Il movimento politico Gran Sicilia non si ferma e continua a chiedere interventi e chiarimenti sui ripetuti fenomeni di inquinamento del fiume Gela, e di conseguenza, del mare che riceve le acque del fiume. Ecco l’ ennesima denuncia del rappresentante Paolo Scicolone.
“A distanza di più di 5 mesi dalla denuncia e più di 4 mesi dalla richiesta dei verbali di campionamento e dei riscontri analitici richiesti alla capitaneria di Porto locale e da questi inoltrata all’Arpa, non si è saputo nulla.
Origine e tipologia di inquinamento rimangono ignoti. Quello strato nero catrame che ricopre le acque del fiume Gela non ha ancora una spiegazione. O, almeno, non si è voluta rendere pubblica, non fornendo notizie nemmeno a chi ha sporto denuncia.
Si è chiesto quindi, con l’ennesimo esposto, l’intervento del NOE per denunciare non solo il reato ambientale ma anche le omissioni degli enti pubblici preposti. Ad oggi, quel che si sa è che non esiste un censimento degli scarichi sul fiume, così si legge dall’unica risposta ricevuta dagli uffici della Capitaneria di Porto.
Questo fa pensare che i suddetti scarichi non siano mai stati monitorati.
La politica locale, in tutte le componenti che vi partecipano, non sembrano minimamente interessati ai reati ambientali, e pur essendo informati dei fatti, anche tramite stampa locale, non si sono mossi in nessun modo. Ambiente, Legalità, Salute, argomenti tanto sventolati nelle campagne elettorali, non sembrano nei fatti far parte dell’agenda politica di nessun partito, di nessun politico.
Questo dato è ancor più preoccupante dal momento che si tratta di tematiche centrali nella amministrazione di un territorio e nella tutela degli abitanti.
Come già fatto in passato, nel caso, per esempio, della famosa puzza di pesce che ha arrecato molestie ai cittadini Gelesi per settimane, chiederemo con prossimi esposti, di indagare anche sulle omissioni e sulle responsabilità dell’amministrazione.
Ancora una volta abbiamo avuto la prova che quando c’è bisogno i cittadini devono arrangiarsi e non possono fare affidamento su chi ha il dovere di tutelarli.
Noi, che attorno a Territorio, ambiente e Salute abbiamo costruito il nostro manifesto politico, non sentiamo affatto l’esigenza di fermarci, ma continuiamo ancora a sperare in una sponda istituzionale che non arriva mai. E che non si dica che ci muoviamo solo in campagna elettorale. La nostra azione, costante e silenziosa, è presente da anni. Sono altri che si riempiono la bocca di certi argomenti solo in campagna elettorale”.