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Orlando (Pd) non accetta gli attacchi al partito

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In occasione della Santa Pasqua, momento di preghiera, e di augurio di pace, salute, prosperità e di ogni bene spiace dover rispondere alle esternazioni del Consigliere Totò Sammito, presidente protempore del consiglio che invece di essere imparziale e di “volare alto” tira fuori appena può, spesso e volentieri, e non avendo altro a cui attaccarsi, il ritornello del PD “partito inaffidabile” : chi parla è il capogruppo del Pd Gaetano Orlando che non accetta le esternazioni anti Pd del presidente del consiglio”

” Sammito – dice il dott.Orlanfo- fa finta di dimenticare che quando il PD è uscito fuori dalla giunta Greco (causa mancati accordi programmatici chiari) lo ha fatto in un momento in cui l’alleanza che aveva portato Greco a Sindaco della città era così forte da potere fare a meno dei voti dei consiglieri del PD (permettendosi di trascurare le nostre idee e progetti). Oggi che la giunta Greco non è più compatta come prima Sammito (da poco “traghettato” ufficialmente in FI) preoccupato dell’apporto costruttivo sui temi del rilancio industriale ed agricolo che il PD può portare a Gela da Roma mugugna, rimugina e preme perché FI possa contare di più, fa finta di ignorare le assenze a scacchiera dei suoi consiglieri (nei momenti di bisogno deliberativi) e cerca di tirare dentro FI pur sapendo che il sindaco Greco, eletto da una coalizione, alla stessa deve rispondere e con essa si deve confrontate la propria per ben governare anche col supporto degli onorevoli siciliani e romani del PD e del M5s. Il consigliere Luigi Di Dio, ex FI oggi indipendente da un partito nel quale non si trovava più…. ci riconosce, volando alto, che su temi seri dove la priorità è l’interesse nei riguardi dello sviluppo della città il PD c’è sempre stato (così come lui stesso fa) votandone tutti gli atti amministrativi ritenuti utili. A Sammito che questi fatti fa finta di ignorarli attaccando il PD gli diciamo di stare tranquillo perchè non sarà di certo lui a condizionarci nelle azioni costruttive ed utili che al bisogno stiamo ponendo in essere pur dall’opposizione. In quanto al suo ruolo di uomo da poco passato ufficialmente al supporto dell’onorevole Mancuso come suo candidato all’Ars per le regionali lo invitiamo a pressare perché, come uomo di maggioranza alla regione, risolva alcuni dei problemi atavici ed in standby da quasi 5 anni che caratterizzano il ns territorio come il porto rifugio, le dighe Disueri, Cimia e Comunelli (senza palliativi ma con azioni serie), la discarica di Timpazzo, l’assunzione del personale all’ospedale di Gela promesso (ma “dormiente”) ecc ecc ecc sopratutto perché ci faccia ridare tutti i milioni di euro che il governo Musumeci ha tolto deliberatamente in questi 4,5 anni al ns territorio”

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Cronaca

Incidente sulla Ss 115, ci sono due feriti

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Traffico momentaneamente bloccato sulla strada statale 115 Gela-Licata nei pressi della città agrigentina, a causa di un incidente che ha coinvolto un tir ed un autocarro. Ci sono due feriti. Sul posto sono presenti le squadre Anas e le forze dell’ordine per la gestione del traffico in piena sicurezza e per consentire il ripristino della regolare viabilità nel più breve tempo possibile.

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Attualità

Comune di Butera mette all’asta borgo Guttadauro

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Butera – C’è tempo fino al 26 aprile per presentare l’offerta al Comune per acquistare il borgo fantasma.

L’amministrazione municipale, guidata dal sindaco Giovanni Zuccalà,ha messo all’asta con un prezzo di base di 716 mila euro il borgo Guttadauro dedicato ad un capitano fascista gelese.

Il borgo fu costruito nel 1940 ( con la piazza centrale, la chiesa, la scuola,la caserma dei carabinieri e varie strutture) ma è stato subito abbandonato e tutto è un rudere.

Il Comune di Butera ne ha avuto la proprietà nel 1970 ma non ci sono fondi per un intervento massiccio. La decisione presa è di vendere.

 

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Cronaca

Furto cavi di rame, Polizia blocca terzetto di pregiudicati catanesi

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La Polizia Ferroviaria di Catania ha arrestato tre uomini originari della provincia etnea, di età compresa tra i 30 ed i 60 anni circa, presunti autori di furto di rame aggravato in concorso ai danni delle imprese ferroviarie a ridosso della provincia di Enna. Gli agenti, assieme ai colleghi di Caltanissetta, indagavano da tempo su una serie di furti di cavi di rame ed altro materiale ferroso in uso alle ferrovie, avvenuti sulla tratta Libertina -Sparagogna della linea ferroviaria Fiumetorto – Bicocca, attualmente non in esercizio perché oggetto di lavori per il raddoppio dei binari. Per contrastare i numerosi episodi criminosi, che si sono tradotti in decine di chilometri di rame sottratti e un danno economico di circa 165mila euro per Rfi, il team di investigatori della Polizia di Stato di Catania e Caltanissetta ha svolto una complessa attività di indagine supportata anche dalle immagini riprese dalle fototrappole installate da Fs Security. Proprio una delle telecamere di videosorveglianza ha lanciato, durante la notte scorsa, un “alert” quando nell’area telecontrollata sono stati percepiti dei movimenti. L’allarme, arrivato a personale della Polfer di Caltanissetta, è stato immediatamente condiviso con i colleghi di Catania che sono intervenuti lungo la linea ferroviaria nei pressi della stazione di Libertina sorprendendo tre persone che sfilavano cavi dalla linea ferroviaria per poi caricarli su di un furgone. Non potendo operare in sicurezza, in quanto l’oscurità celava possibili complici e vie di fuga, i poliziotti, appostati, hanno deciso di intervenire quando il furgone ha lasciato il sito, bloccandolo sulla Ss 192. All’interno del veicolo, oltre ai circa 750 chili di rame sottratto dai binari, poi riconsegnato a Rfi, sono stati trovati una serie di attrezzi utilizzati per tranciare i cavi e indumenti da lavoro simili a quelli utilizzati dai tecnici delle ferrovie. I tre soggetti a bordo, pluripregiudicati già noti alle forze dell’ordine e con precedenti specifici, sono stati quindi arrestati e, al termine degli accertamenti di rito, associati presso la casa circondariale di Enna, in attesa del giudizio per direttissima. Il conducente del veicolo dovrà rispondere dinanzi al giudice, oltre che del furto, anche dei reati di guida senza patente ed inosservanza di provvedimenti dell’autorità, per non aver rispettato il foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Enna qualche mese addietro proprio su segnalazione della Polizia Ferroviaria di Caltanissetta. Dalle risultanze investigative portate avanti da diversi mesi, i tre uomini sono risultati essere gli stessi su cui da tempo gli inquirenti avevano posto l’attenzione essendo gravemente sospettati, ponendo fine al fenomeno dei furti di rame che avevano interessato quell’area. L’attività predatoria dell’oro rosso è costantemente al vaglio della Polizia Ferroviaria atteso che, oltre agli ingenti danni economici alle imprese ferroviarie, quando avviene su linee in esercizio, è causa di gravi disagi all’utenza con ritardi e soppressioni di convogli, pregiudicando in alcuni casi anche la sicurezza della circolazione stessa.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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