Gela – Autismo e criticità riscontrate sui servizi sociosanitari, mancati o carenti nel territorio di Gela. Sono stati questi i temi dell’incontro svoltosi ieri mattina fra l’associazione AMAUTISMO di Gela e l’assessore ai Servizi Sociali, Nadia Gnoffo. Attenzione particolare, ma non esclusiva, è stata posta al mancato avvio del servizio di centro diurno sanitario di via Ascoli, servizio fino ad ora mai attuato a Gela. La sua apertura, che, dalle informazioni ricevute da ASP, sarebbe prevista in tempi brevi, secondo l’associazione AMAUTISMO dovrebbe corrispondere all’avvio di un servizio semiresidenziale altamente qualificato, dotato di un adeguato numero di operatori rispondente alle esigenze abilitative/riabilitative dei soggetti con autismo, con attenzione a quelli a maggiore gravità e privi di altri servizi strutturati pubblici. Un servizio in grado, quindi, di rispondere alle esigenze del disabile e delle famiglie, alleggerendole della difficile gestione esclusiva della persona con autismo: un altro importante passo in avanti nella presa in carico globale e del progetto di vita del cittadino fragile. Sull’organizzazione di tale servizio e la disponibilità delle risorse adeguate è stata condivisa con l’Assessore la necessità di avere rassicurazioni e certezze da parte di ASP, pertanto si organizzerà un incontro specifico dedicato. AMAUTISMO ha trovato nell’Assessore Gnoffo ascolto, attenzione e la condivisione della proposta di istituire un tavolo tecnico permanente sull’autismo, con incontri periodici con gli Enti preposti alla tematica dell’autismo e con le altre associazioni interessate, per l’analisi delle problematiche, la valutazione di proposte e soluzioni e la verifica degli impegni e dei programmi, per andare verso un miglioramento concreto e continuo dei servizi.
I pescatori di Licata temono di essere danneggiati dal progetto Argo e Cassiopea e perciò hanno inscenato un sit in silenzioso davanti al municipio, per chiedere di essere ascoltati dal sindaco.
Sostengono che il lavoro della nave incaricata dall’Eni che sta posando delle tubature sul fondale del mare licatese, finisca per causare seri danni alla marineria.
Su iniziativa del sindaco hanno ottenuto un incontro a Palermo mercoledì alle 14.30 con l’assessore regionale alla pesca, Eni e l’autorità portuale.
Niscem – Da che mondo è mondo l’ uomo cerca di leggere il futuro. Chi si affida al mondo di Dio e chi guarda all’ Aldila’ attaverso l’esoterismo. Pirandello ha codificato questa ‘ abitudine’ con il lavoro teatrale ‘a patenti’: il suo potagonista Chiarcaro chiede giustizia, a causa della cattiva fama costruita su di lui.
La sua famiglia s’è rinchiusa in casa, le sue figlie non trovano nessuno che voglia sposarle, lui stesso ha perduto il lavoro e fa la fame. Ma proprio per questo il presunto jettatore vuole che non ci siano più dubbi sulle sue doti di autore di malefici: chi li teme dovrà pagare una piccola somma per evitarli e perché questo non appaia come un’estorsione egli pretende che il giudice gli dia, condannandolo, un attestato, una patente per esercitare legalmente la sua professione di jettatore.
Come il giudice con la sua laurea può esercitare la sua professione così Chiarchiaro potrà scrivere sul suo biglietto da visita: “di professione jettatore” e così, apertamente, potrà far pagare una tassa anti-jella ai superstiziosi
Toto’ ne ha fatto un film di successo.
Il Museo Civico di Niscemi, ieri ha ospitato un convegno per certi versi inconsueto, perché ha toccato il tema di un fenomeno che sembrava archiviato dalla storia. E invece, dai numeri che sono stati presentati, sembra avere ancora un grande seguito.
Sono 13 milioni gli italiani che si recano per un “consulto” dai maghi, che sono ben 155.000, con un giro d’affari annuo stratosferico (circa 8 miliardi di euro). E così l’Unitre di Niscemi, presieduta dall’ins. Mariagrazia D’Agostino, ha pensato bene di organizzare un incontro dal titolo emblematico, Non è vero ma ci credo, nella cui locandina troneggia un indimenticabile Totò vestito da jettatore.
Davanti a una salet addobbata a tema, con ferri di cavallo, aglio, peperoncino, sale in abbondanza, uccelli imbalsamati e altri oggetti “rituali”, il relatore avv. Giuseppe D’Alessandro, oramai un habitué dei convegni, ha illustrato tutti gli aspetti del fenomeno.
Ma non è stato solo un monotono incontro di dissertazioni storiche e sociologiche, perché ci sono stati anche momenti di giochi di prestigio e persino una semiseria “lettura della mano” ad opera di una “chiromante” improvvisata, la prof.ssa Lorena Mangiapane, che ha anche condotto la serata e assieme al prof. Rosario Spina ha realizzato tre momenti musicali. Nel corso dell’incontro, al quale era presente l’assessore Marianna Avila, anche a nome del sindaco, è stato ricordato “u ziu Roccu”, al secolo Rocco Di Stefano, recentemente scomparso, colonna portante del Museo.
Infine il direttore Franco Mongelli ha fatto gli onori di casa, accogliendo un pubblico numeroso e attento, sempre pronto a partecipare ai numerosissimi eventi che si svolgono al Museo Civico e che in pochi anni e nonostante le dure restrizioni del Covid, hanno raggiunto quasi il numer di 200
Ottimi risultati conseguiti dagli alunni del corso musicale dell’Istituto Comprensivo “S. Quasimodo” di Gela al concorso Nazionale Musicale “Ghelas Music.”
Gli alunni che, nelle date del 28 e del 29 maggio, hanno partecipato alla settima edizione del Concorso Nazionale Musicale “Ghelas Music” si sono distinti con ottimi piazzamenti qui di seguito elencati:
Brancacci Sofia, di terza H, al flauto traverso primo posto assoluto; Giocolano Beatrice, di seconda H, al pianoforte primo posto assoluto; Rinciani Guido, di terza H, al violino primo posto; Anzalone Elide, di seconda C, al violino primo posto; Bronte Asia, di terza H, al flauto 95/100 secondo posto; Ferrigno Giulia, di seconda H, 97/100 secondo posto; Domicoli Giovanni, di terza C, 93/100 terzo posto;
La Dirigente Prof.ssa Viviana Morello e gli insegnanti di strumento: Francesco Falci, docente di pianoforte, Federica Mosa, docente di violino, Emanuele Smecca, docente di chitarra e Gioia Bonadonna e Simone Marino, docenti di flauto, sono entusiasti per gli ottimi risultati conseguiti dai giovani talenti della scuola.