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..e mentre si predica il no agli assembramenti, ecco cosa succede in ospedale

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Androne dell’ospedale Vittorio Emanuele stamattina. Tutti ammassati davanti al banchetto dove il personale deputato all’assegnazione del posto per la vaccinazione, segna le presenze. Niente distanze, si alle mascherine, nessun filtro per evitare che la gente entri in massa. Il tutto mentre a Gela vigono le ordinanze riferite ai giovani che si incontrano ai bar. Qui, in ospedale, dove dovrebbero essere messe in pratica tutte le norme anticovid, si pensa al vaccino ma non alle norme. I misteri e le contraddizioni del sistema italiano. La gente lo sa, ma va ugualmente sperando di salvarsi. Nel frattempo, quando passa il malato di coronavirus si adotta il sistema più antico: quello di lanciare un urlo.

“Fateci largo che passiamo noi”. Un sistema ‘futuristico’ degno dei vicoli romaneschi, ma che nulla ha di scientifico in tema di preservazione del contagio. Perchè per arrivare dal reparto Covid alla radiologia dove i pazienti vengono sottoposti agli esami diagnostici, c’è un solo corridoio e non esistono percorsi alternativi. Quindi l’ospedale rischia di rappresentare un luogo di contagio mentre si attendono i vaccini

1 Commento

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  1. Filippo

    22 Aprile 2021 at 12:43

    Io impazzisco, ma questa amministrazione lo vuole capire che essendo noi gelesi indisciplinati i controlli devo essere più incisivi e se è il caso anche punitivo con sanzioni pesanti ?… dipende dagli organi più preposti a questo ? Bene che il primo cittadino si faccia carico di sollecitarli altrimenti non usciamo più da questo tunnel.
    È uno sfogo ma legittimo
    Grazie

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Da oggi autobus anche al Lungomare

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Da oggi fino all’8 settembre, parte il nuovo servizio sperimentale SAIS Lungomare Tutti i lidi balneari saranno raggiungibili comodamente in autobus Cerca le fermate segnalate con i cartelli rossi e salta a bordo!

Un’iniziativa smart e green promossa dall’Assessorato alla Polizia Municipale diretto da Simone Morgana.

L’ultimo esperimento è stato promosso dall’amministrazione Crocetta ma la linea non veniva utilizzata ed è stata soppressa. Erano altri tempi: lo stabilimento industriale era in marcia e l’acqua del mare era inquinata. Adesso è cristallina ed arrivano i bagnanti da fuori.

Ecco gli orari delle corse.

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Volontari del servizio civile supportano la custodia dei siti del parco archeologico catanese

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Sono 42 i giovani volontari del Servizio civile che, a partire dal primo luglio hanno preso servizio in diversi siti del Parco archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci, per supportare le attività di custodia e fruizione.

Lo prevede una convenzione sottoscritta tra il Parco e l’associazione socio culturale Erei Ets di Troina, in provincia di Enna, che attraverso il bando del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale, ha presentato i progetti per il reclutamento dei giovani. I ragazzi hanno un età compresa tra i 18 e 28 anni e la durata del servizio sarà di 12 mesi.

«Siamo orgogliosi e soddisfatti – ha detto l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato – di avere portato a termine un’iniziativa come questa che consentirà ai giovani di fare un esperienza importante e costruttiva e al Parco una più agile gestione di alcuni siti con un elevato flusso di visitatori e riaprire al pubblico di Casa Liberti e Santa Venera al Pozzo. L’obiettivo è estendere al più presto questa iniziativa anche agli altri luoghi della cultura, per valorizzare sempre più il nostro patrimonio e offrire nuove opportunità ai giovani».

Nella fattispecie, i siti del Parco di Catania interessati dall’iniziativa sono il Teatro antico, Casa Liberti, Chiesa di San Francesco Borgia, Terme Romane, Terme della Rotonda di via della Mecca, Casa Verga e Area archeologica di Santa Venera al Pozzo.

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Attualità

Il vicequestore di Enna è Giancarlo Rapisarda

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Enna – Il Dott. Giancarlo Rapisarda, Primo Dirigente della Polizia di Stato, già Dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Enna, ha assunto le funzioni di Vicario del Questore di Enna, giusta nomina dipartimentale.


Il Dott. Giancarlo Rapisarda, laureato in giurisprudenza e abilitato all’esercizio della professione forense, consegue la laurea specialistica in scienze delle pubbliche amministrazioni nonché un master universitario in giustizia penale minorile. Il Dott. Rapisarda ha alle spalle una prestigiosa carriera, costellata da incarichi importanti e iniziata nel 2001 presso la Questura di Palermo come funzionario addetto all’Ufficio Scorte.

Successivamente ricopre vari incarichi, quali addetto Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, Dirigente del Commissariato di pubblica sicurezza di Caltagirone (CT), addetto al Commissariato di P.S. “Centrale”, addetto all’Ufficio Immigrazione, addetto all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, responsabile Sezione Antidroga della Squadra Mobile, addetto Commissariato P.S. distaccato di Acireale (CT), Dirigente del Commissariato di P.S. di Adrano (CT), addetto D.I.G.O.S., addetto Ufficio di Gabinetto, Vice Dirigente D.I.G.O.S. e responsabile sezione informativa. Durante questi anni, il Dott. Rapisarda promuove e coordina diverse attività di polizia giudiziaria, ottenendo diversi riconoscimenti premiali per le operazioni coordinate.

Nell’ottobre 2020 ricopre l’incarico di Dirigente Ufficio Immigrazione della Questura di Catania, per poi assumere la dirigenza della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Enna dal 3 ottobre 2022.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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