Il consigliere Saro Trainito, presidente della V commissione consiliare alla Sanità, punta l’attenzione sulla macchina del sistema di emergenza- urgenza in città. “Già tempo fa – afferma – avevo puntato l’attenzione su un problema rilevante e troppo evidente presente presso il nostro ospedale, cioè quello della moria di ambulanze. Abbiamo ad oggi una sola ambulanza medicalizzata (cioè con medico a bordo) importante perché in grado di dare assistenza in caso di infarti, ictus,tia e altre patologie gravi oltre a quelle causate dal covid”.
Evidenzia anche che “da giorni purtroppo a causa della mancanza di medici perché impegnati in rianimazione per l’emergenza covid questa ambulanza è stata sprovvista di medico una cosa gravissima per una città di 70000 abitanti. Come ho gia detto che non dobbiamo dimenticare che oltre al covid esistono tantissime altre patologie gravi e non devono essere assolutamente sottovalutate”.
Da qui la richiesta al 118 ed Asp a “provvedere all’assunzione di medici dedicati al servizio 118 e se possibile aumentare il numero delle ambulanze nel territorio. Inoltre propongo di instituire una tensostrutta dove poter far attendere i pazienti possibile malati covid prima del tampone o del ricovero dall intemperie e dal freddo invernale. C’è ancora troppo caos ma non bisogna mettere a rischio la salute dei gelesi”.
Le comunità alloggio Led di Niscemi con il Patrocinio del Comune di Niscemi, dell’ Assessorato della Salute Regione Siciliana, della Direzione Generale ASP di Caltanissetta hanno organizzato il Convegno Nazionale: LA SALUTE MENTALE AI TEMPI DEL COVID che si è tenuto oggi presso le Comunità LED di Niscemi C.Da Femmina Morta- I lavori sono stati aperti dal Direttore Tecnico della Comunità LED di Niscemi Larissa Rizzo e dal Direttore Sanitario CTA “Cenacolo Cristo Re” Biancavilla CT Gaetano Internandi.
Cosa è accaduto nelle menti delle persone che hanno vissuto l’impatto della pandemia. Si è verificato un aumento significativo dei problemi di salute mentale nella popolazione generale nel primo anno della pandemia. Sebbene i dati siano misti, l’età più giovane, il sesso femminile e le condizioni di salute preesistenti sono stati spesso fattori di rischio segnalati.
Il lockdown ha rallentato tutte le attività sanitarie non connesse alla cura di pazienti affetti da Covid-19, tra cui quelle erogate dai servizi che si occupano della salute mentale. Il primo studio al mondo sulle conseguenze psicopatologiche correlate allo stress dovuto dalla pandemia in individui affetti da disturbi mentali importanti è stato condotto dall’Università Federico II di Napoli e pubblicato sulla rivista Psychological Medicine. Questo studio ha messo alla luce che le persone affette da disturbi mentali hanno manifestato un disagio correlato alla pandemia molto più grave rispetto al resto della popolazione a causa di maggiore stress, ansia generalizzata e sintomi depressivi tali da poter portare allo sviluppo di una sintomatologia severa. A Gela ha chiusi il reparto di diagnosi e cura di psichiatria ed ha rischiato molto il mese scorso anche il reparto di Caltanissetta. I servizi ambulatoriali chiusi per anni, sono stati riattivati grazie ad un professionista in pensione: in questi giorni stanno subendo un altro stop per indisponibilità di personale.
La pandemia in atto ha portato a delle negative conseguenze indirette sulla cura delle altre malattie presenti nel mondo. Dal mese di marzo 2020 la continuità terapeutica di importanti malattie croniche è stata compromessa dal Covid-19. La situazione è stata denunciata da alcune importanti fondazioni come la Fondazione Italiana per il Cuore oppure la Fondazione Italiana di Ricerca sulle Malattie dell’Osso. Anche i pazienti oncologici ne hanno risentito in maniera vistosa per il fermo delle terapie chemioterapiche. E poi c’è stata la paura che ha inciso fortemente sulle personalità meno forti. La chiusura delle città che ha avuto refluenze importanti su chi già soffre di patologie mentali. L’aumento del numero dei suicidi. Si parlerà di questo, non senza gli aspetti che interessano la sfera della legislazione, al Convegno che impegnerà i professionisti per un’intera giornata.
