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Sindacale

Orsa: adesso c’e’ anche il reggente provinciale Umberto Di Dio

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Il sindacato Orsa ( Organizzazione sindacale autonoma) igiene ambientale acquisisce nuove figure, comincia a strutturarsi in provincia di Caltanissetta. Dopo il segretario nazionale Orazio Caiola, adesso c’ è anche il reggente provinciale Umberto Di Dio di Niscemi.

Padre di quattro figli, Umberto Di Dio ha già avuto esperienze sindacali. ” Ci siamo già attivati – dicono Caiola e Di Dio – per risolvere le problematiche inerenti ai problemi più immediati come quella del bando della impianti che non abbiamo notizie ufficiali o parimenti del bacino dei lavoratori ex Tekra che vorrebbe struttura la impianti , e quindi abbiamo chiesto subito un incontro per capire i termini e le prospettive della questione e dare speranza a tutte quelle persone che hanno partecipato o che hanno lavorato e non hanno avuto più notizie”.

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Rapporto Uil:”Per gli anziani in Sicilia si fa meno nel resto d’Italia”

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Stando ai più recenti dati Istat, elaborati in uno studio dalla Uil Pensionati su iniziativa del segretario generale Carmelo Barbagallo, i Comuni siciliani hanno destinato alle politiche sociali (disabilità, anziani, soggetti a rischio di esclusione, famiglie, diritto alla casa, rete dei servizi) il 14.7 per cento sul totale delle spese nei bilanci consuntivi 2023 (144 euro pro-capite). La media italiana si attesta, invece, al 17 per cento (178 euro).

“Di questa indagine conoscitiva – commenta Claudio Barone, segretario regionale della UilP – colpisce, fra l’altro, che in Sicilia il valore pro-capite degli interventi per la Terza Età si fermi a 6 euro, ben undici al di sotto della media nazionale. In un curioso derby delle Isole, poi, la Sardegna vincerebbe 4 a 0 perché la spesa pro-capite è stata di ben 24 euro”.

L’esponente sindacale aggiunge: “Così non va! Qualcuno fa finta di non accorgersi delle sfide sollevate dall’innalzamento dell’età della popolazione e nega mezzi adeguati agli enti locali, che sull’invecchiamento attivo come anche sulla non autosufficienza dovrebbero poter investire di più. E sottolineiamo la parola “investire”, perché questi non sono certi soldi buttati al vento ma risorse utili a migliorare la qualità di vita delle persone, ad accrescere quindi il benessere collettivo”.


Barone afferma ancora: “Il Rapporto rivela pure quanto sia ampio il divario tra il Mezzogiorno e il resto d’Italia in fatto di livelli essenziali delle prestazioni sociali, che l’Autonomia differenziata rischia di aggravare. Si passa dai 188 euro pro-capite del Centro Italia per spesa complessiva, anziani compresi, ai 158 del Sud. Dai 23 euro pro-capite per interventi in favore della Terza Età al Nord agli appena 8 del Mezzogiorno. Hanno ragione gli autori dello studio, fortemente voluto dal nostro leader nazionale Carmelo Barbagallo, quando scrivono che non possiamo più permetterci disuguaglianze tra chi vive in alcune zone rispetto ad altre, creando cittadini di serie A e altri di serie B o addirittura C a seconda della residenza geografica. Si cominci dalla Sicilia, ripensando finalmente il nostro welfare sia a livello nazionale che di prossimità con stanziamenti di risorse adeguate ai bisogni delle persone”.
Nell’indagine conoscitiva UilPensionati, infine, si ricordano quali interventi per gli interventi siano compresi nella specifica voce di bilancio. Si va dalle indennità di cura alle spese per interventi contro i rischi collegati alla vecchiaia, dall’aiuto domestico alle attività culturali, di svago, di viaggio o di vita collettiva, dagli interventi per favorire mobilità, integrazione sociale e svolgimento delle funzioni primarie degli anziani ai costi di ricovero.

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Sindacale

Imprese: Cna Sicilia, la burocrazia costa 3,4 miliardi l’anno

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Agrigento – Presentato oggi ad Agrigento il VI Osservatorio Cna con 100 proposte per semplificare  Agrigento, 16 maggio 2025 – La burocrazia costa alle imprese siciliane 3,4 miliardi di euro all’anno, pari a 312 ore di lavoro e 9.800 euro a testa spesi per adempiere agli obblighi amministrativi.

