Di avventure nei campi e nei palasport in giro per la Sicilia ne ha vissute tante nella sua carriera. Ma ieri, forse per la prima volta, le emozioni hanno toccato picchi troppo alti e forti da poter essere ignorati. Così Enzo Fecondo, tecnico della Ssd Gela di futsal, innamorato di calcio, uomo di poche parole e molti fatti, si è lasciato andare alle sensazioni del momento e ha condiviso sui social parole più uniche che rare. Perché ieri, al PalaLivatino, in una struttura d’eccellenza che da un anno è tornata operativa e funzionale grazie alla Meic services, a sostenere la sua squadra c’era anche un gruppo di ultras biancazzurri che con le loro voci hanno trascinato il quintetto gelese nel 5-0 senza storia rifilato all’Akragas, grazie alla doppietta di Di Bartolo e alle reti di Mammano, Marchese e Brasile.
Seconda partita consecutiva senza subire gol, con Rodoti che si conferma ancora una sicurezza. L’altra gioia di giornata è arrivata da Canicattì, dove lo Scicli ha sorprendente perso contro la Fulgentissima. Così, a sole due giornate dal termine del campionato, i biancazzurri sono secondi a 47 punti proprio insieme allo Scicli: lì in vetta, ad appena due lunghezze di distanza, il Ferla. Che nell’ultima gara della stagione regolare sarà ospite dai gelesi al PalaLivatino. Che dovrà essere una bolgia, come nei desideri di mister Fecondo. In mezzo, la sfida in trasferta contro il Canicattì dove non si potrà sbagliare. La squadra del presidente Melfa, già qualificata per le Final four del 4 e 5 giugno che si giocheranno proprio a Gela, si sta regalando un finale di stagione da brividi. La corsa al primo posto sembrava compromessa appena un mese fa, ma nello sport bisogna crederci fino in fondo, sempre, fino all’ultimo secondo.
È quello che i biancazzurri stanno facendo. È la strada che questo gruppo di grandi amici dentro e fuori dal campo sta percorrendo. Per questo loro hanno già vinto sul campo della tenacia, ma adesso tocca la consacrazione sul campo di futsal. L’obiettivo, il vero grande obiettivo, è stato sussurrato a chi scrive ad inizio anno da uno dei dirigenti della società: un progetto ispirato a quello della Meta Catania, che con una serie impressionante di promozioni consecutive raggiunse in pochi anni la Serie A. Per restarci. La vera grande conquista è che oggi le premesse per pensare ad un progetto di questo tipo oggi ci sono tutte. Proprio qui, a Gela.