Il candidato alla presidenza del governo della Sicilia Renato Schifani a Gela per sostenere la sua candidatura e quella dei candidati del centrodestra. Arriva con oltre un’ora di ritardo e parla subito con i giornalisti. Sviluppo, Argo- Cassiopea, porto sono stati i temi centrali delle sue risposte, riportati poi nell’intervento tenuto al Teatro Eschilo. Ha assicurato che seguirà con attenzione il Progetto Cassiopea e tutti gli altri procedimenti in itinere, con particolare riferimento alla portualità e alle infrastrutture. Un occhio di riguardo per il lavoro ai giovani che rappresentano il futuro della Regione. Ecco le sue dichiarazioni:
Ad attenderlo i simpatizzanti, i rappresentanti politici e soprattutto il sindaco con la sua famiglia che ha organizzato, insieme alla coalizione, la manifestazione, snella ed pregnante.
Due soli relatori: il sindaco di Gela e l’ex presidente del Senato. Il tutto in 50 minuti circa e poi via verso altri lidi per continuare il tour. Il sindaco ha dichiarato apertamente di sostenere la candidatura di Schifani.
“L’amministrazione comunale di Gela, consapevole del fatto che la grave crisi energetica sta mettendo in ginocchio l’intera economia, causando danni economici e occupazionali preoccupanti, si sta impegnando seriamente per consentire, al più presto, la realizzazione dell’impianto Argo – Cassiopea, strategico per il futuro energetico dell’intera nazione”: ha detto il sindaco Greco – Accelerare l’iter burocratico, in momenti come questi, è obbligatorio, ed eventuali ritardi sarebbero assolutamente imperdonabili.
Per questo ho attivato e allertato la ripartizione competente, al fine di velocizzare l’iter burocratico e di rilasciare al più presto il provvedimento autorizzativo. Non sono questi i momenti in cui bisogna chiedere delle contropartite, né di far prevalere l’egoismo di parte sugli interessi generali. Nutriamo, comunque, la massima fiducia nei confronti del prossimo governo regionale e nazionale e del colosso Eni che, siamo sicuri, avranno cura di compensare il territorio nei modi dovuti.
Troverei corretto e accettabile se, a differenza del passato, i vantaggi potessero ricadere direttamente sui cittadini, così come è stato fatto e avviene in Basilicata”. Poi ha trattato il tema squisitamente politico: ““Siamo chiamati a prendere decisioni importanti e chiunque ricopra, a qualsiasi titolo, dei ruoli istituzionali, non può tirarsi indietro e mettersi da parte. Il taglio civico che avevo dato alla mia amministrazione, – ha dichiarato – si dimostra superato di fronte ad una competizione elettorale storica e per certi aspetti decisiva per il futuro delle nostre comunità. Non è possibile estraniarsi dal dibattito politico, e l’eccezionalità del momento ci obbliga a fare delle scelte alla luce del sole“.
Palermo – Spunta l’ipotesi di incompatibilità sul nuovo assessore alla sanità, da 35 anni inserita nell’apparato burocratico del settore sanitario e direttore dell’Asp di Palermo. Ad alzare il velo il Movimento 5 stelle.
“L’ incarico alla dott.ssa Faraoni potrebbe essere incompatibile con quello all’Asp, in quanto direttore. Praticamente rischia di essere il controllore di se stessa”. Lo affermano il referente regionale del M5S per la Sicilia Nuccio Di Paola e il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.
“Il Dlg 39/2013 – dicono – sembra molto chiaro e nei prossimi giorni faremo i nostri approfondimenti, pronti a segnalare eventuali anomalie alla magistratura amministrativa che su episodi del genere ha sempre acceso i riflettori. Il decreto sbarra la strada a nomine per “coloro che nell’anno precedente, abbiano svolto incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato o finanziati dall’amministrazione o dall’ente pubblico che conferisce l’incarico…”.
A questi non possono essere conferiti gli incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni statali, regionali e locali, gli incarichi di amministratore di ente pubblico, di livello nazionale, regionale e locale…’.” “Ci sembra – continuano Di Paola e De Luca – che il caso della Faraoni possa rientrare pienamente in queste ipotesi, ma verificheremo. Cosa che ci auguriamo abbia fatto la Regione. Sarebbe altrimenti l’ennesimo disastro targato Schifani”.
