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Flash news

Omaggio ad Alex Baroni: al Blue note di Milano anche l’esibizione di Flavia Messinese

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Sul palco del Blue Note di Milano per ricordare un grande della musica italiana, Alex Baroni, a vent’anni dalla prematura scomparsa. La talentuosa musicista gelese Flavia Messinese si è esibita in uno degli scenari più importanti a livello internazionale per la vetrina jazz, in un evento che ha voluto celebrare la storia artistica di una delle voci più belle del panorama musicale italiano contemporaneo.

Flavia Messinese, giovane chitarrista con alle spalle già tanti eventi e un curriculum importante, ha accompagnato le esibizioni di Andrea Settembre e Carlotta. Un ritorno alle esibizioni live dopo due anni di sosta, causati dallo stop agli eventi dal vivo imposto dalla pandemia: «Tornare ad esibirsi in un luogo come il Blue note è stato incredibile – ha commentato la musicista –, mi sono goduta questa esperienza in una serata davvero indimenticabile».

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Attualità

Pef rifiuti e tariffe:chi li ha visti?

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L’amministrazione comunale è in forte ritardo, anche, nella predisposizione del Piano Economico e Finanziario (PEF) e delle tariffe TARI 2025. Lo dicono i dirigenti provinciali di FI Nadia Gnoffo e Guido Cirignotta. Questa la loro posizione:


Il PEF è un documento fondamentale per la gestione finanziaria del servizio di igiene ambientale, in quanto definisce le tariffe e le aliquote per la gestione dei rifiuti.
È responsabilità dell’Amministrazione Comunale predisporre il PEF e garantirne l’approvazione entro i termini stabiliti dalla normativa vigente, attualmente fissati al 30 giugno 2025.Il Piano Economico Finanziario (PEF) per la gestione dei rifiuti richiederebbe una revisione approfondita e una discussione costruttiva. Tutto questo sarebbe stato possibile se solo il sindaco e l’amministrazione lo avessero predisposto è messo a disposizione tempestivamente. Invece ad oggi niente. È di tutta evidenza come l’amministrazione stia sottovalutando uno strumento fondamentale per calcolare il costo del servizio rifiuti e definire la TARI, e che potrebbe essere soggetto a numerosi fattori che possono influire sulla sua accuratezza e sulla sua capacità di garantire un servizio efficiente e sostenibile oltre che
per valutare la possibilità di ottimizzare i processi di gestione dei rifiuti e di migliorare la qualità del servizio.
Ecco perché dovrebbe coinvolgere tutti gli attori interessati, dai Comuni ai gestori dei servizi, dal Consiglio Comunale ai partiti ed ai movimenti politici, dalle associazioni dei consumatori alle realtà ambientali. Questo permetterebbe di garantire una maggiore trasparenza e di adottare soluzioni che siano condivise e sostenibili.
Il PEF richiede una gestione complessa dei dati e dei costi e richiede un’attenzione costante e un’analisi critica, che porti alla sua continua revisione e all’adozione di soluzioni che siano efficaci, efficienti e sostenibili. La partecipazione attiva di tutti gli attori interessati è essenziale per garantire che il PEF sia uno strumento efficace per la gestione dei rifiuti e per il raggiungimento degli obiettivi ambientali.
Per fare tutto questo, come detto, sarebbe necessaria la predisposizione del PEF in tempo utile, per essere studiato, analizzato, anche al fine di avanzare possibile proposte modificative/migliorative relative al servizio di gestione dei rifiuti.
Forza Italia auspica che le Proposte di Deliberazioni afferenti al PEF ed alle Tariffe TARI 2025 siano messe al più presto a disposizione della città, al fine di aprire un dibattito pubblico sul servizio di gestione dei rifiuti, che ancora oggi presenta diverse criticità.
Non vogliamo pensare che quella di portare il PEF allo scadere del termine per la sua approvazione sia solo una mera strategia dell’amministrazione al solo fine di evitare quell’approfondimento che merita un atto che interessa la gestione di un servizio pubblico locale.
Ci dispiace constatare che ancora un volta quest’amministrazione dimostri di non avere alcuna visione politica sui temi più importanti per la nostra città, mettendo in atto un’azione amministrativa caratterizzata da superficialità e approssimazione.

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Flash news

Aumentano i morti sul lavoro in Sicilia: la posizione della Uil

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“La Sicilia tra le regioni italiane è seconda soltanto al Veneto, stando al Rapporto Inail, per aumento di incidenti mortali sul lavoro. Sono stati 22 nel primo quadrimestre di quest’anno, mentre erano stati 13 nello stesso periodo del 2024. Una escalation inquietante, nell’inerzia della politica alla quale continuiamo inutilmente a chiedere più ispettori e più controlli, prevenzione seria e formazione vera, oltre all’introduzione del reato di omicidio sul lavoro nel Codice penale”.
Lo afferma la segretaria generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti, commentando i dati della relazione periodica Inail.

