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Politica

Pd: “Quando la smetteranno Mancuso e Gnoffo di recitare due parti in commedia?”

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“Quando la smetteranno  l’On. Mancuso  e l’Assessore Gnoffo  di recitare due parti in commedia?” Se lo chiede il segretario cittadino del PD, Siragusa.

“Quando si parla di salute e, quindi di sanità , pretendere schiettezza e coerenza è il minimo sindacale da parte chi amministra, o  ricopre incarichi di rappresentanza prestigiosi.

Da 4 anni il Governo Musumeci, rappresentato “brillantemente” in provincia di Caltanissetta dall’On Mancuso, ha, sistematicamente indebolito il sistema sanitario nel sud della provincia : tra le tante cose promesse e non fatte, il mancato  potenziamento della senologia, come reparto del nosocomio Gelese,   é lo specchio  di quanto bene si voglia a Gela. 

In questi giorni il grido d’allarme è partito dalle tante  donne ,non solo da quelle che  hanno bisogno di cura ed assistenza, e vedendo in detta unità  ospedaliera una valida  risposta alle loro esigenze.  Purtroppo, invece  di dare delle risposte serie è concrete ,  si  assiste ad un continua   sceneggiata  degna del migliore Totò, a Palermo con il governo Regionale e quindi a tutela del Manager Asp di Caltanissetta che tanti danni sta facendo alla sanità della nostra citta- e a Gela a fianco di chi  giustamente manifesta preoccupazione.  

Sicuramente Gela non ha bisogno di politici specializzati nel dire di volere risolvere  problemi  da loro stessi   creati , ma  rappresentanti del governo locale  si assumano le loro responsabilità, infatti è facile   criticare Asp e il suo Manager,  e quindi le politiche sanitarie della Città- vedi  la Gestione Covid-e poi avere in giunta un partito che tutela e difende  sia il governo regionale  che il manager Ing. Caltagirone . 

Pertanto  chiediamo al Sindaco che una volte per tutte decida con chi stare !!

Il Partito Democratico rimarrà vigile, soprattutto nel denunciare  tentativi di strumentalizzazione come quelli messe in atto dalla Gnoffo e da Mancuso , attivando la propria rappresentanza parlamentare per avviare un’azione  politica nei confronti di Asp  sicuramente  discreta  ed incisiva”.

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Politica

Alessandro Dagnino nuovo assessore regionale

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Palermo – Il presidente della Regione Renato Schifani ha nominato Alessandro Dagnino nuovo assessore all’ Economia,  al posto di Marco Falcone, eletto al Parlamento europeo.

Dagnino ha prestato giuramento in Assemblea regionale e ricopre già operativamente l’incarico. Avvocato cassazionista e docente di diritto tributario dell’impresa e del terzo settore nell’Università degli studi Lumsa, Dagnino è socio fondatore e Managing Partner, coordinatore dell’area tributario e finanza pubblica, dello studio legale Lexia.

Vanta una esperienza pluriennale nella consulenza a enti pubblici e associazioni di categoria in materia fiscale, di finanza pubblica e di contenzioso tributario.

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Dalla scuola Solito alle commissioni consiliari nella seduta del 30 luglio

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La Presidente del consiglio Paola Giudice ha provveduto ad integrare l’ordine del giorno della seduta consiliare del 30 luglio alle 19.30.

Si tratterà la variazione del piano triennale delle opere pubbliche per consentire al progetto di rifacimento della scuola Solito di andare avanti.

Si voterà la composizione delle commissioni consiliari permanenti in modo che il consiglio possa entrare nella piena operatività e si tratterà il punto relativo all’Unione dei Comuni dove vanno nominati tre consiglieri gelesi. L’ultimo argomento riguarda la composizione dell’ufficio di presidenza.

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Il sen.Lorefice:”il governo ha dichiarato guerra alla stampa”

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“Siamo di fronte a un’impressionante serie di atteggiamenti ostili del Centrodestra alla libera informazione. Ed è sinceramente frustrante assistere a un Governo e ad alcuni alti esponenti istituzionali di Destra che ritengono il giornalista un mero strumento, nonché capro espiatorio dei fallimenti di Meloni e sodali”.

Lo dichiara a La Notizia Pietro Lorefice, senatore M5S e segretario della Presidenza del Senato. Nel mirino dell’esponente pentastellato finisce, tra gli altri, anche il presidente del Senato.

“Prima l’assurda reazione della Meloni all’inchiesta di Fanpage sulla federazione giovanile di Fratelli d’Italia, con scomposti attacchi al giornalismo sotto copertura”, incalza Lorefice, che subito dopo aggiunge: “poi l’incredibile pestaggio di Joly da parte di esponenti di Casa Pound, episodio derubricato dal presidente del Senato La Russa sulla base del fatto che il giornalista non si sarebbe presentato; poi gli insopportabili atteggiamenti dello stesso La Russa, che durante la cerimonia del Ventaglio ha assunto posture a dir poco irridenti nei confronti di una giornalista che gli chiedeva conto della sua conoscenza delle leggi del ventennio fascista; infine la ministra Santanché, che lancia un attacco al New York Times, ‘reo’ di aver giustamente messo sotto i riflettori internazionali la tragica situazione di siccità in cui versa la Sicilia, con roboanti promesse di fondi da parte dello Stato centrale e penoso scaricabarile tra Governo di Centrodestra e Presidente della Regione sempre di Centrodestra”.

Secondo Lorefice “Meloni, La Russa, Santanché e tutti i loro corifei dovrebbero provare, se ne sono capaci, a rileggere la frase del giornalista Horacio Verbitsky: giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, il resto è propaganda”.

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