chirurgie specialistiche. E, soprattutto, mantiene attivi e funzionali i presidi di Mussomeli, Mazzarino e Niscemi, dove sono previsti nuovi posti letto per lungodegenza e riabilitazione, e modelli misti tra medicina interna e piccola chirurgia programmata, necessari a ridurre le liste d’attesa» – evidenzia il parlamentare regionale.

Un plauso va anche al dirigente generale del Dipartimento per la Pianificazione Strategica, Salvatore Iacolino, che ha mostrato grande disponibilità all’ascolto e alla collaborazione con i territori. Sono certo – prosegue – che l’Assessorato regionale alla Salute saprà recepire e valorizzare le proposte che emergeranno dalla conferenza dei sindaci, garantendo la salvaguardia delle attività ospedaliere essenziali per le comunità locali.

In questa fase delicata e strategica – conclude l’onorevole di Forza Italia Michele Mancuso – auspico una piena e leale collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte, a partire dagli enti locali, dalle aziende sanitarie e dalla Regione. L’obiettivo comune deve essere quello di garantire servizi sanitari efficienti, accessibili e di qualità per tutte le comunità della provincia. La salute è un diritto fondamentale e la sanità rappresenta una delle principali sfide del nostro tempo: per questo serve un impegno condiviso, responsabile e privo di divisioni. Solo attraverso il dialogo e la cooperazione sarà possibile costruire una rete ospedaliera moderna e funzionale, realmente vicina ai bisogni dei cittadini e capace di rispondere con efficacia alle esigenze del territorio.

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Donegani:”Mercoledì incontro con il presidente della commissione sanità”

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Il segretario regionale di PeR Miguel Donegani ha chiesto al Presidente della commissione regionale sanità l’on Laccoto un incontro con il Sindaco Di Stefano e le forze politiche per affrontare con carte alla mano la situazione di Gela e del territorio sud della provincia che vede iniquità di trattamento con altre realtà territoriali, come si evince dalla proposta del piano di riordino sanitario presentato dalla regione. L’incontro è già fissato per Mercoledì 16 luglio alle 14 e 45.
“Ringrazio il presidente della sesta commissione parlamentare l’on Laccoto per aver subito accolto il mio invito. L’on Lavardera leader di controcorrente sarà a sostegno della nostra battaglia per una sanità più equa e giusta. Gela non può perdere posti letto, servizi e personale. La mia proposta è stata: dialogo e tavolo permanente con tutte e di tutte le forze politiche. La sanità non ha colori politici. Prima Gela e i gelesi. Lunedì il Sindaco ha riconvocato la riunione a Gela per definire un documento finale e unitario, Mercoledì saremo a Palermo in commissione e continueremo senza abbassare la guardia, chiedendo rispetto e attenzione per il territorio. Prima il dialogo per concertare soluzioni positive, non escludendo manifestazioni di protesta se non ci saranno le dovute risposte. Noi ci augurano di non dover ricorrere alla protesta. Siamo fiduciosi perché la classe politica tutta sta dimostrando grande maturità e responsabilità sul tema Sanità, che riguarda la salute dei cittadini, diritto costituzionalmente garantito a tutti noi. PeR starà sempre a fianco del Sindaco e con tutte le forze politiche del territorio per le battaglia di civiltà come questa”- ha dichiarato Donegani

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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