L’esponente sindacale aggiunge: “Di fronte a numeri che fanno paura, servirebbero risposte concrete che non arrivano. A far scattare non soltanto reazioni di facciata, ma soprattutto interventi e misure efficaci dovrebbero essere anche i 6967 casi di infortuni registrati nella nostra regione, poco meno del periodo gennaio-aprile 2024 quando erano stati 7028”.


“La nostra campagna della vita – conclude Luisella Lionti – si chiama #Zeromortisullavoro e l’ha lanciata la Uil con il suo leader nazionale PierPaolo Bombardieri per rivendicare, nel nome delle vittime di questa strage quotidiana e delle loro famiglie, investimenti sulla sicurezza. E sottolineiamo: investimenti! Non ne possiamo più di vedere lacrime di coccodrillo e sentire frasi di circostanza a ogni tragedia che si verifica nelle fabbriche, nei campi, nei cantieri. Tragedie che avvengono sempre più spesso, come testimonia non solo il dato siciliano ma anche quello nazionale con 286 denunce di infortunio con esito mortale registrate nei primi quattro mesi del 2025. Ben 21 in più rispetto al 2024”.

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Attualità

“Baluardi a difesa della legalità”: il comandante provinciale e il suo grazie a tutti i carabinieri

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In occasione del 211′ annuale della fondazione dei Carabinieri, il comandante provinciale di Caltanissetta, colonnello Alessandro Mucci, nel suo intervento, ha voluto rivolgere un affettuoso abbraccio ai familiari delle vittime del dovere e di tutti i militari dell’Arma caduti in servizio, agli orfani e alle vedove dell’Opera Nazionale di Assistenza dell’Arma dei Carabinieri.”L’Arma – ha detto – non vi farà mai mancare il calore della propria presenza e della concreta vicinanza.E voglio ricordare, con devoto ossequio, i nomi di tutti i Carabinieri caduti di questa Provincia: Sebastiano D’Immè, Michele Fiore, Roberto Ticli, Giovanni Salvo, Emanuele Messineo, Giuseppe Plado Mosca, Vincenzo Caruso, Pietro Purpi, i militari deceduti nelle campagne tra Gela e Mazzarino in Contrada Rigiulfo Vincenzo Amenduni, Vittorio Levico, Emanuele Greco, Pietro Loria, Mario Boscone, Mario Spampinato, Fiorentino Bonfiglio, Giovanni La Brocca; i Carabinieri uccisi nella strage di Passo di Piazza Donato Vecce, Antonio Di Vetta e Michele Ambrosiano, e quelli caduti in contrada Apa di Niscemi Michele De Miceli, Mario Paoletti e Rosario Pagano: il vostro esempio dev’essere per tutti noi costante e immutabile modello di riferimento”.

Il colonnello Mucci ha ringraziato i rappresentanti delle associazioni di categoria, gli esponenti del mondo imprenditoriale, commerciale, il personale scolastico, con “cui sviluppiamo i progetti in tema di legalità di concerto con il Ministero dell’Istruzione, gli organi di informazione per la costante attenzione riservata alla comunicazione istituzionale dell’Arma, e tutti gli amici presenti alla ricorrenza e i nostri familiari, che sostengono il nostro quotidiano impegno e molto spesso alleviano le nostre tensioni, condividendo le nostre scelte anche quando comportano sacrificio. A tutti voi il mio personale grazie!”

