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Cronaca

Un nisseno nel Consiglio nazionale di gastroenterologia

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CALTANISSETTA – Il dottor Marcello Maida, 37 anni, gastroenterologo di Caltanissetta, dirigente medico dell’Unità Operativa Complessa di Gastroenterologia degli ospedali Riuniti “Sant’ Elia-Raimondi”, è stato eletto nel consiglio direttivo nazionale della Società Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva (SIGE) per il quadriennio 2021/2025. Si tratta dell’unico medico siciliano che entra nel direttivo della SIGE, eletto insieme all’altro membro Luca Frulloni (Università di Verona). Entrambi completano il direttivo di cui fanno parte anche i professori Alessandro Repici (Humanitas Research University, Milano), Maurizio Vecchi (Università degli Studi di Milano), Edoardo Savarino (Università di Padova), Luigi Ricciardiello (Università di Bologna) e Francesco Luzza (Università di Catanzaro).

La società scientifica opera a livello nazionale con l’obiettivo di promuovere la ricerca in ambito gastroenterologico, sostenere ed espandere la formazione di medici e ricercatori nel campo delle malattie digestive, sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza che queste rivestono.

Il gastroenterologo Maida, autore di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali di medicina, attualmente è anche membro del “Comitato Covid-19” della Organizzazione Mondiale di Endoscopia (WEO) e coordinatore della piattaforma di e-learning nazionale delle Scuole di Specializzazione in Gastroenterologia “Gastrolearning”.

«Ringrazio i colleghi per la loro fiducia e porgo i migliori auguri ai membri del nuovo direttivo,  autorevoli esponenti della gastroenterologia del nostro Paese. È un onore poter rappresentare la Sicilia in una tra le più prestigiose società di medicina italiane – dice il dottor Marcello Maida -. Sono certo che il contributo di tutti e la condivisione di impegni e obiettivi saranno decisivi per la crescita della Società e la valorizzazione della gastroenterologia in Italia».

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Cronaca

Prova ad evadere: arrestato

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Ragusa – Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, che ha coordinato le indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Ispica, hanno eseguito un’ordinanza di sottoposizione al regime carcerario nei confronti di un 29enne, residente e domiciliato nella città di Ispica, già agli arresti domiciliari.

L’uomo è stato arrestato poiché risulta gravemente indiziato del reato di evasione commesso in più circostanze nel corso dell’ultimo mese a seguito della sottoposizione alla precedente misura, sicuramente meno afflittiva, degli arresti domiciliari a cui però l’uomo non è riuscito a conformare la sua personalità.

Infatti, durante i controlli ordinari effettuati dalla Stazione di Ispica e dall’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Modica nei confronti dei vari soggetti agli arresti domiciliari, l’uomo non era quasi mai presente all’interno della sua abitazione ma, violando la misura in essere, circolava per la città e in un’occasione si era anche allontanato dal comune di Ispica.

Motivo per cui l’Arma di Modica ha riferito all’Autorità Giudiziaria competente in merito alla costante violazione della misura da parte del 29enne, nei cui confronti è stata necessaria l’applicazione della custodia cautelare in carcere che, fatta salva la presunzione di innocenza del suo destinatario, è stata ritenuta allo stato degli atti l’unico strumento utile a contenere i comportamenti dell’uomo contrari alle prescrizioni impostegli.

La misura cautelare si è resa necessaria anche al fine di non destinare i militari impegnati nei controlli quotidiani alla sua costante ricerca, attività necessaria al fine di evitare che potesse commettere altre tipologie di reati durante le varie evasioni.Tutte le ipotesi accusatorie, allo stato condivise dal Gip in sede, dovranno trovare conferma allorché verrà instaurato il contraddittorio tra le parti, come legislativamente previsto.

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Cronaca

Minacce e molestie all’ex compagna, eseguito divieto di avvicinamento

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La Squadra Mobile di Caltanissetta, ha eseguito una misura cautelare personale, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un nisseno di 34 anni. L’indagato, dalla ricostruzione investigativa realizzata, si sarebbe reso responsabile di reiterate condotte persecutorie nei confronti della ex compagna, non rassegnandosi alla decisione di questa di interrompere la relazione sentimentale in atto, tanto da minacciarla e molestarla, controllandone le frequentazioni e gli spostamenti, utilizzando nei suoi confronti epiteti ingiuriosi e offensivi.

L’attività d’indagine eseguita ha consentito di ottenere a carico dell’indagato, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con contestuale applicazione del “braccialetto elettronico”. Nello specifico, infatti, il Giudice per le Indagini Preliminari, valutati positivamente i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, ha emanato apposita ordinanza esecutiva con cui è stata disposta l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, estendendola anche alle due figlie minori, stabilendo la distanza minima da tenere, con l’ulteriore prescrizione di non comunicare con le stesse attraverso qualsiasi mezzo.

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Cronaca

Precipita in un burrone, tragico incidente nel Nisseno

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Tragico incidente stradale autonomo nelle vicinanze del ponte Capodarso, in territorio di Caltanissetta. Un uomo di 61 anni, Calogero Giuseppe Giusto, di Barrafranca, alla guida della sua Fiat Panda, per cause da accertare, è uscito fuori strada finendo in un burrone.

L’automobilista è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e gli operatori del 118.

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