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Cronaca

Parte il servizio Asacom per l’autonomia comunicativa degli alunni

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L’assessore ai servizi sociali e all’istruzione, Nadia Gnoffo, annuncia l’avvio, a partire da oggi, del servizio Asacom destinato alle esigenze degli studenti, al fianco dei quali il Comune assicurerà questa figura professionale fondamentale.
Il servizio Asacom, infatti, è finalizzato all’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni dai 3 ai 14 anni segnalati ai comuni del distretto socio-sanitario, dai dirigenti scolastici e riconosciuti dall’Asp. L’Asacom è un operatore che guida e supporta lo studente con disabilità sensoriali, psico-fisiche o con disturbo dello spettro autistico nelle fasi apprendimento e di interazione con l’ambiente che lo circonda, aiutandolo a compensare le difficoltà comunicative e relazionali.
Per l’anno scolastico in corso, l’assessore Gnoffo è riuscita a garantire il monte ore grazie a delle somme residue del Piano di Zona già precettate, ma l’assessore annuncia di essersi già attivata con la Regione per chiedere che il capitolo venga rimpinguato con le somme inizialmente destinate all’Asacom domiciliare. “Ho chiesto che vengano convertite e utilizzate per l’Asacom scolastico, essendo finalmente la scuola tornata in presenza. In questo modo, – afferma Gnoffo – sarà possibile garantire più ore di assistenza agli studenti e coprire in toto il fabbisogno fatto presente dalle scuole, che hanno segnalato ragazzi in più rispetto allo scorso anno. Quello che vorrei sottolineare – continua l’assessore – è che ho ricevuto da pochi giorni la delega all’istruzione, pertanto sono ancora in una fase di verifica e di studio. Di certo, una delle prime cose che intendo fare è interfacciarmi con il dirigente del settore Bilancio per capire se sia possibile una variazione di bilancio, al fine di creare un capitolo specifico per l’assistenza degli alunni. Fino ad oggi, ho garantito il servizio grazie al settore Servizi Sociali, ma ora bisogna recuperare somme anche dal capitolo dell’Istruzione”.

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Cronaca

Tre arresti a Caltanissetta per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia

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La Polizia ha eseguito tre provvedimenti restrittivi della libertà personale emessi dell’Autorità giudiziaria nei confronti di persone indagate e condannate a vario titolo per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia. Due provvedimenti riguardano la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con applicazione del “braccialetto elettronico”, che gli agenti della Squadra Mobile di Caltanissetta anno notificato a un 50enne e a un 35enne indagati per atti persecutori nei confronti delle ex compagne. Un provvedimento di applicazione di misura alternativa alla detenzione riguarda, invece, un 37enne condannato per il reato di maltrattamenti in famiglia commesso nei confronti della moglie, il quale dovrà scontare la pena in regime di detenzione domiciliare.

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Cronaca

Retata nell’Agrigentino e nel Nisseno, 13 arresti

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Blitz antimafia dei Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, nella città dei templi, Favara, Canicattì, Porto Empedocle e San Cataldo, con il supporto del Nucleo Eliportato Cacciatori di Sicilia e dei Nuclei Cinofili di Palermo e Nicolosi. Tredici le persone fermate: l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante di aver agito utilizzando il metodo mafioso per agevolare l’associazione mafiosa “cosa nostra”. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo – Direzione Distrettuale Antimafia.

Sono state eseguite varie perquisizioni personali e domiciliari delegate dalla Procura distrettuale nei confronti di ulteriori soggetti indagati nello stesso procedimento penale.Il provvedimento trae origine dalle attività d’indagini svolte dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo Carabinieri di Agrigento e dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, dal mese di dicembre 2024 a tutt’oggi, che costituiscono la naturale prosecuzione di quelle dello scorso 14 gennaio 2025 con l’esecuzione di un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di 48 persone.Dall’inchiesta è emersa un’ampissima disponibilità di armi – anche da guerra – in capo ai sodali. In particolare, negli atti intimidatori perpetrati rispettivamente nel mese di dicembre 2024 ai danni di una rivendita di frutta e verdura di Agrigento e nello scorso mese di giugno ai danni di un panificio di Porto Empedocle, sono stati esplosi a raffica svariati colpi utilizzando un fucile mitragliatore AK-47, meglio noto come kalashnikov.

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Cronaca

Coltivava cannabis in casa, niscemese in manette

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Un niscemese di 50 anni, è stato arrestato dai Carabinieri per produzione, coltivazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.Nel corso di una perquisizione domiciliare d’iniziativa, i militari hanno scoperto all’ultimo piano dell’abitazione dell’indagato una serra artigianale completa di impianto di aerazione, allestita per la coltivazione di piante di cannabis indica. All’interno del locale sono state rinvenute cinque piante di marijuana, ognuna di altezza superiore al metro.

Durante le operazioni, i Carabinieri hanno inoltre trovato e sequestrato due contenitori in vetro contenenti complessivamente 34 grammi di marijuana, un grammo di hashish e vari attrezzi utilizzati per la pesatura.L’arresto è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari.L’operazione si inserisce nell’ambito della costante azione condotta dall’Arma per prevenire e reprimere la diffusione delle droghe sul territorio.

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