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Cronaca

Il commissariato di Niscemi resta: la Regione finanzia il progetto

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un nuovo importante passo e la certezza del mantenimento del presidio di legalità della Polizia di Stato di stato a Niscemi.
Grazie all’ impegno di tutte le istituzioni:
Comune di Niscemi. Questura e Prefettura di Caltanissetta e Regione Siciliana. che ieri ha ammesso a finnziamento il progetto del comune con oltre 2 milioni di euro.
Un grazie al Presidente Musumeci e alla giunta regionale.

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Cronaca

Portava oggetti atti ad offendere: denunciato

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Ragusa – I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Ragusa, nei giorni scorsi, durante servizi di controllo alla circolazione stradale e prevenzione dei reati in genere hanno denunciato in stato di libertà una tunisina 26enne per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere e 29enne tunisino per inottemperanza al decreto di espulsione.


Le denunce traevano origine nel corso del servizio di perlustrazione e controllo del territorio quando la gazzella, notando circolare per le vie del centro storico una berlina scura con a bordo tre soggetti con fare guardingo e circospetto, decideva di fermare il veicolo e sottoporlo a controllo. All’esito di quest’ultimo la conducente del veicolo, tunisina di 26 anni, veniva trovata in possesso di un manganello telescopico di tipo vietato, mentre uno dei due passeggeri, 29enne tunisino, poiché sprovvisto di documenti di riconoscimento, veniva accompagnato presso gli uffici di Piazza Caduti di Nassiriya per essere compitamente identificato.

Dai dovuti accertamenti, il giovane risultava già gravato da un provvedimento di espulsione del 2022. Per queste motivazioni, la 26enne veniva denunciata per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere e il 29enne deferito inottemperanza al decreto di espulsione e successivamente, vagliata la sua posizione di clandestinità sul territorio nazionale, collocato presso un centro per il rimpatrio in attesa dell’espulsione.

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Cronaca

Incidente sulla Ss 115, ci sono due feriti

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Traffico momentaneamente bloccato sulla strada statale 115 Gela-Licata nei pressi della città agrigentina, a causa di un incidente che ha coinvolto un tir ed un autocarro. Ci sono due feriti. Sul posto sono presenti le squadre Anas e le forze dell’ordine per la gestione del traffico in piena sicurezza e per consentire il ripristino della regolare viabilità nel più breve tempo possibile.

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Cronaca

Furto cavi di rame, Polizia blocca terzetto di pregiudicati catanesi

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La Polizia Ferroviaria di Catania ha arrestato tre uomini originari della provincia etnea, di età compresa tra i 30 ed i 60 anni circa, presunti autori di furto di rame aggravato in concorso ai danni delle imprese ferroviarie a ridosso della provincia di Enna. Gli agenti, assieme ai colleghi di Caltanissetta, indagavano da tempo su una serie di furti di cavi di rame ed altro materiale ferroso in uso alle ferrovie, avvenuti sulla tratta Libertina -Sparagogna della linea ferroviaria Fiumetorto – Bicocca, attualmente non in esercizio perché oggetto di lavori per il raddoppio dei binari. Per contrastare i numerosi episodi criminosi, che si sono tradotti in decine di chilometri di rame sottratti e un danno economico di circa 165mila euro per Rfi, il team di investigatori della Polizia di Stato di Catania e Caltanissetta ha svolto una complessa attività di indagine supportata anche dalle immagini riprese dalle fototrappole installate da Fs Security. Proprio una delle telecamere di videosorveglianza ha lanciato, durante la notte scorsa, un “alert” quando nell’area telecontrollata sono stati percepiti dei movimenti. L’allarme, arrivato a personale della Polfer di Caltanissetta, è stato immediatamente condiviso con i colleghi di Catania che sono intervenuti lungo la linea ferroviaria nei pressi della stazione di Libertina sorprendendo tre persone che sfilavano cavi dalla linea ferroviaria per poi caricarli su di un furgone. Non potendo operare in sicurezza, in quanto l’oscurità celava possibili complici e vie di fuga, i poliziotti, appostati, hanno deciso di intervenire quando il furgone ha lasciato il sito, bloccandolo sulla Ss 192. All’interno del veicolo, oltre ai circa 750 chili di rame sottratto dai binari, poi riconsegnato a Rfi, sono stati trovati una serie di attrezzi utilizzati per tranciare i cavi e indumenti da lavoro simili a quelli utilizzati dai tecnici delle ferrovie. I tre soggetti a bordo, pluripregiudicati già noti alle forze dell’ordine e con precedenti specifici, sono stati quindi arrestati e, al termine degli accertamenti di rito, associati presso la casa circondariale di Enna, in attesa del giudizio per direttissima. Il conducente del veicolo dovrà rispondere dinanzi al giudice, oltre che del furto, anche dei reati di guida senza patente ed inosservanza di provvedimenti dell’autorità, per non aver rispettato il foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Enna qualche mese addietro proprio su segnalazione della Polizia Ferroviaria di Caltanissetta. Dalle risultanze investigative portate avanti da diversi mesi, i tre uomini sono risultati essere gli stessi su cui da tempo gli inquirenti avevano posto l’attenzione essendo gravemente sospettati, ponendo fine al fenomeno dei furti di rame che avevano interessato quell’area. L’attività predatoria dell’oro rosso è costantemente al vaglio della Polizia Ferroviaria atteso che, oltre agli ingenti danni economici alle imprese ferroviarie, quando avviene su linee in esercizio, è causa di gravi disagi all’utenza con ritardi e soppressioni di convogli, pregiudicando in alcuni casi anche la sicurezza della circolazione stessa.

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