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Sindacati: “dall’analisi negativa devono emergere i progetti”

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I sindacati fanno un bilancio dell’anno che sta per finire. Un anno difficile refluenze di un altro anno che ha portato eventi imprevedibili. ” L’anno che ci lasciamo alle spalle dovrà essere un anno da non dimenticare – affermato i segretari generali Rosanna Moncada (Cgil), Emanuele Gallo ( Cisl) e Vincenzo Mudaro ( Uil) –

perché è necessario che gli errori commessi, le iniziative non intraprese e le buone intenzioni mai realizzate facciano da importante monito per le occasioni perdute che non ci possiamo permettere di ripetere. I mesi trascorsi ci consegnano un analisi negativa con poche prospettive di sviluppo per il nostro territorio, anche nella considerazione che l’emergenza sanitaria ci obbliga a prevedere un periodo ancora lungo per potere definitivamente mettere la parola fine alla diffusione dei contagi e potere finalmente garantire quelle porzioni di libertà che spettano a tutti noi come cittadini e come lavoratori. Non vogliamo essere critici a tutti i costi e non nutrire alcuna fiducia affinché il 2022 possa essere veramente
un anno di sviluppo per la nostra Provincia, ma per poterlo realizzare dobbiamo fare in modo che si recuperi quella parte ancora fragile della nostra società che poi è quella che rappresenta l’infrastruttura più importante : il lavoro.
Le premesse ci sono tutte e soprattutto le risorse (PNRR) e quindi è necessario che le parole e le intenzioni si trasformino in fatti concreti , ossia : strade sicure e percorribili a sostegno di un economia che velocizzi e veicoli la produzione e il turismo ,politiche attive , politiche di sviluppo industriale che siano veramente incisive e che generino produzione e lavoro.
Ma il lavoro deve sortire occupazione stabile e deve essere lavoro legato alla formazione e alla sicurezza. Questa è una condizione imprescindibile affinché si assicuri vera dignità ai lavoratori e si eviti che i nostri giovani abbandonino il nostro territorio esportando competenze e professionalità. Occorre inoltre un vero e proprio investimento sulla qualità della vita che in fatti concreti significa sostegno
alle fasce più deboli della nostre comunità che sono quelle legate ai servizi alle persone , all’assistenza agli anziani e inabili, ma, soprattutto occorre un incisiva e determinata lotta alla corruzione , alla criminalità organizzata ,alla mala sanità e a politiche clientelari che hanno letteralmente messo in ginocchio e umiliato
le nostre pubbliche Amministrazioni sminuendo il servizio di pubblica utilità che dovrebbero erogare. I vizi nelle procedure di assunzione nella Sanità ne sono una conferma tangibile.
Tutto questo riportato all’interno del nostro territorio deve essere tradotto in specifiche azioni volte a realizzare di volta in volta importanti risultati che siano il frutto del lavoro di tutte le parti sociali volte a sviluppare quella coscienza civile e radicarla per fare sistema e garantire legalità. Un modello che ci ha visti insieme al Prefetto di Caltanissetta a concordare e sottoscrivere un Accordo per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e contrastare il capolarato. Un impegno che sottolinea l’interesse ad intervenire nel territorio attraverso i luoghi di lavoro per diffondere la cultura alla legalità e alla sicurezza rappresentando un segnale importante che dimostra l’attenzione da parte del Prefetto verso le criticità del mondo del lavoro ribadendo il ruolo delle Stato a garanzia di uno sviluppo sano e reale del nostro territorio. Auspichiamo un anno all’insegna di assunzioni concrete di responsabilità che da parte nostra continueranno a garantire la tutela dei diritti per i lavoratori a sostegno della qualità dei servizi per i cittadini,
ma ci auguriamo nel contempo la presenza di una buona politica che vada oltre a inutili diatribe e si assumi il peso di garantire un futuro stabile alle nostre generazioni”.

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Crollo delle vendite al dettaglio:i timori del Codacons

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Il Codacons esprime forte preoccupazione per i dati Istat relativi alle vendite al dettaglio nel mese di marzo 2025, che segnalano un crollo generalizzato, sia in termini di valore che di volume. Un segnale evidente della gravissima crisi dei consumi che sta attraversando il Paese.

“Al netto della variabile legata alla Pasqua, che quest’anno è caduta nel mese di aprile, il dato complessivo mostra una dinamica preoccupante – afferma Francesco Tanasi, Segretario Nazionale Codacons – Tutti i comparti registrano un calo, ma sono soprattutto i beni non alimentari, non influenzati dalle festività, a subire le flessioni più significative: -1,4% in valore e -2,1% in volume su base annua. Questo testimonia il profondo disagio delle famiglie italiane, sempre più costrette a ridurre gli acquisti”.

Secondo Tanasi, la ripresa dell’inflazione sta aggravando una tendenza già negativa, con effetti devastanti sulla domanda interna. “La nuova impennata dei prezzi al dettaglio incide direttamente sulla capacità di spesa delle famiglie. I cittadini, travolti dal caro-vita, sono costretti a modificare le proprie abitudini di consumo, orientandosi verso canali a basso costo come i discount, a scapito del commercio tradizionale. Questa dinamica alimenta un pericoloso processo di desertificazione commerciale e impoverimento economico”.

Il Codacons chiede al Governo un immediato cambio di rotta. “Occorrono interventi urgenti e strutturali – continua Tanasi – a partire da un piano nazionale di sostegno al potere d’acquisto, agevolazioni fiscali mirate e un monitoraggio stringente sull’andamento dei prezzi al dettaglio. Non si può continuare ad assistere passivamente al progressivo collasso della spesa delle famiglie, che rappresenta un pilastro fondamentale per la tenuta economica e sociale del Paese”.

