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Politica

FdI Ars: “Attivare la sospensione dei tributi”

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Palermo – «Sia messo in campo ogni intervento utile per sostenere le aziende agricole e zootecniche siciliane».

È la richiesta del gruppo all’Ars di Fratelli d’Italia al governo Schifani e quindi all’assessore all’Agricoltura, tramite un ordine del giorno nel quale si auspica “la definizione con urgenza di ogni atto amministrativo utile a consentire al governo regionale e al governo nazionale, ciascuno per la propria competenza, la previsione della moratoria dei mutui e la sospensione dei tributi per i dipendenti delle aziende agricole e zootecniche e dei tributi a carico dei soggetti titolari delle stesse”.

I deputati regionali di FdI chiedono pure che siano rifinanziati i capitoli di spesa a copertura dell’attuazione degli articoli 17, 18 e 19 della Legge n.6 del 14 maggio 2009, che prevedono il Credito agrario di esercizio a tasso agevolato, il consolidamento delle passività onerose in agricoltura, la proroga della scadenza dei termini delle esposizioni agrarie e la ristrutturazione delle passività a tasso agevolato.

«Il comparto agricolo siciliano sta attraversando un periodo di estrema criticità, con una perdita di redditività delle imprese causata dagli aumenti considerevoli delle materie prime per gli effetti della guerra russo-ucraina, dalla perdita di prodotto per le avverse ed estreme condizioni climatiche del 2023 e dalla concorrenza sleale praticata dai produttori di Paesi extraeuropei che attuano condizioni di dumping produttivo» sottolineano dal gruppo all’Ars di Fratelli d’Italia, aggiungendo: «La situazione debitoria di molte imprese agricole è diventata insostenibile, pertanto è urgente e necessario offrire la possibilità di usufruire di appositi provvedimenti di sospensione dei tributi e di moratoria dei mutui con contestuale sospensione temporanea dei debiti, fermo restando la maturazione e il pagamento della quota interessi».

Inoltre FdI sollecita interventi di ripianamento delle passività onerose dilazionando gli impegni di pagamento in un arco di tempo sufficientemente ampio «affinché il saldo delle singole rate risulti meno gravoso e permetta alle aziende di continuare la loro attività e di percepire gli aiuti, a vario titolo, a loro destinati.

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Politica

Alessandro Dagnino nuovo assessore regionale

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Palermo – Il presidente della Regione Renato Schifani ha nominato Alessandro Dagnino nuovo assessore all’ Economia,  al posto di Marco Falcone, eletto al Parlamento europeo.

Dagnino ha prestato giuramento in Assemblea regionale e ricopre già operativamente l’incarico. Avvocato cassazionista e docente di diritto tributario dell’impresa e del terzo settore nell’Università degli studi Lumsa, Dagnino è socio fondatore e Managing Partner, coordinatore dell’area tributario e finanza pubblica, dello studio legale Lexia.

Vanta una esperienza pluriennale nella consulenza a enti pubblici e associazioni di categoria in materia fiscale, di finanza pubblica e di contenzioso tributario.

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Dalla scuola Solito alle commissioni consiliari nella seduta del 30 luglio

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La Presidente del consiglio Paola Giudice ha provveduto ad integrare l’ordine del giorno della seduta consiliare del 30 luglio alle 19.30.

Si tratterà la variazione del piano triennale delle opere pubbliche per consentire al progetto di rifacimento della scuola Solito di andare avanti.

Si voterà la composizione delle commissioni consiliari permanenti in modo che il consiglio possa entrare nella piena operatività e si tratterà il punto relativo all’Unione dei Comuni dove vanno nominati tre consiglieri gelesi. L’ultimo argomento riguarda la composizione dell’ufficio di presidenza.

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Il sen.Lorefice:”il governo ha dichiarato guerra alla stampa”

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“Siamo di fronte a un’impressionante serie di atteggiamenti ostili del Centrodestra alla libera informazione. Ed è sinceramente frustrante assistere a un Governo e ad alcuni alti esponenti istituzionali di Destra che ritengono il giornalista un mero strumento, nonché capro espiatorio dei fallimenti di Meloni e sodali”.

Lo dichiara a La Notizia Pietro Lorefice, senatore M5S e segretario della Presidenza del Senato. Nel mirino dell’esponente pentastellato finisce, tra gli altri, anche il presidente del Senato.

“Prima l’assurda reazione della Meloni all’inchiesta di Fanpage sulla federazione giovanile di Fratelli d’Italia, con scomposti attacchi al giornalismo sotto copertura”, incalza Lorefice, che subito dopo aggiunge: “poi l’incredibile pestaggio di Joly da parte di esponenti di Casa Pound, episodio derubricato dal presidente del Senato La Russa sulla base del fatto che il giornalista non si sarebbe presentato; poi gli insopportabili atteggiamenti dello stesso La Russa, che durante la cerimonia del Ventaglio ha assunto posture a dir poco irridenti nei confronti di una giornalista che gli chiedeva conto della sua conoscenza delle leggi del ventennio fascista; infine la ministra Santanché, che lancia un attacco al New York Times, ‘reo’ di aver giustamente messo sotto i riflettori internazionali la tragica situazione di siccità in cui versa la Sicilia, con roboanti promesse di fondi da parte dello Stato centrale e penoso scaricabarile tra Governo di Centrodestra e Presidente della Regione sempre di Centrodestra”.

Secondo Lorefice “Meloni, La Russa, Santanché e tutti i loro corifei dovrebbero provare, se ne sono capaci, a rileggere la frase del giornalista Horacio Verbitsky: giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, il resto è propaganda”.

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