“Celebriamo 211 anni di storia in cui l’Arma dei Carabinieri, fortemente radicata nella sua militarità, ha saputo nel tempo restare fedele alla sua identità etica, attraverso l’operato quotidiano di ciascun Carabiniere, che con determinazione, coraggio, umiltà, ha contribuito al perseguimento del bene primario comune, la tutela della collettività.Collettività di cui l’Arma rappresenta espressione ma anche vero e proprio patrimonio, con il proprio diuturno impegno per intercettarne disagi e bisogni, per garantire la sicurezza e il rispetto della dignità di tutte le persone, per attuare concretamente le finalità che la nostra Istituzione è chiamata ad assicurare in ogni angolo del territorio nazionale grazie alla capillarità delle Stazioni Carabinieri, che spesso rappresentano – insieme ai Sindaci, altrettanto importanti punti di riferimento – l’unico presidio dello Stato, veri e propri baluardi a difesa della legalità.Attraverso la loro spesso silenziosa ma sempre operosa presenza, le nostre Stazioni Carabinieri hanno contribuito a costruire, e continuano a garantire, anche in questa Provincia quel necessario riferimento per tutti i cittadini, riuscendo a coniugare contestualmente efficienza operativa e sensibilità umana, rispetto della legalità e sicurezza sociale. L’Arma è presente, con propri presìdi, in 21 dei 22 Comuni della provincia, e ogni giorno di “vita operativa” restituisce storie di rassicurazione sociale, di piccoli gesti di vicinanza, di presenza sempre competente, generosa e silente grazie a quell’attitudine all’ascolto e al dialogo con la gente, che da sempre caratterizzano la “cultura della sicurezza” del Carabiniere.Una struttura capillare che, come detto, è espressione e parte integrante del territorio in cui vive e opera, affiancata dai comparti di specialità nel settore ambientale, salute, lavoro e culturale, i cui contributi, mai come oggi, appaiono indispensabili per far fronte a una minaccia sempre più evoluta: in un tempo di profonde trasformazioni e di rapidi cambiamenti, che trascendono i confini nazionali, le sfide che affrontiamo sono complesse e molteplici.Pensiamo al cruciale tema della salvaguardia ambientale, ma anche alle continue innovazioni tecnologiche che ridefiniscono i parametri della sicurezza mondiale, fra tutte le proiezioni operative nello spazio cyber, a cui anche l’Arma di Caltanissetta si è recentemente orientata, e lo sviluppo di tecnologie quali l’Intelligenza Artificiale”.

