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“Zona rossa?No, grazie. E qualcuno deve pagare i danni”

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<E’ questo che merita Gela?> – se lo chiede il consigliere del M5 S Virginia Farruggia, dopo la seduta monotematica sul contenimento della pandemia e il balletto delle “ordinanze colorate” <Avevamo chiesto alla direzione strategica dell’ ASP rispetto e buon senso – dice Virginia Farruggia- avevamo chiesto di resettare tutto, ammettere i propri errori e ripartire; avevamo chiesto alle istituzioni tutte di sedersi intorno ad un tavolo e far sì che le misure restrittive durassero il meno possibile, chiedendo uno sforzo a tutti i cittadini, così da ripartire il più presto possibile tutti insieme e che tutte le categorie commerciali potessero tornare a lavoro. Pensavamo di essere ricaduti nell’incubo quando giorno 5 Maggio è stata comunicata alla città la proroga dell’ordinanza sulla zona rossa, ma quanto è accaduto tra ieri e oggi, e subito dopo un consiglio comunale monotematico alla presenza di ASP, in cui la stessa ha avuto una condotta distesa e di condivisione, forse solo per vedere attenuate le richieste dell’atto di indirizzo del consiglio comunale di cui già conosceva i contenuti, è ancora più paradossale. Ci è stato detto che non si fanno i processi in consiglio comunale, ma il ruolo che ricopro mi impone di ascoltare le istanze delle persone che vivono forti disagi e controllare l’operato delle istituzioni affinché si pongano in essere tutte le condizioni possibili per il bene della comunità. Ci è stato detto che non è utile cercare le colpe, ma il punto è un altro, ognuno ricopre un ruolo determinante e ogni ruolo implica delle responsabilità, soprattutto in un momento delicato a livello epidemiologico>.<Non è accettabile – aggiunge – che nessuno paghi se diverse categorie di commercianti non possono svolgere le loro attività solo per un mero errore di calcolo, lo diciamo da settimane che ci sono delle disfunzioni e che era necessario fermarsi per ripartire in sicurezza, garantendo a tutti i cittadini la ripresa dovuta. Invece si è preferito andare avanti con una zona rossa solo sulla carta per gran parte dei cittadini; con una zona rossa che hanno pagato solo alcune categorie, che oggi si trovano al collasso per una gestione inadeguata dell’attuale contesto epidemiologico e si è preferito andare avanti con una campagna screening inutile, solo per dare un contentino alla città, in un momento in cui la scuola volge al termine e quando la maggior parte degli istituti sono appena usciti da quarantene infinite e attese di tamponi, sia per effettuarli che per conoscerne i risultati, di giorni e giorni. Pretendiamo che i tamponi vengano processati a Gela, e che i risultati non arrivino oltre le 24 ore, se non ci si riesce, evidentemente si deve programmare meglio la campagna screening affinché non risulti un’azione vana e non ci si ritrovi con numeri da zona rossa di positivi che, per i ritardi dei risultati, non si sa bene in quale settimana far ricadere il loro peso. Una campagna screening efficiente deve rappresentare una fotografia istantanea della realtà e una zona rossa non può essere dichiarata attraverso i risultati di tamponi effettuati una settimana prima>. <Pretendiamo che il sindaco – conclude – piuttosto che venire a fare l’ennesimo comizio da campagna elettorale in consiglio comunale durante un monotematico in cui era opportuno avere un sindaco eletto, innescando una polemica sterile che ha solo distratto i presenti dal tema centrale per la città, si imponga nelle sedi e nei tavoli preposti per il bene della città di Gela, creando le dovute sinergie con tutte le istituzioni e le forze politiche presenti nella sua maggioranza affinché si superi l’ennesima emergenza economica e sociale in cui pare Gela sia perennemente destinata. Continueremo a cercare le responsabilità per quanto accaduto, perché solo così si può evitare di ricadere negli stessi errori>

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Attualità

Grande successo delle attività subacquee per i diversamente abili

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La Cooperativa sociale “BIC”, l’Organizzazione di Volontariato “Dopo di Noi onlus”, l’Associazione “Ama Filippo” e la Rete Civica della Salute, in collaborazione con BCsicilia, hanno offerto, presso il Riviera Village di Contrada Desusino a Marina di Butera, una giornata di attività subacquea rivolta a soggetti diversamente abili. 

