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Politica

Grandi manovre per la campagna elettorale di Riesi

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Riesi – Parte da Riesi, uno dei comuni in cui si voterà a maggio, il nuovo corso del Partito Democratico della Provincia di Caltanissetta.
Promosso il convegno dal titolo “Territorio e sviluppo equo Sviluppo sociale ed economico del territorio. Opportunità di sviluppo sociale ed economico per il centro Sicilia”, organizzato dal PD di Riesi.

Erano presenti il presidente Nunzio Cosentino, il Vicesindaco Rosy Pilato, l’Assessore all’agricoltura Maria Elena Fonte, i deputati del collegio Peppe Provenzano e Giovanna Iacono ed il Presidente provinciale del PD, Massimo Arena.
Quest’ultimo, tra i primi ad intervenire, nel corso del suo intervento ha ribadito che “Il partito, rinnovatosi a livello nazionale e provinciale, è tornato tra la gente, con quel cambio di passo che ci hanno chiesto i territori, i nostri iscritti e coloro i quali si sono allontanati nel corso di questi anni o che non ci votavano più.


C’è un’intera comunità che ci guarda e che confida in noi: i giovani, i lavoratori, gli agricoltori, i disoccupati. Ci osservano non solo per la capacità che avremo di rinnovarci, ma soprattutto per le proposte che riusciremo a mettere in campo per lo sviluppo dei territori, per le risposte che riusciremo a dare alle istanze dei cittadini.
Lo sviluppo del nostro territorio, della provincia di Caltanissetta, passa dalle opportunità lavorative che si riusciranno a creare per permettere ai nostri giovani, laureati e non, di rimanere dove sono nati. Ma anche dal miglioramento della qualità della vita, a partire dall’assistenza sanitaria che va migliorata e potenziata, dai servizi per le famiglie e per i soggetti più deboli, dalla realizzazione di infrastrutture e della viabilità delle aree interne”
Il vicesindaco Rosy Pilato ha ringraziato i due parlamentari nazionali per la vicinanza e l’attenzione che dimostrano nei confronti del comune di Riesi e delle istanze e dei bisogni dei cittadini della provincia, chiedendo loro di prestare particolare attenzione ai progetti del PNRR presentati che servono a dare risposte certe alle comunità locali. Il PNRR e gli altri fondi europei e nazionali possono riuscire ad agevolare un equo sviluppo del territorio della provincia anche se non deve mancare la sinergia tra tutti gli enti coinvolti.
L’On. Provenzano ha puntato l’attenzione sulle opportunità messe in campo dai precedenti governi evidenziando come questo governo stia smantellando, a partire dal Super bonus 110, la cui riforma rischia di mettere sul lastrico centinaia di imprese e famiglie.”Difenderemo il Superbonus in Parlamento, che va sicuramente cambiato ma non certo penalizzando le fasce più deboli che non hanno la capacità di spesa e che hanno bisogno della cessione dei crediti per poter concludere i lavori. Un ruolo fondamentale nello sviluppo del territorio è rivestito dalle amministrazioni locali e dalla capacità che avranno di intercettare i fondi del PNRR e gli altri fondi europei e statali, con progetti concreti e realizzabili”. L’On. Giovanna Iacono, componente della commissione parlamentare sul PNRR e sui fondi europei, ha puntato l’attenzione sulla povertà sociale oltre che economica dei nostri territori, ribadendo la necessità di investimenti non solo in agricoltura, settore troppo spesso dimenticato, che rappresenta il fulcro su cui si basa prevalentemente l’economia di molti comuni della provincia e dell’agrigentino, ma soprattutto sullo sviluppo sociale e sull’attenzione alle fasce più deboli.
A Riesi fremono gli incontri tra i diversi gruppi politici ed il PD punta a trovare l’erede di Salvatore Chiantia, che ha amministrato la città per 10 anni. Il convegno di ieri è stato anche l’occasione per fare il punto della situazione con i vertici provinciali e nazionali del partito.

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Politica

Autonomia differenziata, Fico e Di Paola: “Rischi enormi per la Sicilia”

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Palermo – “Quella dell’autonomia differenziata è una delle riforme più importanti degli ultimi anni che rischia di cambiare pesantemente, e in negativo, il destino delle popolazioni del Sud e della Sicilia in particolare. Se passa, per la scuola e la sanità saranno guai enormi, specie per il servizio sanitario nazionale che rischierebbe di essere smantellato. E il problema è che le persone di quello che li aspetta sanno poco o nulla, vanno informate per evitare il disastro”.

