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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

Un gelese progetta il rilancio dei comuni madoniti

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New green economy? Il comune di Alimena fa sul serio e traccia la strada. Paesaggio, territorio, storia, ricchezze naturali la nuova miniera delle Madonie.

Se ne è discusso giorno 3 maggio presso il comune di Alimena alla presenza del Sindaco F.F. Dott. Giovanni Di Gangi, e dai rappresentanti di associazioni presenti sul territorio. Il tema dell’incontro, un progetto che raccoglie in un unico contenitore tutte le ricchezze attuali e potenziali del territorio, che coinvolge tutte le forze attive, che intercetta il lavoro di tutti i settori amministrativi e che economici e  tutte le realtà attive è stato presentato dal Dott. Paolo Scicolone, Tecnologo alimentare di Gela e dal  Dott. Mauro Crisafulli, consulente per il marketing territoriale della cittadina madoniota

La comunità di Alimena risponde positivamente alla proposta illustrata. Si tratta di creare delle aree di rispetto per la crescita, lo studio e l’utilizzo a fini economici delle piante spontanee e dei cosiddetti frutti dimenticati, che stimola all’interno della comunità oltre che studiosi, operatori turistici, agricoli, industriali, anche uno scambio intergenerazionale finalizzato a tramandare conoscenze e pratiche destinate altrimenti in pochissimi anni a sparire. Piante che verranno riidentificate riscoprendone anche la nomenclatura dialettale, oltre che le proprietà e gli usi storici. Aree che. oltre che alla tutela e salvaguardia di specie autoctone ad alto valore alimurgico e officinale, saranno destinate a scopi turistici, a fini di ricerca e sviluppo, a fini energetici,a ripristinare condizioni paesaggistiche prima che siano definitivamente compromesse, a tracciare percorsi che integrino il patrimonio archeologico propriamente inteso con questa nuova bioarcheheologia che esplorerà conoscenze e funzioni di specie millenarie nell’evoluzione economica e sociale di queste comunità ridandogli nuova centralità economica.

Un ruolo fondamentale lo avranno le nuove forme di ristorazione che si andranno a sviluppare, fortemente legate all’utilizzo di queste produzioni e la figura dei raccoglitori, che normativa impone siano “patentati” e accuratamente formati.

Parallelamente si incentiverà il settore agricolo ad orientare verso le tipologie più redditizie, fra quelle presenti in queste aree di tutela, le produzioni da destinare a mercati di nicchia dell’alta ristorazione, dell’industria alimentare e farmaceutica. Obiettivo non secondario sarà quello di intercettare quella crescente fetta di turismo esperienziale che si muove spinto dalla ricerca di relazioni profonde col territorio, della sua storia, dei suoi costumi e de suoi sapori.

Un segmento turistico che dai dati reperiti risulta essere quello a maggior indice di crescita, al punto da vedersi dedicati appositi appuntamenti fieristici internazionali. E’ proprio alla presenza in queste fiere si lavorerà per offrire pacchetti che vadano oltre semplici proposte di soggiorno e visite guidate, ma elaborando possibilità esperienziali uniche e tipiche. A tal fine si stanno individuando tour operators in grado di progettare attorno a questa offerta una risposta efficace del mercato.

Un progetto tanto ambizioso quanto sano che punta concretamente alla salvaguardia e alla conoscenza di un territorio.

Nell’incontro i due tecnici hanno affermato l propria intenzione di costruire in quell’area un importante centro studi e una biblioteca annessa, interamente dadigitalizzare, dedicata alla ricerca nel campo della fitoalimurgiae delle pianteogfficinali, creandocollegamenti con gli atenei dell’isola.

Infine, non certo per importanza, si punta a ricostruire nella comunità madonita, stili di vita, alimentari, di tutela ambientale salutari e coerenti col territorio, in linea con gli obiettivi Parco Mondiale policentrico per la valorizzazione della dieta mediterranea di Caltanissetta, al quael il Comune di Alimena ha aderito e alle iù recenti direttive mondiali in tema di tutela ambientale.

Gli ideatori prevedono di coinvolgere i vicini comuni di Bompietro, già formalmente aderente all’iniziativa, Santa Caterina di Villarmosa, Resuttano ed altri comuni limitrofi al fine di ampliare le aree disponibili e l’offerta economica e migliorarne la gestione dei costi. L’iniziativa partirà in tempi brevissimi. L’auspicio è che l’esempio sia seguito da altri territori per creare un network virtuoso che possa coinvolgere l’intera Sicilia.

dott. Paolo Scicolone

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Estate senza mare per i disabili: il caso diventa nazionale

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Roma – Anche quest’anno, estate senza mare per i disabili di Gela. E interviene il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani, sulla inaccessibilità delle spiagge di Gela per le persone con disabilità.