L’associazione segnala, inoltre, che sono in corso valutazioni giuridiche per verificare l’eventuale esistenza di condotte speculative sui prezzi e per promuovere, ove necessario, azioni legali a tutela dei consumatori. “Se saranno accertate responsabilità – conclude Tanasi – non esiteremo a coinvolgere le autorità competenti per contrastare pratiche illecite e proteggere i cittadini da abusi e distorsioni del mercato”.

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Al via il Conclave, cardinali riuniti per scegliere il successore di Papa Francesco: tra loro anche due siciliani

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“Extra omnes”, fuori tutti. Si chiude la porta della Cappella Sistina ed inizia il Conclave. Si riuniscono proprio questo pomeriggio i 133 cardinali elettori che dovranno scegliere il successore di Papa Francesco alla guida della Chiesa. Già oggi il primo scrutinio con l’attesa fumata che dovrebbe arrivare intorno alle 19. Questa mattina, il decano del collegio cardinalizio, Giovanni Battista Re, ha celebrato alla basilica di San Pietro la messa “Pro Eligendo Romano Pontifice”.

Da domani previste quattro votazioni al giorno, due al mattino e due nel pomeriggio. Il “favorito” della vigilia, secondo vaticanisti e bookmakers, sarebbe il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin: ma le sorprese, proprio come accadde nel 2013 con l’elezione di Papa Bergoglio, sono sempre dietro l’angolo.

Sono due i cardinali siciliani presenti in Conclave. Si tratta di Baldassarre Reina, vescovo ausiliare di Roma, originario di San Giovanni Gemini (Agrigento), e di Francesco Montenegro, arcivescovo emerito di Agrigento, nato a Messina. 

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Pianificata in Prefettura la campagna di prevenzione per gli incendi boschivi

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Nella mattinata del 6 maggio, nella Sala della Protezione civile del Palazzo del Governo, il Prefetto Chiara Armenia ha presieduto la prima riunione per la pianificazione delle attività finalizzate alla prevenzione e al contrasto degli incendi boschivi e di interfaccia in vista dell’approssimarsi della stagione estiva.

Oltre ai Sindaci dei Comuni della provincia di Caltanissetta – in collegamento da remoto – hanno presenziato ai lavori il Questore di Caltanissetta, D.ssa Pinuccia Albertina Agnello, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Alessandro Mucci, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col. Stefano Gesuelli,  il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, Ing. Salvatore Cantale, il Dirigente dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, Ing. Salvatore Bonsangue, il Comandante dell’82° centro SAR di Trapani dell’Aeronautica Militare, Maggiore Nicolò Nicolosi,  il referente del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta e i referenti del Dipartimento regionale della Protezione civile.

In apertura, il Prefetto ha illustrato come le sinergie messe in campo negli anni passati abbiano consentito di  raggiungere buoni risultati sull’intero territorio provinciale sottolineando che, anche per l’anno in corso, si renda necessario conferire un ulteriore e rinnovato impulso all’attività antincendio sotto il profilo della prevenzione con il coinvolgimento attivo e coordinato di tutti i soggetti interessati.

In particolare, nell’anticipare le direttive che saranno impartite attraverso un’ apposita circolare che diramata ai Sindaci, il Prefetto ha richiamato la puntuale attenzione degli Amministratori locali sull’esigenza di avviare a stretto giro le operazioni di pulizia della vegetazione dei cigli stradali, di parchi, ville, nonché la pulizia della vegetazione prossima ad aree boscate ed a quelle strategiche, come ospedali o residenze per anziani e, più in generale, di tutte le fasce perimetrali delle zone urbane e degli insediamenti industriali, al fine di adottare tutti gli interventi necessari a prevenire il rischio di incendi di interfaccia che espongono a pericolo la pubblica e privata incolumità.

Inoltre, il Prefetto ha sottolineato l’esigenza di provvedere alla manutenzione dei punti di approvvigionamento idrico e ha sollecitato le amministrazioni locali a procedere con l’aggiornamento dei Piani Comunali di protezione civile, raccomandando la tempestività e la prontezza nell’attivazione delle proprie strutture nei giorni di maggiore allerta.

Analogo invito è stato rivolto al Libero consorzio comunale e all’ANAS, in qualità di Enti proprietari delle rete viaria, rispettivamente provinciale e statale, affinché ciascuno per le proprie competenze provvedano alla pulizia delle ripe adiacenti le carreggiate. 

Nel corso dell’incontro, il Prefetto, unitamente al Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco e del Dirigente della Forestale, ha, altresì, auspicato il rafforzamento delle attività di controllo da parte di tutte le forze in campo per garantire il rispetto delle norme di comportamento indefettibili per ridurre al minimo il rischio incendi e ha invitato gli Amministratori locali ad avviare, anche attraverso i canali social, un’azione di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini perché siano parte attiva del sistema di contrasto agli incendi, segnalando tempestivamente qualunque tipo di focolaio al numero unico per le emergenze (112).

Sempre nell’ottica di potenziare l’azione preventiva,  è stato poi  raccomandato ai Sindaci di assicurare, nei giorni di allerta per elevata pericolosità, una particolare vigilanza, mediante un adeguato pattugliamento nelle zone maggiormente critiche ed esposte a rischio incendio, anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni di volontariato che possono fornire un valido contributo in termini di immediato avvistamento con conseguenti effetti favorevoli connessi alla rapidità di intervento.

Infine, al fine di ulteriormente rafforzare la strategia di intervento a carattere preventivo sull’intero territorio provinciale, è stata programmata per la prossima settimana una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, allargato alla partecipazione dei Vigili del fuoco e della Forestale, per una mappatura delle aree maggiormente esposte al rischio e su cui concentrare l’azione di vigilanza e controllo interforze nei giorni di allerta rossa e arancione.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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