“Per fare contento Sammartino e la Lega – concludono – Schifani rischia di dare un incarico a chi potrebbe non avere le carte in regola per accettarlo. Tutto questo nel silenzio assoluto di Fratelli d’Italia, sempre più marginale, mentre la sanità affonda”.
Alla presenza del Segretario Nazionale del Partito Liberale Italiano, Grazio Trufolo, si è costituita a Gela la Sezione Locale del Partito Liberale Italiano.
Il gruppo aderente, già attivo in occasione delle scorse elezioni amministrative per l’elezione del sindaco e per il rinnovo del Consiglio comunale di Gela, sotto le insegne “Prima Gela – PLI”, annovera tra i suoi aderenti professionisti ed esponenti della comunità civile, giovani e pensionati, tutti ispirati dal comune proposito di spendere energie per dare nuova linfa e far rinascere a Gela il pensiero liberale, laico e riformista di tradizione centrista, contro il pericolo della deriva populistica dei partiti, la disgregazione sociale e per il progresso, l’equità e la pace sociale.
Già in occasione della sua costituzione, il dibattito si è concentrato sulle iniziative da portare avanti nell’ambito di un più ampio confronto tra tutte le forze politiche dell’area del centrodestra, con l’ambizione di essere propositivi nella comune condivisione tra tutti i partiti del centrodestra cittadino di un programma politico che abbia a centro le vere emergenze cittadine.
Trufolo sottolinea i temi che il partito liberale gelese intende porre all’attenzione del governo nazionale e regionale e che vanno dal dramma dramma locale di una sanità pubblica non più in grado di garantire la vita ela salute dei cittadini,al l’enorme difficoltà delle famiglie a sostenere i costi legati agli affitti degli alloggi universitari e di alta istruzione dei loro figli. Ed ancora: il porto insabbiato e l’oggettiva penuria di infrastrutture in grado di sostenere l’offerta turistica di una città dalle spiccate bellezze paesaggistiche, custode di importanti monumenti storici e di reperti archeologici unici nel loro genere.
All’esito della sua costituzione, sotto la Presidenza del segretario nazionale del PLI, Grazio Trufolo, il collettivo della Sezione ha eletto all’unanimità a suo coordinatore il Dr. Gianni Incardona, già assessore comunale e professionista medico, stimato e apprezzato per le sue indiscutibili doti umane e per la sensibilità più volte dimostrata nell’affrontare le delicate problematiche legate alle carenze sanitarie sul territorio e alla stessa disabilità.
Lo stesso Dr. Incardona si è detto onorato dell’incarico che l’Assemblea ha inteso affidargli, tenendo a precisare che il suo mandato sarà unicamente rivolto alla riorganizzazione del PLI cittadino, promettendo il suo massimo impegno per l’ampliamento della base, in modo da indirequanto più presto possibile l’assemblea costituente degli iscritti e così permettere la costituzione dell’organigramma statutario secondo le regole democratiche cui si ispirano gliideali liberali
“Le dimissioni dell’assessore regionale Volo ci auguriamo portino una azione propulsiva nella sanità e alla regione. Circa un anno fa abbiamo chiesto le dimissioni dell’assessore Volo per la mancanza di visone e programmazione soprattutto per l’ospedale di Gela e della provincia e per la carenza dei servizi sanitari. Un silenzio assordante anche in merito alla nostra richiesta di abbattere le liste di attesa nonché la mancata applicazione della legge 124 del 98 che prevede talaltro il rimborso per i cittadini”: lo dice il segretario regionale di PeR Miguel Donegani commentando le dimissioni dell’assessore regionale alla sanità Giovanna Volo.
“Ci auguriamo – continua Donegani- che il nuovo assessore Faraoni possa dare una nuova linfa ad un settore importante come quello della sanità e incidere sui servizi e la medicina territoriale.Come PeR manderemo al nuovo assessore la nostra idea di intervento sulla sanità locale che passa innanzitutto dal potenziamento del Vittorio Emanule e dal potenziamento di risorse umane ( medici, infermieri e personale sanitario)”