Esprime in una nota la sua preoccupazione per una condizione che, oltre a compromettere l’inclusione, rappresenta una grave violazione del diritto alla partecipazione piena alla vita sociale e ricreativa.Non è più tollerabile che il principio di pari opportunità, sancito dalla nostra Costituzione e da normative internazionali vincolanti, venga vanificato da ritardi burocratici, inadempienze amministrative o inerzie logistiche.

“Il caso di Gela, emblema di una prassi purtroppo non isolata nel nostro Paese, ci interroga su una questione centrale – scrive il presidente Tomano Pesavento – quanto vale, nel concreto, la dignità di ogni cittadino?Che un diritto così elementare come l’accesso al mare debba ancora oggi scontrarsi con barriere fisiche e amministrative, nonostante la disponibilità di fondi e strutture già pronte all’installazione, è un segnale di allarme.

A rendere ancora più amara la situazione è la consapevolezza che l’intervento necessario – l’apposizione di passerelle già presenti nei depositi comunali – non richieda né sforzi straordinari né risorse aggiuntive, ma solo la volontà politica e amministrativa di procedere in tempi certi.Nel ribadire la necessità di garantire la piena accessibilità degli spazi pubblici, il Coordinamento richiama il valore educativo dell’inclusione, non come gesto formale ma come espressione concreta di cittadinanza. Non si tratta di “agevolazioni”, ma del riconoscimento pieno dei diritti umani fondamentali.

Ogni giorno senza accessibilità è un giorno in cui viene negata l’eguaglianza sostanziale, che costituisce l’asse portante di una democrazia compiuta.Pertanto, si chiede con urgenza:al Dipartimento Regionale Territorio e Ambiente, di rimuovere ogni ostacolo autorizzativo che ritardi l’intervento;al Comune di Gela e agli enti operativi competenti, di attivarsi immediatamente per il completamento dei percorsi accessibili;alle istituzioni scolastiche e culturali del territorio, di fare della promozione dei diritti un terreno concreto di educazione civica e sociale.

Il mare, come ogni bene comune, non può e non deve essere privilegio di pochi. L’estate non può iniziare davvero, se parte della cittadinanza è costretta a restarne spettatrice”.

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“Non si importino prodotti provenienti da Israele”

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Dal capogruppo del M5s Francesco Castellana riceviamo e pubblichiamo

Dopo la protesta di piazza occorre mettere in campo azioni concrete.
Dopo le bandiere della protesta necessitano piccole azioni quotidiane, con lo scopo rivoluzionario della concreta dimostranza.
A che serve gridare con un megafono se poi ricadiamo in una normalità stagnante?
A che serve presidiare luoghi sensibili per poi tornare alle quotidiane abitudini egoistiche e distaccate?
Come se l’attuale crisi planetarie non ci riguardasse da vicino.

E invece siamo così tanto prossimi e vicini allo stato di emergenza bellicista – vedi il Muos di Niscemi – da imporci una consapevole presa di posizione contro il delirio nichilista della guerra disumana

E allora cerchiamo di intervenire, nel nostro piccolo quotidiano, contro l’elemento fondamentale che fa ruotare il sistema capitalistico dell’emergenza e cioè i rapporti commerciali.

Chiedo infatti alle grandi realtà locali imprenditoriali di interrompere ogni rapporto commerciale con gli operatori economici Israeliani.

Chiedo a Bioraffineria di Gela e alle ditte dell’indotto di non importare e utilizzare prodotti aziendali provenienti da Israele.
Chiedo alla grande distribuzione alimentare locale di non vendere più prodotti alimentari provenienti da Israele e di distribuire, tra i tanti prodotti, la Gaza Cola i cui proventi ricavati sono destinati al sostegno di progetti umanitari, tra cui la ricostruzione dell’Ospedale Al Karama nel nord di Gaza

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“Stato di incuria, si intervenga a Macchitella”

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Dal nostro lettore, Angelo Infurna, riceviamo e pubblichiamo

Perenne stato di incuria del marciapiede di viale Cortemaggiore a ridosso di viale Indipendenza. Erba e vegetazione alta più di due metri che hanno reso il marciapiede ormai impraticabile per cui il pedone è costretto, purtroppo, a transitare sulla strada mettendo a rischio la sua incolumità a causa dei mezzi di trasporto che, ahimè, spesso sfrecciano ad elevata velocità.

Il quartiere residenziale di Macchitella è colmo di queste situazioni. Invito l’amministrazione comunale,nin primis il sindaco e l’assessore al ramo, ad intervenire.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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