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Cronaca

Gela: ‘stretta’ sui controlli. Ieri la citta’ ai raggi X

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Gli episodi delinquenziali degli ultimi giorni hanno creato il ‘ caso’ Gela, ancora una volta ed i controlli sono stati rafforzati. Una serie di servizi ad “alto impatto” sono stati eseguiti dalla Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale.

Controlli interforze nelle aree dove si sono verificati episodi criminosi: sequestrati cocaina, marijuana e hashish, una pistola e un fucile detenuti illegalmente.

I servizi di controllo del territorio ad “alto impatto” eseguiti ieri sono stati disposti dal Prefetto nel corso della Riunione Tecnica di Coordinamento delle Forze di Polizia, svoltasi lo scorso 22 febbraio in Prefettura. Di seguito all’ordinanza del Questore Ricifari, equipaggi della Polizia di Stato (della Squadra Mobile, del Commissariato di pubblica sicurezza e della Polizia Stradale), dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale, coordinati dal Dirigente del Commissariato di Polizia,  hanno eseguito capillari e mirati controlli nelle aree dove si sono verificati episodi criminosi e che si prestano ad attività delinquenziali. Sono 287 le persone controllate, di cui 52 pregiudicati, 163 automezzi e 21 soggetti sottoposti a misure anticrimine (arrestati domiciliari e sorvegliati speciali di P.S.). Sono, invece, 18 le violazioni al codice della strada rilevate e 12 le persone trovate con sostanze stupefacenti per uso personale segnalate all’Autorità amministrativa. I poliziotti della Squadra Mobile e del Commissariato hanno arrestato un 24enne per detenzione ai fini di spaccio di 600 grammi di cocaina, hashish e marijuana e detenzione illegale di pistola di provenienza illecita con relativo munizionamento. Gli agenti del Commissariato, inoltre, nel corso dei controlli eseguiti sui possessori di armi, hanno sequestrato un fucile con matricola abrasa.

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Cronaca

Un gelese nell’associazione “Unione insigniti Omri”

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C’e’ un socio fondatore proveniente da Gela nella neonata Associazione ““Unione Insigniti OMRI (UIR)”

Nasce a Chieti nello studio del notaio De Vito, l’Associazione “Unione Insigniti OMRI (UIR)”. A presiederla è il Cav. prof. avv. Antonello De Oto. L’Associazione riunisce gli insigniti dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.  
Un sodalizio che si propone di tutelare e difendere i valori fondanti la Repubblica e le sue Istituzioni e di far vivere concretamente la condizione di insignito nella società civile, con particolare attenzione ai principi di solidarietà, legalità, concordia ed eleganza nei comportamenti pubblici.
I suddetti principi si ispirano al motto latino “Omnia Praeclara Rara” (tutte le cose eccellenti sono rare).  
Questa la dichiarazione del neopresidente nazionale De Oto:

“Nasce oggi un’associazione di insigniti che pone i valori costituzionali a difesa della Repubblica al centro del suo fare, innervandola con i principi di solidarietà, legalità, etica ed eleganza dei comportamenti pubblici. Buon lavoro a noi”.
I soci fondatori: Cav. Prof. Avv. Antonello DE OTO, Uff. Prof. Franco GRAZIANO; Cav. Dr. Gaetano PADUANO, Cav. Dr. Antonio MONTALBANO, Cav. Paolo PANI, Cav. Pietro BONGIOVANNI, Uff. Salvatore GIARRIZZO. Uff. Dr. Nicola Martino MARRA, Cav. Dr. Leonardo Maria ROCCA, Cav. Dr. Rocco PARDO, Cav. Antonio BENFATTI, Uff. Riccardo SCAMARCIO

La sede dell’associazione è a Bologna, in via D’Azeglio, 27.

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Cronaca

Ore 13.01: terremoto nel nisseno

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Caltanissetta- Un terremoto di magnitudo 3.6 e’ stato avvertito oggi in provincia di Caltanissetta.

I sismografi dell’Ingv hanno registrato una scossa, alle 13.01, tra i comuni di Villalba, Marianopoli e Vallelunga Pratameno.

Il sisma, che è stato avvertito anche in alcune zone della provincia di Palermo, ha avuto origine a 37 chilometri di profondità

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Cronaca

Due arresti nel Nisseno

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La Squadra Mobile di Caltanissetta ha arrestato due persone in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Un trentasettenne, riconosciuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori, è stato condannato dal Tribunale di Palermo a due anni, due mesi e venti giorni di reclusione. Un ventiquattrenne è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Verona, in ordine ai reati di rapina e furto aggravato in concorso.

Entrambi, dopo gli adempimenti di rito, sono stati condotti dagli agenti della Polizia di Stato nella Casa Circondariale di Caltanissetta, il primo per scontare la pena, il secondo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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