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Cronaca

Minacce a Musumeci, nel biglietto intimidatorio si fa cenno anche ai gelesi

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Si fa riferimento anche ai gelesi nel biglietto delirante rivolto al presidente della regione, Nello Musumeci, rinvenuto giorni addietro dai Carabinieri vicino ad un ordigno posto lungo i binari ferroviari della Catania-Militello, paese natale del governatore. Nello stesso biglietto si fa cenno anche agli americani e al 5G. Il procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, titolare dell’indagine, questa mattina ha ascoltato il presidente Musumeci, per verificare se nell’attività dell’attuale governo regionale possa essere ricondotta l’origine del grave atto intimidatorio.

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Cronaca

I tentacoli della mafia nissena nell’inchiesta che ha portato all’arresto di Toti

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Promette ulteriori e devastanti sviluppi l’operazione della Guardia di finanza di Genova che ha portato all’arresto (domiciliari) il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, accusato di corruzione nell’ambito di una inchiesta della Direzione distrettuale antimafia genovese. Domiciliari anche per il braccio destro di Toti, Matteo Cozzani, capo di gabinetto. Per quest’ultimo, l’accusa è di corruzione elettorale, aggravata dall’avere agevolato l’attività di Cosa Nostra.

Nella fattispecie, secondo gli investigatori, Cozzani avrebbe agevolato il clan Cammarata del mandamento di Riesi con proiezione nella città ligure. Nelle carte dell’inchiesta , si fa riferimento alla promessa di posti di lavoro e appartamenti di edilizia residenziale migliori in cambio dei voti degli elettori appartenenti alla comunità riesina presente a Genova. Sarebbero almeno 400 le preferenze verso la lista Cambiamo con Toti Presidente.

Non è la prima volta che la mafia nissena allunga i propri tentacoli verso la Liguria ed in particolare sul capoluogo di Regione. Le cronache, negli anni, raccontano della presenza anche di esponenti della famiglia mafiosa degli Emmannuello.

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Cronaca

Furto in una villetta di Punta Braccetto

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Santa Croce Camerina - I Carabinieri della Stazione di Santa Croce Camerina hanno denunciato a piede libero un cittadino tunisino di 33 anni residente a Ragusa, responsabile di un furto all’interno di un’abitazione della località marittima di Punta Braccetto, di proprietà di un 60 enne di Comiso.

Il tunisino, la scorsa settimana, nottetempo si era introdotto furtivamente all’interno della casa vacanze dell’uomo, probabilmente ignaro della presenza di un sistema di videosorveglianza installato appositamente dal proprietario a tutela del proprio immobile, già in un’altra passata circostanza bersaglio di un analogo furto.

Dalle immagini visionate dai Carabinieri, i militari sono giunti all’identificazione del responsabile che, durante una perquisizione appositamente disposta, è stato trovato ancora in possesso degli arnesi da scasso utilizzati per compiere l’effrazione degli infissi esterni dell’abitazione, nonché della stessa refurtiva sottratta, ovvero qualche monile ed una somma in contanti di circa mille euro, il tutto immediatamente restituito al legittimo proprietario.

Per il giovane straniero, fino ad oggi incensurato, è scattata quindi la denuncia alla Procura della Repubblica di Ragusa per furto aggravato

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Cronaca

Denunciato un gambiano per spaccio

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Ragusa - I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Ragusa, nel corso della costante attività di monitoraggio e repressione finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nel capoluogo ibleo, lo scorso fine settimana hanno denunciato a piede libero un cittadino gambiano di 23 anni residente in città, già noto alle Forze dell’Ordine, sorpreso in flagranza a spacciare hashish ad un minorenne, nella centralissima piazza Matteotti.

La cessione, di pochi grammi, è stata scoperta dai militari dell’Arma che, intervenuti, hanno immediatamente sottoposto a perquisizione personale il giovane africano e rinvenuto poche altre dosi dello stesso stupefacente, già confezionato e pronto per essere ceduto. Sequestrata la sostanza, il gambiano è stato accompagnato in caserma per gli accertamenti del caso, al termine dei quali è stato quindi denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Ragusa per detenzione ai fini di spaccio di modica quantità di sostanza stupefacente.
Per il minorenne, invece, è scattata la segnalazione alla locale Prefettura quale assuntore; per lui si avvierà quindi il percorso amministrativamente previsto per i consumatori di sostanze stupefacenti

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