Passando al consueto momento del bilancio, come per ogni Festa dell’Arma, il colonnello Mucci ha aggiunto di non volersi soffermare troppo su numeri e statistiche, “che da soli non sempre restituiscono la reale portata dell’impegno profuso in ogni singola attività sul territorio.Diffusa capillarmente, con un Reparto Territoriale, due Compagnie, una Tenenza e 20 Stazioni, e supportata dall’operato dei comparti di specialità, l’Arma di Caltanissetta assicura, coerentemente agli indirizzi strategici, tutte le attività, preventive e repressive, a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica per garantire l’ordinata convivenza civile.15.618 servizi esterni di prevenzione e di controllo del territorio messi in campo nell’ultimo anno, 40.407 veicoli controllati , 61.313 persone identificate , 206 arrestate e 1.306 denunciate a piede libero. Questi sono i numeri che rendono la misura di una costante presenza sul territorio, che ha visto i Carabinieri di Caltanissetta procedere per il 53% dei reati consumati, in città ed in provincia, nell’ultimo anno.A ciò si aggiungano i servizi interforze “ad alto impatto”, disposti dal Prefetto in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e svolti in stretta sinergia con le altre Forze di Polizia, e il consistente contributo fornito ai servizi di Ordine Pubblico.Significativi risultati sono stati conseguiti nel contrasto alla criminalità organizzata di tipo mafioso, nell’ambito di attività di indagine condotte sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta: al Procuratore della Repubblica dr. Salvatore De Luca, ai Sostituti Procuratori, il mio personale ringraziamento per la concreta, proficua, efficace collaborazione con le articolazioni investigative di questo Comando, in primis il Reparto Operativo, struttura di punta del Provinciale che in linea con il processo di adeguamento tecnologico voluto dal Comando Generale dell’Arma è dotata delle più moderne tecnologie.Sotto la direzione dell’Autorità Giudiziaria di Caltanissetta nell’ultimo anno sono state eseguite operazioni di servizio in settori strategici del contrasto alla criminalità organizzata e comune: solo titolo esemplificativo, ricordo l’operazione “White Coffee” del Nucleo Investigativo del settembre 2024, nel cui ambito è stata data esecuzione a misura cautelare a carico di 14 soggetti per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti; ma anche l’attività d’indagine condotta dalla Sezione Operativa della Compagnia di Caltanissetta che ha consentito di eseguire, nel dicembre scorso, una misura cautelare a carico di 9 soggetti per le ipotesi di maltrattamenti, abbandono di incapace, esercizio abusivo di professione sanitaria, a esito di indagine sulla presunta mala gestio di una casa di riposo.E ancora le tante attività di servizio, con cadenza pressoché quotidiana, finalizzate alla repressione di condotte antigiuridiche e antisociali indispensabili per offrire un’efficace risposta alla costante domanda di sicurezza da parte della società civile, ma anche i tanti interventi di soccorso, o di semplice vicinanza ai cittadini, concretamente rappresentativi di quell’idea di prossimità – insita nei valori e nelle tradizioni dell’Arma – che ci consente spesso di intercettare situazioni di disagio personale e familiare, e talvolta di scongiurare tragedie: è il caso della donna di Milena fatta desistere da intenzioni autolesionistiche, il 14 febbraio scorso, da parte del personale della Compagnia di Mussomeli, con il prezioso supporto del negoziatore in forza a questo Comando.Altrettanto sincera e accorata l’espressione della mia gratitudine al Procuratore della Repubblica di Gela dr. Salvatore Vella, impossibilitato a presenziare e qui rappresentato dal dr. Lo Valvo, e a tutto quell’ufficio di Procura, per la condivisione delle strategie investigative e la sinergia operativa che ha consentito di conseguire significativi risultati anche nel contrasto della criminalità diffusa e comune: richiamo in questa sede l’esecuzione di misure cautelare nei confronti dei presunti responsabili di danneggiamenti mediante esplosione di colpi d’arma da fuoco, di numerosi incendi di autovetture, di reati predatori e in materia di stupefacenti, indici di un’insicurezza sociale su cui il Prefetto ha rivolto costantemente la propria attenzione.Voglio ancora ricordare l’importante attività di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, nel cui ambito l’Arma opera a livello centrale con una “Rete nazionale di monitoraggio”, strutturata su Ufficiali di Polizia Giudiziaria, appositamente addestrati presso l’Istituto di Tecniche Investigative di Velletri, con l’obiettivo di sostenere le vittime nel loro percorso di denuncia e supportare i Reparti sul territorio nello sviluppo delle indagini, anche attraverso il raccordo con la Sezione Atti Persecutori del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche.Anche su questo tema voglio evidenziare il ruolo fondamentale svolto dalle Stazioni Carabinieri, primo sportello di ascolto per le vittime, ma anche la preziosa collaborazione già da tempo avviata con Soroptimist Italia nell’ambito del progetto denominato “Una stanza tutta per sé” (dal nome del saggio di Virginia Woolf sul tema delle ingiustizie sociali e sulla mancanza di libertà d’espressione dalle donne a inizio del Novecento), che ha consentito di allestire nelle caserme dell’Arma in questa provincia ben 5 stanze dedicate all’ascolto delle vittime di violenza domestica e di genere (presso la Stazioni di Caltanissetta, Gela, Niscemi, Mazzarino e la Tenenza di San Cataldo, più una di prossima inaugurazione presso la Stazione di Riesi).Numerose sono state le iniziative messe in campo in tema di truffe agli anziani: da ultimo, tra le “buone pratiche” individuate per accrescere l’incidenza dei servizi di prossimità alla popolazione anziana e per sensibilizzarla sul delicato tema, è stata avviata una capillare campagna di informazione, finalizzata ad accrescere i livelli di prevenzione e la funzione di “rassicurazione sociale” in favore degli anziani, coinvolgendo anche Federfarma Caltanissetta e l’Ordine Provinciale dei Farmacisti in una collaborazione che prevede la distribuzione di un opuscolo informativo sulla specifica tematica, consegnato in ciascuna delle 85 farmacie delle provincia in occasione dell’acquisto di farmaci .E ancora, le attività volte alla diffusione della “Cultura della Legalità”, soprattutto tra i più giovani, attraverso numerosi incontri con gli studenti delle scuole della provincia di ogni ordine e grado, durante i quali i Carabinieri sono saliti in cattedra per fornire consigli su tematiche d’attualità connesse alla sicurezza, nonché illustrare i peculiari aspetti della nostra organizzazione”.Il comandante provinciale ha concluso il suo intervento, rivolgendosi a tutti i Carabinieri del Comando Provinciale: a voi esprimo un sincero apprezzamento per l’impegno quotidianamente profuso.Grazie a Voi, donne e uomini dell’Arma di questa Provincia, per il vostro spirito di servizio, per la competenza e il rigore morale, grazie per ciò che fate ogni giorno anche e soprattutto quando non leggerete del vostro operato su un articolo di stampa e quando la vostra straordinarietà sembrerà per tutti “normale”, quando il sacrificio che spesso il nostro servizio comporta peserà silenziosamente su di voi e anche sulle vostre famiglie; sento il dovere, quale vostro Comandante, di ringraziarvi per tutto questo, con la personale consapevolezza che la nostra più autentica gratificazione si trovi proprio nell’affetto e nella riconoscenza che le comunità in cui viviamo non lesinano mai di riconoscerci. Questa cerimonia militare, sobria ma straordinariamente sentita, ne è segno tangibile!A tutti i presenti rassegno il personale impegno, e di tutta l’Arma della Provincia, nel proseguire lungo il percorso tracciato da chi ci ha preceduto, dai nostri Caduti, nel segno della fedeltà al Giuramento prestato che in concreto si traduce in quei valori di dedizione e senso di responsabilità in cui ciascuno di noi intimamente crede, e continuerà a credere.Viva l’Italia.Viva l’Arma dei Carabinieri”

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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