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Riaperture, zona gialla, regole: oggi il decreto Covid

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Riaperture del 26 aprile, zona gialla, pass e coprifuoco: oggi è il giorno del nuovo decreto Covid, con regole e misure che saranno valide fino al 31 luglio. Il Consiglio dei ministri si riunirà questo pomeriggio alle 17. All’ordine del giorno, proprio le “misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid 19”. Il provvedimento fisserà le norme per il ritorno della zona gialla in Italia ma anche quelle sul nuovo pass per gli spostamenti tra le regioni, visite a parenti e amici, scuola in presenza, ristoranti, palestre e piscine, cinema, teatri, concerti e sport.

Per quanto riguarda il coprifuoco, uno degli argomenti più dibattuti in questi giorni, ieri il ministro della Salute Roberto Speranza ha confermato che sarà ancora a partire dalle 22. “Facciamo i passi avanti concordati, diamo un primo messaggio di fiducia al Paese. Ma accanto alla parola fiducia, ci vuole la parola prudenza per non vanificare gli sforzi fatti finora”, è il pensiero del ministro, a quanto si apprende, sulle riaperture dal 26 aprile.

Anche oggi, però, c’è chi insiste sul punto. “C’è un’interlocuzione con il governo, la Conferenza delle Regioni propone di ampliare il coprifuoco di un’ora così da permettere alle attività di avere un minimo di respiro”, dice il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga a ‘Radio Capital’. Un pensiero, il suo, condiviso da altri governatori.

“Posticipare il coprifuoco almeno fino alle 23, altrimenti sarà inutile aprire i ristoranti la sera. Consentire di pranzare e cenare anche al chiuso, con le regole già previste per le zone gialle”, scrive sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti elencando quelle che sono le richieste avanzate dalle regioni al governo in vista del prossimo decreto.

I due punti che suscitano perplessità nel mondo del commercio, in particolare ristoratori e bar, “sono quello dell’orario del coprifuoco alle 22 e quello dell’apertura dei locali solo all’esterno, tuttavia già nel decreto dovrebbe esserci la nuova data anche per l’apertura all’interno”, le parole del sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, intervistato nel corso della trasmissione ‘Radio Anch’io’, sul canale Radio uno della Rai.

“Il coprifuoco evoca brutte cose e non vediamo l’ora tutti noi di allungare l’orario e di poterlo poi abolire, ma tutto si tiene in una gradualità e in una progressività. Noi abbiamo proposto alle 22 perché abbiamo ascoltato il Cts e perché questo ritorno a regole normali deve essere graduale per evitare impennate del virus”, sottolinea il ministro per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini a Rtl 102.5. “E’ chiaro – aggiunge – che da parte del Governo c’è fiducia che i comportamenti corretti delle persone ci porteranno a passare gradualmente dalle 22 alle 23 e alle 24 per poi togliere del tutto il coprifuoco. Quando? Credo che ci debba essere una gradualità, su questo non c’è il partito delle aperture e il partito delle chiusure, dobbiamo essere tutti insieme contro il virus. Non c’è un pezzo di politica contro l’altro, c’è un mondo intero in lotta contro il Covid. Siccome il Covid c’è, rimane e circola, dobbiamo fare grandissima attenzione. Poi queste scelte non competono a me ma al Consiglio dei ministri e ci confronteremo, ma c’è volontà di allentare le misure gradualmente senza permettere al virus di ripartire”.

Secondo il ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, l’argomento non è all’ordine del giorno. “E’ sbagliato discutere se alle 22 o alle 23” perché sulle aperture, dice il ministro, “ora c’è un processo graduale, un percorso con date e tappe che vanno affrontate in questo modo mentre prosegue il piano vaccinale”. androkronos

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Settimana nazionale della dislessia, ad ottobre due eventi in provincia: c’è anche Gela

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Sono due gli appuntamenti previsti in provincia di Caltanissetta in occasione della Settimana nazionale della dislessia, in programma dal 2 all’8 ottobre prossimi. Il 3 ottobre alle 15.10 primo evento nel capoluogo nisseno, presso il teatro Margherita. A Gela invece la seconda iniziativa, fissata per il 6 ottobre alle 15.30 all’istituto comprensivo “Romagnoli”.

L’obiettivo dei due convegni è fare il punto della situazione sulle criticità nell’attuazione della legge 170/2010 nelle scuole italiane, sugli aspetti emotivi e sui profili cognitivi dei soggetti con Dsa. Saranno inoltre approfondite le ultime notizie relative alla ricerca scientifica sui trattamenti abilitativi della lettura.

“Dsa: dalla parte degli alunni” il tema dei due incontri, che s’inseriscono nella grande area tematica dell’intera Settimana, denominata “Leggere libera tutti – Diritti verso l’apprendimento”.

Presidente della sezione Aid di Caltanissetta è Marco Maria Leonardi, mentre la responsabile del laboratorio specialistico di Gela è Mariangela Tandurella, presidente dell’associazione Studenti sorridenti.

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Scuola Solito:un passo avanti e la palla passa ai revisori

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 Con molta fatica e diversi incontri carichi di tensione, gli assessori Romina Morselli e Mariangela Faraci, hanno ottenuto il parere positivo del dirigente del bilancio a scavalco Pino Erba (che lascerà il Comune tra qualche giorno) alla variazione di bilancio per i lavori della scuola Solito.

Ma questo non significa automaticamente che il collegio dei revisori farà lo stesso. Non è detto che la delibera sulla scuola Solito arrivi in  consiglio con il parere favorevole dei   revisori. Ci sono i finanziamenti ma non sono stati a suo tempo agganciati al bilancio. Così un’opera finanziata ed appaltata resta al palo e si rischia di perdere tutto. L’assessore Morselli non smette  di credere  che quel progetto possa essere salvato

<Non abbiamo mai mollato perché siamo certi della correttezza del nostro operato – ha commentato Romina Morselli – per noi la scuola Solito è sempre stata una priorità ma ci siamo trovati davanti a vicende burocratiche assai complesse e paradossali. Intanto è stato fatto un altro piccolo passo avanti>

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I Lions ed il Vela Club insieme per Lampedusa

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I Lions di Gela ed il Vela club insieme in aiuto alla emergenza Lampedusa. Sono stati consegnati al Lions Club Lampedusa i beni di prima necessità, derrate alimentari e indumenti per fare fronte all’emergenza sbarchi sull’isola Pelagia.

La campagna di raccolta è stata curata dai Lions Clubs di Gela (LC Gela Host, LC del Golfo di Gela e LC Ambiente Territorio e Cultura) e dal Vela Club, ma alla realizzazione del service hanno contribuito anche molti altri che hanno dimostrato grande sensibilità, tra cui LIFRA, MEIC Service, Vicolo, Centro Ortopedico Aliotta.

“In questi giorni i Lions sono impegnati in services di assistenza ai migranti sbarcati a migliaia nell’isola di Lampedusa. È doveroso da parte nostra” hanno dichiarato unanimanente i Presidenti del tre Lions Club impegnati nell’attività, “intervenire per alleviare, in qualche modo, le sofferenze di chi decide di abbandonare la propria casa, i propri affetti più cari, mettersi in viaggio con neonati al seguito, affrontare il deserto, lasciarsi dietro scie di morti come fossero molliche sulla sabbia, mettere in conto di essere stuprato, seviziato, schiavizzato ed affrontare, infine, laprofonda ed oscura solitudine del mare”.

Un service organizzato e realizzato in soli due giorni che ci ha dato grande gioia e speranza, perché ancora una volta Gela risponde con generosità.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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