Lo affermano l’ex presidente della Camera dei deputati Roberto Fico e il coordinatore regionale per la Sicilia Nuccio Di Paola all’indomani del il mini tour in Sicilia di domenica e ieri per discutere con i cittadini della “spada di Damocle che pende sulle loro inconsapevoli teste”.
Fico e Di Paola assieme a numerosi esponenti Cinquestelle nei vari livelli istituzionali hanno sviscerato alcuni dei più controversi aspetti del ddl in discussione a Roma “di cui – dicono- si parla troppo poco, vista l’enorme portata della posta in gioco. Siamo di fronte ad un punto di non ritorno che non deve essere assolutamente oltrepassato”.


Il mini tour siciliano ha toccato nell’ordine Aci Castello, Scoglitti, Gela, Caltanissetta, Palermo e Paceco. La tappa palermitana, tenuta all’Ars, ha visto relazionare sul tema politici, economisti, giuristi ed altri esperti in occasione di un convegno organizzato dalla commissione biblioteca di Palazzo dei Normanni, presieduta dalla deputata M5S Roberta Schillaci.
“Combattere l’autonomia differenziata – dice Fico – è una priorità assoluta perché parliamo di una riforma che spaccherà il Paese in due e che aggraverà i divari, a partire dal comparto sanitario che in Sicilia, come in tutto il Sud, sono già enormi. Dobbiamo lavorare per ridurre le diseguaglianze sociali e territoriali, non aumentarle: è questa la condizione indispensabile per costruire una società giusta ed equa. Di sicuro non ci serve un provvedimento come quello voluto dal ministro Calderoli per soddisfare le esigenze elettorali della Lega”.

“Davanti a questo scempio – afferma Di Paola – non possiamo stare con le mani in mano. E Schifani non cerchi di buttare la palla in tribuna. Parla di Livelli Essenziali di Prestazione, di passi avanti fatti grazie a Tajani e Forza Italia, quando, per dimostrare se sta con i siciliani o con Roma, sarebbe bastato votare “no” al ddl Calderoli e non “sì” come invece ha fatto il suo governo in sede di conferenza Stato Regioni. Le sue parole oggi, pertanto, hanno il sapore di beffa, dell’ennesima presa in giro ai siciliani.

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Virginia Farruggia candidata alle Europee

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Gela ha una sua cittadina candidata alle elezioni europee di giugno. È l’arch.Virginia Farruggia <9esponente del M5s che ha superato ieri anche la seconda selezione interna.

Correrà per un posto al parlamento europeo nella circoscrizione Sicilia Sardegna e nella lista capeggiata da Giuseppe Antoci il campione dell’antimafia dei Nebrodi scelto da Giuseppe Conte. Nel voto degli iscritti di Skyvote la consigliera vicina al coordinatore regionale Nuccio Di Paola, con 576 voti si è classificata al terzo posto dopo Patrizio Cinque ex sindaco di Bagheria e Antonella Di Prima.

Virginia Farruggia due volte consigliere comunale non si candida per la terza volta. Concorre per l’Europarlamento e riportare.la città al 2009 quando candidato fu l’allora sindaco Crocetta che fu eletto grazie al voto unanime dei gelesi.

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Consiglio dell’Unione dei Comuni a guida buterese e arrivano i rinforzi

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Le dimissioni dalla presidenza del consiglio dell’Unione dei Comuni del forzista Carlo Romano transitato nelle fila di Totò Scerra sono state solo un anticipo di ciò che sarebbe accaduto tra un mese.

I tre consiglieri gelesi (con Romano anche Paola Giudice e Rosario Faraci) avrebbero dovuto lasciare il loro incarico per scadenza natural del consiglio comunale, I nuovi tre component gelesi saranno  designati dal consiglio che i cittadini eleggeranno l’8 e il 9 giugno. Intanto nella seduta di oggi si è colmato il vuoto alla presidenza eleggendo il buterese Angelo Di Menza e confermando come vice il niscemese Rosario Meli.  

A quasi un anno dalla sua istituzione con la sua potenzialità di catturare finanziamenti per 70 milioni di euro, l’Unione dei Comuni non ha prodotto alcun risultato. Ha avuto difficoltà di organizzazione ed anche per coprire i costi   delle spese delle sedute.   Notevole  la carenza di personale.

Ma stasera la segretaria generale Carolina Ferri ha dato una buona notizia: l’Agenzia siìì di coesione  ha accolto la richiesta dell’Unione per poter usufruire  di 12 tecnici. Sono  tre ingegneri, tre architetti e sei tra  informatici ed esperti amministrativo-giuridici che dovranno occuparsi  delle procedure per i finanziamenti. Questo personale  inizialmente precario può essere stabilizzato.

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