E’ stata data l’opportunità di sperimentare nuove sensazioni, attraverso il coordinamento della respirazione ed il controllo del corpo immerso nel liquido.
Le operazioni in acqua sono state condotte con grande competenza dal responsabile locale delle attività subacquea di BCsicilia Francesco Cassarino. 

I ragazzi che hanno partecipato al momento formativo hanno dichiarato di aver vissuto momenti unici, di aver sperimentato un senso di libertà e soddisfazione generale, sottolineando come tali iniziative possono essere inquadrate in quelle pratiche volte al miglioramento della qualità di vita delle persone che versano in condizioni di fragilità. 

Le varie fasi di coinvolgimento dei disabili hanno emozionato anche i tanti ospiti che nella giornata si trovavano presso la struttura turistico alberghiera.

“Abbiamo accettato immediatamente – afferma Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia – la proposta di una giornata di formazione subacquea per soggetti diversamente abili, mettendo a disposizione la professionalità dei nostri subacquei, perché riteniamo che non esiste lavoro culturale o educativo senza che sia reso fruibile a tutti soprattutto ai meno fortunati: segno allo stesso tempo di solidarietà e prossimità alle persone e alle loro difficoltà”.

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Semaforo vandalizzato, chiusa la Sp 8 Gela- Butera.Il sindaco chiama a raccolta i cittadini

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Sarebbe un atto vandalico al semaforo il motivo per cui è stata chiusa al km 16 la Sp 8 che collega Gela a Butera. Il sindaco Giovanni Zuccalà ne ha dato notizia ai cittadini con un lungo post sui social.

“Nonostante le pressanti esortazioni e i suggerimenti dell’Amministrazione tesi ad evitare questo provvedimento, il rischio di incidenti dovuti al malfunzionamento del semaforo posto nel tratto a tutti noto, ha indotto i tecnici della Provincia a chiuderne la viabilità. La neonominata Commissaria del Libero Consorzio di Caltanissetta ha gentilmente assicurato il ripristino della circolazione entro Sabato”- è stato annunciato.

“Sarà al più presto allertata la Prefettura del pericolo per la sicurezza dei cittadini conseguente all’allungamento dei tempi di percorrenza della viabilità alternativa per Gela”- ha sottolineato Zuccalà che ha poi aggiunto: i tecnici provinciali sospettano che il guasto dei semafori sia conseguenza di atti vandalici. La cittadinanza condanna tali comportamenti che tutti stiamo pagando a caro prezzo.I costi per il ripristino dei tratti compromessi della SP8 (km 11 e km 16) , dai 680.000 euro inziali sono lievitati a euro 2.000.000. L’ Assessorato Regionale , incontrato la settimana scorsa, ha confermato come primo intervento quello riguardante la SP8.Credo sia il momento che l’amministrazione insieme alla politica tutta e i cittadini di Butera manifestino pacificamente la loro urgente e improcrastinabile necessità davanti alle autorità preposte.Confido nella vostra massiva partecipazione”.

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Un’altra Gela al coordinatore di FdI:”il nome del falsario deve venire fuori”

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Un’Altra Gela va all’attacco di Fratelli d’Italia dopo la vicenda del falso comunicato sui lavori del porto diffuso da uno dei componenti del partito meloniano.

In un comunicato diffuso dal capogruppo Giuseppe Morselli la crituva dura è verso Totò Scuvera, coirdinatore del partito.

“Il coordinatore di Fratelli d’Italia – esordisce il gruppo Un’Altra Gela- da sempre pronto a intervenire e a criticare aspramente l’amministrazione comunale, ora che è chiamato direttamente in causa, preferisce starsene zitto. Delle due, l’una: O è stato lui l’artefice di questo imbroglio – e allora dovrebbe chiedere scusa – oppure (cosa molto più probabile) ad orchestrare questa sceneggiata è stato uno del suo partito e lui non ha ne’ il coraggio ne’ la forza di redarguirlo. Da un coordinatore che negli ultimi mesi, un giorno si e l’altro pure, ha candidato il suo partito alla guida della città, ci saremmo aspettati un comportamento più serio e responsabile. Deve prendere atto che, con il suo silenzio assordante, ha scelto di restare ai margini del confronto politico. Un suo intervento, su qualsiasi altro argomento, suonerebbe a questo punto superfluo e privo di valore, perché da questa vicenda la sua leadership ne esce impallidita ed appannata. Non si illuda e non pensi di mettere una pietra sopra questa inaccettabile e patetica furbastrata. I nomi dei falsari o del falsario devono venire fuori”

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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