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Cronaca

Gela, estorsioni e mafia: arrestato Sandro Missuto

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I poliziotti della Squadra Mobile e del Commissariato di pubblica sicurezza ieri hanno arrestato Sandro Missuto, 42enne residente a Gela, in esecuzione al provvedimento di esecuzione per espiazione di pena detentiva, emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Caltanissetta.

L’uomo è stato condannato a cinque anni, un mese e dieci giorni di reclusione dalla Corte d’Appello di Caltanissetta, in riforma alla sentenza del Tribunale di Gela, per i reati di associazione di tipo mafioso ed estorsione, commessi a Gela dal 2002 al 2009. Inoltre è stato condannato al pagamento della pena pecuniaria di 2.200 euro e alle pene accessorie dell’interdizione legale e dei pubblici uffici.

Con la sentenza di condanna è stata applicata anche la misura di sicurezza della libertà vigilata per tre anni. L’imprenditore Sandro Mssuto, avendo già sofferto un periodo di carcerazione preventiva di cinque mesi e diciotto giorni, dovrà espiare la pena residua a quattro anni, sette mesi e ventidue giorni di reclusione.
La condanna della Corte d’Appello è divenuta definitiva il 10 marzo scorso dopo che la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso del condannato. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto dagli agenti della Polizia di Stato presso la casa circondariale di Caltanissetta.

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Cronaca

Scontro frontale sulla Ss 417

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Un incidente stradale si è verificato alle 17.15 sulla strada statale 417 per Catania.

Lo scontro frontale è avvenuto fra due auto (una Volkswagen touareg ed Bmw 320) dopo il bivio per Niscemi in direzione Caltagirone.

Secondo le prime risultanze, lo scontro potrebbe essere stato favorito dal fondo stradale reso viscido dalla pioggia.

C’è una persona ferita ma non si conoscono ancora le reali condizioni cliniche in quanto deve essere ancora trasportata.

Sul posto sta operando la polizia stradale per rilevare i danni.

foto di repertorio

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Cronaca

Prodotti non sicuri sequestrati dalla Finanza nell’Ennese

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La Guardia di Finanza Enna ha sequestrato oltre 41.000 prodotti non sicuri, fra oggettistica e articoli di ferramenta, risultati privi di etichette o non conformi al Codice del Consumo.Le Fiamme Gialle, nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio finalizzate alla prevenzione e contrasto alla contraffazione e alla tutela della sicurezza dei prodotti, hanno eseguito un controllo presso un emporio nel Comune di Leonforte, dove hanno rilevato la presenza di merce esposta per la vendita, priva di etichette o comunque non conforme al Codice del Consumo. In particolare, la merce non riportava in modo chiaramente visibile e leggibile, anche in lingua italiana, le indicazioni relative alle istruzioni, alle eventuali precauzioni e destinazioni d’uso nonché alla sicurezza dei prodotti in vendita.Come dispone il Codice del Consumo, l’informazione commerciale deve essere resa al consumatore in maniera chiara e comprensibile, in modo da poter essere reso edotto della sicurezza, della composizione e della qualità del bene acquistato. L’etichetta, necessariamente in lingua italiana, deve contenere la denominazione del prodotto, i dati identificativi del produttore, le avvertenze relative alla presenza di materiali pericolosi, l’indicazione dei materiali impiegati nel processo produttivo e le indicazioni necessarie al fine di garantire una fruizione sicura del prodotto.Il titolare dell’attività controllata è stato segnalato alla locale Camera di Commercio per l’applicazione delle previste sanzioni amministrative, fino ad un massimo di 25.823,00 euro.

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Cronaca

Vittoria: presi topi d’auto

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Due vittoriesi di 40 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati dalla Polizia per il reato di furto aggravato di autovettura.I fatti sono avvenuti in pieno giorno, in una via centrale di Vittoria; i due soggetti, alla vista dei poliziotti, hanno tentato di dileguarsi lasciando il veicolo, una Fiat Qubo, con le luci ancora accese.L’autovettura che era stata asportata a Vittoria in una via poco distante dal luogo in cui è stata rinvenuta, è stata restituita al proprietario.I due uomini tratti in arresto, dopo le formalità di rito sono stati accompagnati presso le rispettiva abitazioni e posti al regime degli arresti domiciliari a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

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