Ecco il programma delle attività:
Alle 9 è stato pronunciato l’intervento del Presidente Società Italiana di Psichiatria Democratica Antonello D’Elia sul tema: ‘Covid e Salute Mentale a due anni dall’inizio della Pandemia’. A seguire l’intervento del Presidente del Tribunale di Gela Roberto Riggio su ‘I Protocolli Operativi in tema di misure di sicurezza psichiatriche deliberate dal Consiglio Superiore della Magistratura nella risoluzione del settembre 2018’. Rosanna Provenzano – Direttrice Ufficio Esecuzione Penale Esterna (U.E.P.E.) di Caltanissetta – Enna ha intrattenuto sul tema ‘Esecuzione Penale Esterna: Profili applicativi per una Giustizia di Comunità’
Il Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Caltanissetta Renata Giunta ha tracciato una panoramica sull’Esecuzione Penale e la Salute Mentale.
Raffaele Galluccio – Psichiatra, membro Direttivo Nazionale della Società Italiana di Psichiatria Democratica Attuazione dei Protocolli Operativi del Consiglio Superiore della Magistratura in tema di misure di sicurezza psichiatriche 11.45 – 12.15 – Dott. Livio Forturello – Psichiatra DSM ASP 3 Catania
Dott. Salvatore Caminita – Assistente Sociale ASP 3 Catania Dipartimento di Salute Mentale L’Istituzione dei Protocolli Operativi da parte del CSM: Applicazione in provincia di Catania 12.15 – 12.45 Dott.ssa Maria Luisa Sancio – Tecnico specializzata in Psichiatria e Psicologia Forense Trascuratezza ed abbandono: l’impatto negativo delle restrizioni pandemiche sulle persone con disabilità e sui minori 12.45 – 13.15 Dott. Salvatore Aprile – Direttore Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza di Caltagirone Impatto della pandemia sulla REMS di Caltagirone 13.15 – 14.00 Lunch break Sessione Pomeridiana 14.00 – 14.30 Saluti Istituzionali Evelin Toscano – Vice Presidente delle Comunità LED di Niscemi Geom. Filippo Toscano – Legale Rappresentante delle Comunità LED Avv. Massimiliano Conti – Sindaco di Niscemi Dott. Ing. Alessandro Caltagirone – Direttore Generale ASP Caltanissetta Dott. Giovanni D’Ippolito – Presidente Ordine dei Medici di Caltanissetta On. Dott. Giuseppe Arancio – Commissario e Segretario VI Commissione Sanità ARS Sicilia 14.30 – 15.00 Dott. Fiorentino Troiano – Psichiatra, componente Commissione Regionale della Salute Mentale Assessorato alla Salute Regione Siciliana I servizi di Salute mentale in Sicilia: Sviluppo dell’assistenza e situazione attuale 15.00 – 15.30 Dott. Massimo Cacciola – Direttore DSM di Caltanissetta La mente e la pandemia 15.30 – 16.00 Dott. Domenico Di Natale – Ambulatori di Neuropsichiatria infantile di Caltanissetta – Gela Emergenze Psicopatologiche sulla popolazione dei minori durante e dopo la Pandemia 16.00 – 16.30 Dott. Francesco Emanuele Lauria – Psichiatra – Già Direttore DSM Gela Emergenze psicopatologiche sulla popolazione adulta pre e post pandemia nel Territorio del Distretto Sanitario di Gela 16.30 – 16.45 Coffee break 16.45 – 17.30 Dott. Luca Interlandi – Cooperativa Sociale “Alisea” di Caltagirone La Riabilitazione Psicosociale: Tecniche d’intervento, moduli interazionali ed organizzativi nelle comunità, nuovi percorsi terapeutici 17.30 – 18.00 Avv.ta Maria Grazia Caruso – Foro di Catania – Coordinatrice Regionale per la Sicilia Associazione “Diritti in Movimento” La figura dell’Amministratore di Sostegno tra vecchie criticità e nuove prospettive di riforma 18.00 – 18.30 – Dott.ssa Viviana Cona – Dirigente Psicologa Presidio Ospedaliero Niscemi Servizio psicologico delle cure primarie Presidio Ospedaliero “Basarocco” di Niscemi
Dott. Alfonso Cirrone Cipolla – Direttore Sanitario Ospedale di Niscemi Assistenza Psicologica Ospedaliera: Nuove frontiere 18.30 – 19.00 Verifica apprendimento partecipanti
