Palermo – In occasione dellaGiornata internazionale della donna, la Regione Siciliana ha stabilito che le donne potranno accedere gratuitamente a tutti i luoghi della cultura: musei, parchi archeologici, complessi monumentali, castelli, ville e giardini storici. Il governo Schifani aderisce, dunque, alla proposta del Ministero della Cultura: “8 marzo al Museo”.
“Siamo felici di aderire a quest’iniziativa, voluta dal Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che mira a sensibilizzare i visitatori e il pubblico sull’importanza culturale di questa giornata. Le donne, straordinarie protagoniste della storia fin dall’epoca medioevale, sono state fonte d’ispirazione per scrittori ed artisti. La cultura è certamente il modo migliore per celebrare la Donna nel mondo”, ha detto l’assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, FrancescoScarpinato.
Numerose iniziative sono state organizzate per sensibilizzare e riflettere sull’importanza culturale della Giornata. Tanti i luoghi da visitare. Proponiamo qualche esempio. A Palermo c’è Palazzo Abatellis e Palazzo Mirto, il MuseoSalinas, dove risiede una delle più ricche collezioni archeologiche d’Italia, che testimoniano la storia dell’Isola, dalla preistoria al medioevo. E ancora Palazzo Riso, il Museo regionale d’arte moderna e contemporanea di Palermo, un’istituzione museale ospitata nell’omonimo palazzo settecentesco, nello storico corso Vittorio Emanuele. A Siracusa l’Area archeologica della Neapolis. Poi c’è Cava d’Ispica nella provincia iblea. In provincia di Messina: A Taormina saranno aperti il Teatro Antico e Palazzo Ciampoli, invece ai Giardini Naxos da visitare il Museo e l’area archeologica.
A Catania, il Museo“Vincenzo Bellini”, il Museo Emilio Greco e il Palazzo della Cultura che lo ospita. Ad Agrigento, il Parco Archeologico della Valle dei Templi. A Trapani il Parco Archeologico di Segesta. Una visita alla Villa Romana del Casale a Piazza Armerina. Poi il Parco Archeologico di Gela.
Palermo – L’assemblea regionale siciliana ha approvato nella seduta di oggi pomeriggio il disegno di legge che prevede i primi aiuti in favore delle aziende agricole del territorio siciliano. I nostri allevatori potranno cosi usufruire dei seguenti contributi: A) 400 mila euro in favore delle imprese agricole che esercitano attività di allevamento operanti in Sicilia e che praticano la transumanza intra-regionale dei bovini a copertura dei costi sostenuti per l’esecuzione degli esami di laboratorio e per le spese veterinarie
b) 10 milioni di euro per l’acquisto diretto di foraggi da parte della Regione o per l’erogazione di un contributo alle aziende stesse per il medesimo acquisto, così come avevo richiesto con un emendamento im Commissione bilancio. “Sono soddisfatto per questo primo intervento – ha detto l’on. Giuseppe Catania, Vicepresidente Commissione Attività Produttive Gruppo Fratelli d’Italia – che certamente non risolve le criticità dei nostri allevatori ma quantomeno offre una piccola boccata d’ossigeno”.
“In aula grazie al lavoro di squadra di Sud Chiama Nord, Pd e Movimento Cinque Stelle – dicono Ismaele La Vardera, Michele Catanzaro e Roberta Schillaci – al comparto zootecnico vanno 5 milioni in più per acquisto dei foraggi, che dunque raddopiano la somma a disposizione dato che il governo aveva stanziato solo 5 milioni. Sappiamo bene che si tratta di una somma insufficiente, ma quantomeno abbiamo evitato che si trattasse davvero di briciole”.
Un lungo e appassionato intervento, nell’ambito del convegno su “Donne e mafia. Vittime, complici, antagoniste”, dinanzi a numerosi studenti delle scuole superiori della città. Don Luigi Ciotti, fondatore di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, si è rivolto questa mattina ai giovani gelesi esortandoli a difendere la sacralità delle istituzioni e ad unire le forze «contro la peste mafiosa e la peste della corruzione».
L’incontro, nell’auditorium del Liceo delle scienze umane di via Europa, è stato moderato dal procuratore di Gela Lucia Musti. Tra gli interessanti interventi anche quello del questore di Caltanissetta Pinuccia Albertino Agnello e del prefetto Chiara Armenia.
Una folta rete di club e associazioni ha sostenuto l’importante iniziativa: Fidapa, Convegno di cultura Maria Cristina di Savoia, Inner wheel, Lions Butera e terre federiciane, Soroptimist ed il patrocinio di Ferpi Sicilia (Federazione relazioni pubbliche italiana).
Ha diretto la Questura di Caltanissetta, dal 2015 al 2017, il nuovo Questore di Milano: si tratta del calabrese Bruno Megale, 57 anni, esperto di terrorismo e jihadismo. Lascia la Questura di Reggio Calabria: al suo posto arriva il Questore Salvatore La Rosa, 62 anni, messinese, fino a pochi giorni fa alla direzione della Questura di Trapani e già dirigente (dal 2005 al 2007) del Commissariato di Polizia di Gela.