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Attualità

Sanità a rotoli tra ruffiani, mediatori e strombazzatori

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Una parte della politica tuona, un’altra sta in silenzio preferendo mediare. C’è chi alza la voce all’approssimarsi solo delle scadenze elettorali  cavalcando la tigre sulla pelle della popolazione e chi invece non può farlo per favori ricevuti: il male è uno solo cioè quello della politica che gestisce la sanità.Una cancrena nelle scelte e la morte della meritocrazia: chiunque stia al governo, il male è alla radice. Non bisogna aspettarsi dunque nulla dalla politica. La battaglia per un sanità migliore dovrebbero farla i cittadini protestando contro un sistema che sta vedendo il Vittorio Emanuele sempre più depotenziato di uomini e reparti. Nel viale della chiusura e non in quello del potenziamento e rilancio. Solo che la società civile non c’è, la città sembra indifferente e ripiegata in sé stessa e non basta la sola iniziativa del comitato SOS Ospedale. La città dovrebbe indignarsi di fronte al disumano trasferimengo di malati intubati a Caltanissetts e a tante azioni che vedono i servizi ospedalieri e territoriali depotenziati.Non si tratta di fare barricate e disordini ma di far sentire la propria voce ogni volta che necessario esprimendo un no netto, facendo sapere a chi gestisce la sanità che è controllato e  che le eventuali coperture in loco della parte marcia della politica non servono a nulla. I cittadini gelesi dalla memoria corta dovrebbero ricordare Crocifisso Moscato e le sue battaglie per la radioterapia. Che illogicamente la politica non aveva previsto dove ci sono i malati…

Se si vuole o non si vuole qualcosa in termini di servizi sanitari i cittadini gelesi debbono scendere in campo e dirlo a chiara voce. E la politica? Se non può proprio dare una mano disinteressata, almeno stia al suo posto e taccia. Magari i cittadini un poco più accorti si accorgeranno di chi  non votare più  tra ruffiani silenti, mediatori e  strombazzatori. 

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Attualità

Tavolo tecnico con i balneari per l’uso del demanio

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Imprenditori e istituzioni regionali a confronto per affrontare i temi legati alle concessioni demaniali marittime. Si è tenuta questa mattina la prima riunione del tavolo tecnico fortemente voluto dall’assessore regionale al Territorio e all’ambiente Giusi Savarino e dal presidente della Regione Renato Schifani. Presenti, oltre all’assessore, i dirigenti del dipartimento Ambiente e del Demanio e i rappresentanti regionali di Anci Sicilia, Sib Confcommercio, Fiba Balneari, Confartigianato Imprese demaniali, Assobalneari Confindustria, Federalberghi, Lega navale italiana, Cna Balneari Sicilia.

«Dopo un lungo periodo di incertezza giuridica – afferma l’assessore Savarino – è importante avviare un percorso che possa dare certezze a un comparto prezioso per il nostro territorio, sempre nell’ambito di una cornice normativa nazionale. Si tratta soprattutto di imprese a carattere familiare che danno lavoro a migliaia di persone. È stato un dialogo positivo e costruttivo».

Nel corso della riunione sono intervenuti i rappresentanti regionali delle associazioni e delle sigle sindacali, che hanno avanzato alcune proposte: la possibilità, in sede di applicazione della norma nazionale, di fare prevalere il principio di insularità ed evidenziare che la Sicilia non presenta “scarsità della risorsa”, ossia di spiagge libere; una revisione delle linee guida per la redazione dei Piani di utilizzo del demanio marittimo; la possibilità di disciplinare in maniera specifica la condizione delle strutture ricettive alberghiere ubicate a ridosso del mare.

L’assessore Savarino, la prossima settimana, chiederà una convocazione della Conferenza Stato-Regioni per avviare un confronto con il governo nazionale e gli altri enti territoriali sui margini di applicazione del decreto legge e su eventuali modifiche in sede di conversione in legge.

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Ast,trovata soluzione per corse extraurbane che in Sicilia l’azienda non riesce a coprire

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Individuata la soluzione per le corse dei bus extraurbani che l’Azienda siciliana trasporti non riesce momentaneamente ad effettuare. Attraverso il cosiddetto “atto impositivo” l’assessorato alle Infrastrutture da lunedì 16 settembre ordinerà alle altre società concessionarie dei servizi di trasporto pubblico di garantire i collegamenti che Ast, oggi stesso, comunicherà di non poter coprire nelle prossime settimane. 

Questa la modalità individuata nel corso del vertice tenutosi oggi pomeriggio a Palazzo d’Orleans, convocato e presieduto dal presidente della Regione Renato Schifani. Presenti anche gli assessori regionali alle Infrastrutture e mobilità Alessandro Aricò e dell’Economia Alessandro Dagnino, il dipartimento delle Infrastrutture, il presidente di Ast Alessandro Vergara e il direttore generale Mario Parlavecchio, il capo di gabinetto della Presidenza della Regione Salvatore Sammartano.  

«Abbiamo individuato una soluzione temporanea – sottolinea il governatore Schifani – per consentire agli studenti siciliani residenti in molti Comuni dell’Isola di raggiungere in orario le sedi scolastiche e seguire le lezioni. Diamo così una celere risposta anche alle istanze di diversi sindaci, riducendo i disagi per alunni e cittadini verificatisi in questo avvio di anno scolastico». 

«Attiviamo gli strumenti necessari che la legge ci consente di utilizzare – spiega l’assessore Aricò – per chiamare in causa gli altri concessionari del servizio di trasporto su pullman e garantire i collegamenti con la loro collaborazione»

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Ex comandante Carabinieri di Gela alla guida del provinciale di Genova

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E’ il colonnello Alessandro Magro, abruzzese di Vasto, alla guida, dal 2010 al 2013, del Reparto Territoriale di Gela (ex Compagnia), il nuovo comandante provinciale dei Carabinieri di Genova. Prende il posto del generale Gerardo Petitto, già comandante provinciale dei Carabinieri di Caltanissetta. 

L’ufficiale Magro, laureato in giurisprudenza e specializzato in scienze della sicurezza interna ed esterna, dopo avere frequentato la scuola militare Nunziatella di Napoli e l’Accademia di Modena, è stato a Bolzano, Milano, Ventimiglia, Manduria,  Roma, Rende, Lodi e Livorno. Ha guidato pure la scuola allievi dei Carabinieri a Reggio Calabria.

Due anni fa, ha ricevuto il  prestigioso titolo di ufficiale al merito della Repubblica italiana. Si tratta di una delle più importanti onorificenze dello Stato.

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