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..e mentre si predica il no agli assembramenti, ecco cosa succede in ospedale

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Androne dell’ospedale Vittorio Emanuele stamattina. Tutti ammassati davanti al banchetto dove il personale deputato all’assegnazione del posto per la vaccinazione, segna le presenze. Niente distanze, si alle mascherine, nessun filtro per evitare che la gente entri in massa. Il tutto mentre a Gela vigono le ordinanze riferite ai giovani che si incontrano ai bar. Qui, in ospedale, dove dovrebbero essere messe in pratica tutte le norme anticovid, si pensa al vaccino ma non alle norme. I misteri e le contraddizioni del sistema italiano. La gente lo sa, ma va ugualmente sperando di salvarsi. Nel frattempo, quando passa il malato di coronavirus si adotta il sistema più antico: quello di lanciare un urlo.

“Fateci largo che passiamo noi”. Un sistema ‘futuristico’ degno dei vicoli romaneschi, ma che nulla ha di scientifico in tema di preservazione del contagio. Perchè per arrivare dal reparto Covid alla radiologia dove i pazienti vengono sottoposti agli esami diagnostici, c’è un solo corridoio e non esistono percorsi alternativi. Quindi l’ospedale rischia di rappresentare un luogo di contagio mentre si attendono i vaccini

1 Commento

1 Commento

  1. Filippo

    22 Aprile 2021 at 12:43

    Io impazzisco, ma questa amministrazione lo vuole capire che essendo noi gelesi indisciplinati i controlli devo essere più incisivi e se è il caso anche punitivo con sanzioni pesanti ?… dipende dagli organi più preposti a questo ? Bene che il primo cittadino si faccia carico di sollecitarli altrimenti non usciamo più da questo tunnel.
    È uno sfogo ma legittimo
    Grazie

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Boom di visitatori al Parco delle Rimembranze

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Afflusso del tutto inaspettato, autentico successo di un evento preparato solo due giorni prima (scegliendo un giorno in cui l’ingresso sarebbe stato gratuito), segno che i suggestivi luoghi visitati rivestono un carattere assolutamente evocativo. Sono stati staccati più di 400  biglietti, in poco tempo esauriti.

All’ingresso il pubblico veniva accolto con un saluto di benvenuto in una giornata allietata dal sole: venivano  distribuiti gratuitamente opuscoli su museo e sull’acropoli.

Al termine della visita tutti dicevano la stessa cosa: “un ritorno   bellissimo al passato, un posto incantevole per i resti archeologici, peccato la poca cura del posto.” E tutti, ma proprio tutti chiedevano e anche con rammarico, nel ricordo dei tempi passati: quando riaprirà il museo? 

Certamente è stata una giornata indimenticabile: così dicevano tutti i visitatori. Tanti autobus di turisti provenienti da ogni parte dell’isola. Considerato il notevole successo l’iniziativa sarà ripetuta ma in condizioni migliorate.

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In memoria dei caduti per la Liberazione d’Italia

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Stamattina, in occasione del 79° anniversario della Liberazione d’Italia, il prefetto di Caltanissetta, Chiara Armenia, alla presenza di Autorità civili e dei vertici militari della Provincia, ha deposto una corona d’alloro al Monumento ai Caduti di viale Regina Margherita. La deposizione è stata preceduta dall’alzabandiera e dall’onore ai caduti tributato dallo schieramento del picchetto d’onore Interforze.

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Lotto, vinti a Gela più di 50 mila euro

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Si esulta in città con il Lotto. Nell’estrazione di martedì 23 aprile – come riporta Agipronews – la vincita più alta in Sicilia arriva proprio da Gela, dove sono stati vinti 50.596 euro.

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