“Le novità sui tumori dell’apparato digerente sono moltissime. Alcune di queste riguardano la prevenzione. Non dimentichiamo che lo screening del cancro del colon in Italia sta riducendo la mortalità per questo tipo di tumore del 30%”. Lo ha affermato Renato Cannizzaro, direttore della struttura di Gastroenterologia Oncologica del Cro di Aviano, il centro di riferimento oncologico all’avanguardia nella cura dei tumori. Renato Cannizzaro, che è uno dei massimi esperti per quanto riguarda i tumori dell’apparato digerente, è uno dei relatori al congresso dal titolo “La gestione integrata delle emergenze-urgenze in gastroenterologia” organizzato dal gastroenterologo Salvatore Camilleri che anche domani, 25 giugno, all’auditorium “Gaetano Saporito” di San Cataldo, vedrà confrontarsi esperti provenienti da tutta la Sicilia e da altre parti d’Italia. “Adesso – continua Cannizzaro – siamo in grado di fare delle endoscopie che ci consentono di ingrandire di mille volte le lesioni che vediamo e riusciamo a vedere anche i globuli rossi e la struttura dei vasi all’interno di un tumore. E’ importantissima la notizia di poche settimane fa sulla risposta di un tumore del pancreas a un nuovo tipo di trattamento. Chiaramente non sappiamo ancora quanto durerà questa risposta però si tratta di notizie importanti che ci spingono sempre più a lavorare nel campo della ricerca. Gli avanzamenti ci sono stati. Adesso possiamo selezionare sulla base di alcuni tipi di tumore caratteristiche che ci permettono di usare terapie innovative, tipo l’immunoterapia, ormai molto diffusa anche in Italia. Per fortuna il nostro Paese sta investendo sempre di più nella ricerca”. Per il medico la prevenzione è fondamentale. “Lo screening per la prevenzione del tumore del colon-retto viene fatto a partire dai 50 anni e arriva fino a 69. Viene fatto con la ricerca del sangue occulto, prendendo il kit in farmacia che viene poi consegnato in laboratorio e, se questo è positivo, e lo è nel 4% dei casi, viene fatta una colonscopia. Solo con questo piccolo gesto siamo riusciti a ridurre l’incidenza, la mortalità e anche il numero di interventi chirurgici per cancro del colon. Ci sono poi dei gruppi particolari, come le persone che hanno una familiarità importante, o una trasmissione ereditaria del tumore che devono cominciare la prevenzione prima, anche a 12 anni nel caso delle poliposi familiari. Devono rivolgersi a centri specializzati, il nostro per esempio è centro di riferimento per il Nord-Est per questo tipo di lesioni, e allora anche lì la mortalità si riduce perché si interviene prima. Se si aspetta invece, in questi casi, a 40 anni si può avere un cancro. Per quanto riguarda l’aspettativa di vita di un paziente con tumore. Nel cancro del colon sappiamo che se una persona sopravvive a un anno ha il 50% di possibilità di sopravvivere, ma se sopravvive ai 5 anni, ha il 95% di possibilità di non avere più il tumore. E questo vale anche per il tumore dello stomaco. E quindi si tratta di tumori che hanno un rischio abbastanza elevato nel primo periodo ma poi il rischio si riduce. Per altri tipi di tumore – conclude il medico – la sorveglianza va continuata molto più a lungo
Dal 1 al 15 giugno tutti gli interessati possono prenotare la visita gratuita di prevenzione dei tumori cutanei al LINK:
https://bit.ly/3wO8Xls
Si avvicina l’estate e il controllo dei nei cutanei, nell’ambito della consueta vocazione della LILT in tema di prevenzione oncologica, ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione:
· sulla prevenzione del melanoma, patologia ad alto potenziale metastatico con significativo aumento dì nuovi casi per anno;
· sull’importanza di una corretta esposizione ai raggi solari
· sul divieto di esporsi per scopi voluttuari a lampade artificiali per i minorenni e comunque limitarne l’uso negli adulti.
Il melanoma rappresenta il paradigma più suggestivo tra le neoplasie ad elevata malignanza, in grado di essere contrastato altrettanto efficacemente attraverso le attività di prevenzione primaria, basate sulla corretta esposizione al sole, e dì prevenzione secondaria per diagnosticare precocemente la malattia con l’autoesame della pelle e lo screening clinico-dermatoscopico effettuato dallo specialista dermatologo.
“Il modo più efficace per combattere questo tumore è la prevenzione – spiega il dott. Aldo Amico presidente LILT Caltanissetta – la diagnosi precoce rappresenta il più efficace strumento per il controllo clinico-prognostico del melanoma cutaneo che, se diagnosticato in fase iniziale, nel 90% dei casi può essere sconfitto”.
A tutti coloro che prenotano, oltre ad effettuare la visita gratuita dermatologica, sarà distribuito materiale informativo per la corretta esposizione al sole.
Per l’esecuzione dell’indagine strumentale (dermatoscopia digitale) si richiede un contributo spese forfettario di € 30,00