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L'occhio del bello

Nuovo lungomare, nuova era?

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Quando ormai sette anni fa venne riqualificato il tratto di lungomare che va dalla Capitaneria di Porto alla bretella Borsellino, la città si riappropriò di un’area rinnovata, bella da vedere e da vivere nel tempo libero, nello sport individuale, ma anche nell’organizzazione e promozione di eventi artistici. Le foto dall’alto, che immortalano i colori unici del nostro mare e dei nostri tramonti, ci regalano scorci di bellezza di cui spesso fatichiamo a comprendere la reale portata. Sì, quel tratto di lungomare “nuovo” ci ha donato il piacere di passeggiare in una zona armonica alla vista e anche versatile, forse sotto questo aspetto mai valorizzata pienamente.

Ciò che conta è che il progetto sull’altra ala del lungomare, quella che dalla Capitaneria di Porto va verso la Conchiglia, abbia tenuto conto delle opportunità di avere una zona così strategica pienamente funzionale, moderna, efficiente. Ed è così che si apprende con ottimismo della conferenza di servizio prevista il prossimo 21 gennaio per l’approvazione definitiva del progetto, come comunicato ieri dall’amministrazione comunale.

Un progetto che è un orgoglio per la giunta dopo tanto lavoro, così si è espresso il sindaco Lucio Greco, ma che soprattutto può rappresentare una possibilità straordinaria per rilanciare il tessuto sociale, economico e culturale della città. Specie in momenti di crisi così difficili e profondi come quelli attuali. Attendiamo. Ma conoscendo gli ingranaggi complessi e troppo spesso incomprensibili della macchina burocratica, ci auguriamo di non dover attendere troppo, troppo a lungo.

Due foto del progetto della nuova area del lungomare

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Con “Il mio tempo” e “Madre” Francesco Savatta protagonista a Firenze della mostra “Artour-o il Must”

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Due opere, realizzate con la tecnica della grafite morbida su carta mm 240×240, per declinare il proprio concetto di “armonia”. Con “Il mio tempo” e “Madre”, Francesco Savatta è uno dei 39 artisti che espongono alla prestigiosa rassegna internazionale “Artour-o il Must”, inaugurata questa settimana a Firenze.

Si tratta della 39º edizione dell’iniziativa. L’artista gelese partecipa nel grande palcoscenico fiorentino, in una delle culle della cultura a livello mondiale: «Un’emozione unica essere qui a vivere una manifestazione di questo spessore», ha detto Savatta.

La mostra, che vanta tra gli altri anche il patrocinio del Ministero della Cultura, sarà visitabile fino al prossimo 23 dicembre. La conferenza stampa di presentazione dell’evento si è svolta a Palazzo Vecchio.

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Il ristorante Sabìa: una scommessa vinta menzionata dal Gambero Rosso

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Un riconoscimento al talento, alla caparbietà, alla capacità imprenditoriale di scommettere su un progetto caratterizzato da una grande passione: quella per la cucina, intesa come esperienza, ricerca, bellezza. Il ristorante Sabìa ha ricevuto la menzione della prestigiosa guida del Gambero rosso, insieme ad altri sei locali della provincia di Caltanissetta.

“Lo chef Totò Catania – scrive il Gambero rosso -, presente nel mondo del catering, con Appeteating, da poco ha iniziato una collaborazione con la famiglia La Rosa, nella gestione del ristorante. La sua è una cucina mediterranea, originale e innovativa, di carne e di pesce, con alcune proposte vegetariane, caratterizzata dalla costante ricerca di equilibrio e armonia tra sapori di terra e di mare”.

Una nota di merito che rafforza la consapevolezza del progetto, una tappa importante che segna al tempo stesso un punto di arrivo e un punto di partenza. Testimoniando, ancora una volta, che anche in città possono esserci esperienze capaci di affermarsi nel panorama nazionale.

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Jack e Lillo “Amici a 4 zampe in corsia”

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Hanno portato sorrisi, allegria e qualche attimo di spensieratezza. Jack e Lillo sono stati i grandi protagonisti di “Teniamoci per la zampa, amici a 4 zampe in corsia”: loro, due esemplari di siberian husky e beagle, hanno donato dolcezza ai pazienti dei reparti di pediatria e oncologia e all’hospice dell’ospedale Vittorio Emanuele. Un’iniziativa ideata dall’associazione Adoces Sicilia Odv “Giuseppe Antonuccio” e condotta in sinergia con l’Asp di Caltanissetta e la direzione sanitaria del presidio ospedaliero locale.

Hanno partecipato e dato il loro contributo anche le associazioni Farc&C e “I bambini luce del mondo”. Uno dei momenti in cui l’ospedale è tornato a riappropriarsi della sua dimensione sociale, come luogo aperto alla città e alle iniziative di sensibilizzazione e cura della persona, a 360 gradi, e non semplicemente della patologia.

Restano tanti i problemi della sanità locale e soprattutto quelli relativi proprio al presidio ospedaliero. Jack e Lillo potrebbero anche rivelarsi non solo le mascotte perfette di una bella iniziativa, ma anche le mascotte perfette per ispirare una riflessione seria (sanitaria, politica, istituzionale) su quanto sia importante avere un ospedale che sappia rispondere a tutte le necessità del paziente. Un ospedale realmente a misura del cittadino.

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