Un peso insostenibile che a livello nazionale raggiunge i 43 miliardi, sottraendo risorse preziose agli investimenti e alla competitività.  È quanto emerge dal “VI Osservatorio Burocrazia. Cento semplificazioni per liberare le energie delle piccole imprese” presentato oggi al Palacongressi Villaggio Mosè di Agrigento dalla CNA Sicilia. L’evento ha messo in luce i dati e le criticità della “malaburocrazia”, ma anche le soluzioni concrete per ridurre questo fardello.  

Marco Capozi, Responsabile del Dipartimento Relazioni Istituzionali e Affari Legislativi di CNA Nazionale, ha illustrato i casi più emblematici di inefficienza e le 100 proposte dell’Osservatorio per snellire gli adempimenti, ridurre i costi e restituire slancio alle imprese.  Al convegno hanno partecipato Giuseppe La Greca, Magistrato del Consiglio di Stato, e Giusi Savarino, Assessore al Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, portando il punto di vista istituzionale sul tema.

I lavori sono aperti dai saluti di dell’Assessore del Comune di Agrigento Marco Vullo, del Vice Prefetto Vicario Elisa Vaccaro e del Presidente Territoriale CNA Agrigento Francesco Di Natale, e sono stati coordinati da Francesco Cuccia, Funzionario Regionale di CNA Sicilia.  Piero Giglione, Segretario Regionale di CNA Sicilia, ha chiuso i lavori con una riflessione netta: “I 3,4 miliardi di euro e le migliaia di ore sprecate ogni anno in adempimenti burocratici sono risorse che le nostre imprese potrebbero e dovrebbero destinare a innovazione, crescita e occupazione.

La burocrazia non è solo un costo, ma un freno allo sviluppo della Sicilia. Chiediamo alle istituzioni di agire subito, perché semplificare non è un’opzione, è una necessità”.  CNA Sicilia continuerà a lavorare per trasformare queste proposte in azioni concrete, sostenendo le piccole e medie imprese nella battaglia contro gli ostacoli amministrativi.

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Sindacale

Libero Consorzio di Caltanissetta. Cisl:“Subito al lavoro sulle progressioni economiche e verticali”

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Caltanissetta- La Cisl Funzione Pubblica di Caltanissetta attraverso il coordinatore provinciale enti locali Gianfranco Di Maria e il segretario generale Salvatore Parello rivolge i propri auguri di buon lavoro al nuovo presidente del Libero consorzio comunale, il sindaco Walter Tesauro, e dei dieci consiglieri provinciali eletti.

“Si tratta – dicono – di un passaggio significativo che segna, finalmente, la conclusione di una lunga fase commissariale e l’inizio di una nuova stagione di responsabilità amministrativa, partecipazione democratica e rinnovata progettualità. Come organizzazione sindacale, ribadiamo con chiarezza il principio che sindacato e politica hanno ruoli distinti ma complementari: il nostro compito è quello di tutelare con competenza, responsabilità e spirito costruttivo le condizioni lavorative e professionali del personale. Alla rappresentanza politica spetta, invece, il compito di governare l’Ente secondo mandato elettorale. Entrambi possono – e devono – concorrere, ciascuno per le proprie competenze, a obiettivi comuni, quali l’efficienza amministrativa, la valorizzazione del capitale umano e il miglioramento dei servizi alla collettività”.

Il sindacato pone alcuni obiettivi da raggiungere nell’immediato da parte della nuova governance, ripartendo ad esempio con la contrattazione decentrata integrativa, “che rappresenta lo strumento cardine per rilanciare l’azione amministrativa, motivare il personale e riconoscere concretamente l’impegno quotidiano dei Lavoratori”.

Per questo viene chiesta formalmente  la convocazione urgente della Delegazione Trattante; la programmazione delle progressioni economiche all’interno delle aree e le progressioni verticali in deroga;  l’attuazione piena e tempestiva del Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale 2025–2027, con nuove assunzioni; la revisione dell’assetto organizzativo e il miglioramento delle condizioni di benessere lavorativo e organizzativo.

“Il rilancio del Libero Consorzio Comunale passa anche – e soprattutto – dalla piena valorizzazione delle donne e degli uomini che ogni giorno ne garantiscono il funzionamento, spesso in condizioni di oggettiva difficoltà – concludono Di Maria e Parello -. Su questo terreno, la Cisl Fp conferma il proprio impegno a mantenere un presidio sindacale attivo, leale e propositivo, nel pieno rispetto dei ruoli istituzionali. Siamo convinti che solo attraverso un confronto continuo, trasparente e rispettoso si possano costruire soluzioni efficaci, condivise e durature nell’interesse dell’Ente e della comunità amministra

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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