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Delia diventa 3.0 grazie al Led, al fotovoltaico e alla videosorveglianza

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Partiranno a breve partiranno i lavori di sostituzione dei corpi illuminanti con tecnologia a led della pubblica illuminazione relativi al secondo, terzo e quarto lotto che avranno rispettivamente un finanziamento di 36 mila euro, di 100 mila euro e un altro di 36 mila euro a valere sui fondi nazionali e regionali. I due interventi saranno a costo zero per la collettività.

Questi lavori arrivano dopo i precedenti realizzati a Dicembre 2020 e che hanno già visto la sostituzione dei primi 100 corpi illuminanti del centro abitato.

<<E’ un’opera pubblica di riqualificazione urbana innovativa e ambiziosa – ha detto soddisfatto il sindaco Gianfilippo Bancheri. L’impegno con i cittadini era stato preso dall’amministrazione già dal suo primo mandato. L’obiettivo di cambiamento tecnologico, insieme ad altri raggiunti nel corso di questi anni, sta cambiando di fatto il volto della nostra cittadina sotto il profilo della sicurezza del centro urbano e del territorio in generale. Si tratta di un investimento di non poco conto, visto che sono anche previsti risparmi notevoli per quanto riguarda i consumi di energia elettrica e la manutenzione dei corpi illuminanti, molto più duraturi di quelli tradizionali>>.

La sostituzione delle vecchie lampade al sodio con quelle di nuova generazione a led offre molti vantaggi. Il più importante è la riduzione consistente dell’emissione di CO2 che inciderà parecchio sulla lotta al cambiamento climatico.

<<Voglio ribadire un concetto – ha aggiunto Bancheri. Quella che stiamo attuando è una rivoluzione green che abbatte costi e consumi e pone Delia sotto una luce migliore. Tutti ne avranno un forte beneficio anche in termini di vivibilità. Era un nostro punto del programma elettorale e lo stiamo attuando, cosí come tutti gli altri. Fotovoltaico sui tetti degli immobili comunali, illuninazione a led all’interno delle scuole e del municipio, videosorveglianza e ora led sulla pubblica illuminazione. Delia diventa davvero 3.0 grazie ad un’Amministrazione all’avanguardia che lavora a 360 gradi per il benessere della collettività>. 

1 Commento

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  1. Salvatore Terenzio

    2 Marzo 2021 at 21:23

    Complimenti Al Sindaco di Delia Artefice di una vera e propria rinascita, sia economica che culturale, non dimentichiamo le tantissime opere publiche nuove e quelle ristrutturate donate alla cittadinanza più un’immensa caparbietà e competenza…… Bravo sindaco

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Scruscio tour punta sul dissalatore dismesso

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La visita al comitato elettorale, l’incontro con Terenziano Di Stefano che raggruppa a Gela sotto la sua sindacatura le forze che sono a Palermo l’opposizione a Schifani, il blitz al dissalatore dismesso e un incontro con l’ex guardafuochi Salvatore Comandatore che non è stato ancora reintegrato al lavoro nonostante la sentenza del Tribunale a lui favorevole: sono state le tappe gelesi di Scruscio tour, la campagna elettorale dell’on Ismaele La Vardera deputato di Sud chiama Nord accompagnato da Di Stefano e Marco Maniglia.

Per fare “scruscio” La Vardera ha scelto la storia del dissalatore di proprietà della Regione e gestiti da Eni dismessi dal 2012 e per il quale la Regione finirà di pagare tra un anno un debito di 108 mila euro l’anno per 10 anni ad una società assicurativa controllata dal Ministero dell’Economia a cui Eni ha ceduto il credito.

Una vicenda che a Gela è ben nota.La transazione tra Eni e Regione risale al tempi del governo Crocetta e del protocollo del 2014 sulla riconversione della Raffineria. Le somme sono quelle spese neo decenni per manutenzioni e gestioni del dissalatore in sostituzione della Regione proprietaria dell’impianto.

Lo scandalo è nel non aver fatto il possibile per mantenere almeno i moduli più nuovi e di investire per crearne altri accanto chiedendo magari ad Eni.

Dismettere è stata la cosa più facile senza mal di pancia della politica e dei sindacati. Oggi c’è la siccità e il caso viene a galla, altrimenti sarebbe morto e sepolto.

Il deputato annuncia denuncia alla Corte dei Conti

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Attualità

Da oggi corso Aldisio e Vittorio Emanuele diventano strade urbane ciclabili

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Anche Gela ha deciso di fare una scelta tecnica importante, che porterà ad una maggiore tutela dei diritti dei ciclisti urbani e di chi sulla strada è vulnerabile, una scelta che apre ad una nuova cultura della mobilità.

Dopo tanto lavoro portato avanti con Fiab Gela ed i tecnici comunali finalmente il Corso Salvatore Aldisio ed il Corso Vittorio Emanuele sono state trasformate in strade urbane ciclabili. Mentre il Corso Vittorio Emanuele avrà anche il doppio Senso Ciclabile.

Lo rende noto il presidente Fiab Simone Morgana.

“Parliamo di una nuova visione della mobilità, che sfrutta le norme del codice della strada per favorire una migliore e più sicura circolazione delle biciclette. Una strada urbana ciclabile è una strada dove non c’è una pista, ma biciclette e automobili hanno gli stessi diritti, anzi, le bici hanno maggiore tutela. Viene imposto il limite di 20 km/h alle auto e le bici hanno la precedenza, senza avere l’obbligo di tenere la destra” – dice Morgana.

“Un obiettivo importante che spinge verso una cultura in cui i mezzi più sostenibili vengono tutelati. Il doppio senso ciclabile, invece, consentirà, esclusivamente alla bici, di percorrere il corso Vittorio Emanuele in direzione Est (Raffineria) fino a via Marconi. Altra conquista importante, perché permetterà a chi usa la bici per spostarsi quotidianamente di seguire un percorso lineare e pianeggiante, molto più agevole. Iniziare a cambiare le cose, nel rispetto di tutti coloro i quali si muovono in strada, è fondamentale. Siamo davvero soddisfatti di questo piccolo passo, consapevoli che la strada da percorrere è ancora lunga”- conclude.

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No, non andranno “Tutti insieme”

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Non andranno “tutti insieme”. Il nome del movimento non trova applicazione nella realtà. Dalla teoria politica alla prassi so inseriscono variabili con cui fare i conti.

Avevano anche raccolto le firme per presentare la lista ma alla fine i rappresentanti del movimento Tutti Insieme saranno candidati in varie liste della coalizione di centrodestra. Così a sostegno della candidata a sindaco Grazia Cosentino le liste non saranno sette ma sei.

Il presidente del movimento Alessandro Vella sarà candidato nella lista di Italia viva. La virata verso i renziani dietro accordo politico non ha convinto tutti.

Così uno dei fondatori del movimento Salvatore Terlati correrà nella lista della Dc ed un altro dei fondatori Vito Fraglica con Forza Italia.

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