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Oggi riunione del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico

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Di fronte alla recrudescenza di episodi criminosi occorsi negli ultimi giorni in quella realtà, l’impegno delle Istituzioni a tutela della dell’ordine e della sicurezza pubblica della comunità di Gela prosegue alacremente, sulla scorta di una complessa strategia di vigilanza, osservazione e controllo. Rimane elevata l’attenzione delle Istituzioni sulla realtà gelese: lo evidenzia in una nota il Prefetto di Caltanissetta Chiara Armenia che, dopo diversi episodi incendiari di origine dolosa registratisi nei giorni scorsi, infatti, ha indetto per oggi una nuova riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica al fine di rimodulare le strategie di intervento a tutela dell’ordine e della sicurezza.
Da mesi i rappresentanti delle Istituzioni lavorano senza sosta e in stretta sinergia con l’Autorità giudiziaria dedicando massima attenzione ai fatti criminosi che si verificano nel territorio. Diverse sono state le riunioni del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, tra cui una tenutasi a Gela presso il Palazzo del Municipio a luglio dello scorso anno e diverse in Prefettura, da ultimo lo scorso 6 aprile, ove alla presenza del Sindaco sono stati dedicati specifici focus alle variegate criticità che interessano la cittadina gelese. “Da diverso tempo, dunque, la Città di Gela continua ad essere alla particolare attenzione di questa Prefettura e delle Forze dell’Ordine – si legge nella nota – nell’obiettivo primario di garantire la tutela dell’odine e della sicurezza pubblica mediante l’attuazione di adeguati dispositivi di prevenzione a carattere generale e di controllo del territorio comunale, anche attraverso una più stretta cooperazione tra le Forze di Polizia territoriali e il supporto del personale della Polizia locale”

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Attualità

Acqua e rifiuti al centro dell’incontro tra il Sindaco Di Stefano e l’assessore Colianni

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Visita dell’Assessore regionale all’Energia e Servizi di pubblica utilità Francesco Colianni nella tarda mattinata di oggi a Palazzo di Città. Il rappresentante del governo Schifani ha incontrato il Sindaco Terenziano di Stefano dopo aver effettuato dei sopralluoghi alle dighe Disueri e Comunelli insieme agli assessori Filippo Franzone e Valeria Caci. “Voglio accelerare sulle progettazioni esecutive – ha detto l’assessore – che non dipendono dai progettisti ma dal rilascio dei pareri. Sul dissalatore di Gela siamo già in fase di realizzazione e presto ne saranno banditi altri due”.

 Il Sindaco ha chiesto forte attenzione anche alla vasche sature delle discariche. La società Impianti vorrebbe disporre di queste vasche per bonificarle e riutilizzarle. Colianni ha chiarito che tutti gli iter in corso non saranno bloccati ma la Regione punta su un piano regionale complessivo che chiuda  il ciclo dei rifiuti evitando di appesantire le discariche.

L’assessore disposto ad attivare tavoli tecnici tematici. “Sulla questione rifiuti e idrico occorre coinvolgere l’Assemblea regionale siciliana – ha detto – Serve un piano rifiuti regionale, più che puntare su nuove discariche puntiamo sui due termovalorizzatori. Entro tre anni e mezzo saranno disponibili ed entro cinque anni occorre pianificare una nuova metodologia anche sul settore energia”.

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A Gela,Niscemi,Riesi e Mazzarino al via il progetto “EsserCi” per minori con fragilità emotiva e psicologica

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Sarà presentato lunedi nella sede dell’Arco gelese in via Maurizio Ascoli 30 “EsserCi”, u progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Si svolgerà nell’area a sud della provincia di Caltanissetta,  in un territorio fortemente in crisi dal punto di vista economico e sociale, dove negli ultimi anni si riscontra un notevole incremento dei casi di accesso ai servizi di salute mentale da parte di minori che spesso vivono in solitudine e in silenzio, per stare concretamente al fianco dei minori più fragili sostenendoli concretamente  attraverso azioni che puntano a sostenerli nell’età evolutiva dal punto di vista psicosociale ed educativo.

Un progetto che punta a strutturare una rete di presidi, luoghi fisici già esistenti che svolgono già attività aggregative, dislocati nei diversi Comuni, facilmente accessibili e aperti all’intera comunità, dove attivare nuovi servizi di ascolto e accompagnamento per quei minori che presentano condizioni di fragilità emotiva e/o psicologica, e realizzare laboratori esperenziali e creativi che favoriscano il protagonismo giovanile.

Alla conferenza stampa, che illustrerà le varie fasi del progetto e il ruolo dei singoli attori, saranno presenti: Luciana Carfì, presidente del circolo Arci “Le Nuvole” , capofila del progetto; i sindaci di Gela, Terenziano Di Stefano, di Niscemi, Massimiliano Conti; di Mazzarino, Domenico Faraci; di Riesi, Salvatore Emiliano Sardella; i partner del progetto.

Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

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Una necropoli greca all’orto Pasqualello: affiorano sei tombe e corredi funerari

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Sei sepolture appartenenti a una necropoli arcaica risalente al periodo tra V e VI secolo a.C sono emerse durante i lavori di riqualificazione dell’Orto Pasqualello a Gela, condotti dal Comune con fondi Pnrr. Il ritrovamento è avvenuto nell’ambito delle attività di archeologia preventiva svolte dalla Soprintendenza ai beni culturali di Caltanissetta.

«L’intervento proseguirà nel rispetto del progetto di riqualificazione, tutelando e valorizzando i reperti emersi grazie alla collaborazione con il Comune di Gela», dicono l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, e la soprintendente, Daniela Vullo.

Tra i ritrovamenti più significativi, accanto alla tomba di un infante, è stata rinvenuta una sepoltura contenente un “kalypter egemon”, elemento architettonico decorativo riutilizzato, probabilmente proveniente da un tempio della zona. Il sepolcreto, al momento, comprende sei tombe: due appartenenti ad adulti, due a bambini, mentre sulle altre due occorre eseguire ulteriori indagini. Nella tomba 1 sono stati trovati due “lekythoi” (vasetti) databili tra il 500 e il 475 a.C. Gli archeologi ipotizzano che un evento naturale, forse una colata di argilla, abbia sigillato parte dell’area già in epoca antica. Infatti, nella tomba 1 il corpo era stato rimosso poco dopo la sepoltura, lasciando solo il corredo funebre. Si pensa che possa trattarsi di un nucleo familiare, ma saranno necessari ulteriori scavi per confermarlo. Nei pressi delle tombe è emersa anche una roccia tenera tagliata, al cui interno sono stati trovati frammenti di un cratere e di anfore.

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