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Sindacale

S O S economia: l’estate 2023 sembra non finire più

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In Sicilia le temperature continuano a mantenersi alte, facendo registrare record anomali. Tutto ciò, oltre a generare pericolose calamità ambientali, sta provocando una crisi senza precedenti al settore della moda, intrappolata da un cambio stagione che non è avvenuto. Questo autunno continua a fare registrare temperature record e i capi invernali rimangono invenduti nei negozi.

La Federazione Moda Italia di Confcommercio lancia il segnale di allarme e denuncia lo stato di sofferenza dei commercianti, vittime incolpevoli del clima impazzito. Le attività commerciali legate alla moda (abbigliamento, calzature e accessori) stanno subendo un crollo delle vendite che sfiora il 50% rispetto all’anno precedente.

A sottolineare lo stato di profonda crisi attraversata dal settore abbigliamento è il Direttore di Confcommercio Caltanissetta Enna Gianluca Speranza: «Dopo il Covid, il caro bollette e il conflitto in Ucraina ci mancava solo il clima ad aggravare le condizioni economiche già disagiate del nostro territorio – dichiara Gianluca Speranza – Con queste temperature estive si disincentiva l’acquisto dei capi invernali e le attività commerciali della moda fanno registrare una flessione nelle vendite senza precedenti.

I magazzini dei negozi sono pieni di articoli invernali che rimangono invenduti nonostante siano già stati pagati al momento del rifornimento». «Bisogna trovare soluzioni rapide ed efficaci – sostiene il Direttore di Confcommercio Caltanissetta Enna – che possano aiutare il settore moda a superare una crisi climatica senza precedenti. E la soluzione non può essere quella di posporre le date dei saldi di fine stagione, ma deve essere valutata la possibilità di ricorrere a fondi speciali di indennizzo per calamità naturale, specifici per la categoria.

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Caltanissetta: Ugl contro trasferimento di un ispettore capo di Pm

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È stata depositata presso il Comune di Caltanissetta una nota sottoscritta dal segretario provinciale Ugl Autonomie,  Filippo Crucillà, con la quale è stato richiesto un incontro sindacale urgente al fine di riesaminare la posizione  professionale di un  ispettore capo di Polizia Municipale, inusualmente trasferito senza plausibili  motivi  dal  proprio settore del Comando  di  Polizia  Municipale all’Ufficio  tributi, per prestare servizio di ordine pubblico.

“È stato irragionevolmente  demansionato senza la sua approvazione. Il comportamento tenuto dall’amministrazione comunale di Caltanissetta nei confronti del  dipendente  appare, secondo Ugl – dice Crucilla’ – fondato su pretesti verosimilmente riconducibili a un presunto caso di mobbing,  poiché legati a questioni non di natura professionale, bensì di tipo personale. Tutto ciò va a cozzare con la realtà che riguarda la carenza di personale all’interno del Comando di Polizia Municipale, una carenza così grave da rendere di fatto impossibile un adeguato presidio del territorio. L’ispettore  si  ritrova a  essere parcheggiato giornalmente in un servizio che a parere della nostra organizzazione sindacale necessita della costante presenza della risorsa umana incaricata. Il ricevimento del  pubblico avviene soltanto di mattina, a giorni alterni e l’agente di polizia municipale presta la sua attività di servizio quotidiano anche in ore e giornate  senza la presenza del pubblico e ciò con grave spreco economico a discapito della cittadinanza amministrata. Questo, forse, perché qualcuno usa le proprie ripicche personali a svantaggio dei cittadini nisseni”.

La  speranza  del segretario Ugl Autonomie  provinciale rimane  quella di una celere convocazione da parte dell’amministrazione comunale di Caltanissetta,  per definire bonariamente “questa assurda controversia”.

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Ugl invita il consiglio a sostenere la delibera sulla Ghelas

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In serata, il consiglio comunale di Gela si riunisce per votare il nuovo contratto della Ghelas multiservizi. Il segretario confederale Ugl Andrea Alario e il segretario Ugl terziario Patrizia Abbenanti invitano tutta l’assise civica a sostenere l’atto e a dare stabilità all’azienda e ai lavoratori.

“Per noi, che abbiamo sempre lavorato per assicurare un futuro solido all’azienda, si tratta di un momento decisivo – dicono – riteniamo che tutto il consiglio comunale debba dare un messaggio chiaro, di vicinanza all’azienda, ai lavoratori e alle loro famiglie. Lo stesso vale per l’amministrazione comunale. Fino a oggi, ci siamo sempre confrontati con il management e con i dipendenti Ghelas, con la prospettiva proprio del contratto e della stabilità”.

I sindacalisti Ugl pongono fiducia nell’azione dell’assemblea cittadina. “Siamo certi che ci sarà un voto favorevole – concludono – così, dai prossimi giorni si metterà fine alla lunga stagione delle proroghe, dando programmazione e collocando Ghelas in una fase diversa, pure nel rapporto con il Comune che la controlla per intero. Come organizzazione sindacale, ribadiamo la piena disponibilità a qualsiasi dialogo e confronto”.

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Pericolo da choc termico:la Uil chiede alla Regione ordinanza per lavoratori a rischio

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“La Regione Sicilia emani subito l’ordinanza salvavita per le lavoratrici e i lavoratori dei settori, come edilizia e agricoltura, dov’è più alto il rischio di choc termico. Altrove, ad esempio nel Lazio, è già in vigore il provvedimento che vieta pure per quest’anno ogni attività lavorativa in campi, serre e cantieri edili nelle ore di punta delle giornate con allerta per ondate di calore”.
La richiesta arriva dai segretari generali di Feneal-Uil e Uila-Uil Sicilia, Nino Potenza e Nino Marino. Gli esponenti delle due organizzazioni di categoria si rivolgono “al presidente Renato Schifani, cui va dato atto – affermano – di essere stato il primo nella nostra Isola a rispondere il 17 luglio del 2024, dopo anni di battaglie sindacali, al nostro appello e di avere firmato in quella data un primo provvedimento scaduto il 31 agosto che vietava ogni attività lavorativa nei settori agricolo e florovivaistico, edile ed affini in condizioni di esposizione prolungata al sole dalle 12.30 alle 16.00, nei giorni e nelle aree nelle quali la mappa del rischio segnala un livello di rischio alto”.


“Considerato che le temperature sono già in progressivo aumento – aggiungono Marino e Potenza – ci attendiamo che l’ordinanza della Regione arrivi nelle prossime ore, senza attendere oltre, in considerazione della minaccia rappresentata dall’elevata temperatura, dall’umidità e dalla prolungata esposizione al sole per l’incolumità e la vita di lavoratrici e lavoratori”.
I segretari di Feneal e Uila concludono “ricordando alle imprese come il testo unico sulla salute e la sicurezza dei lavoratori indichi tra gli obblighi del datore di lavoro la valutazione del rischio microclima insieme alle misure di prevenzione e protezione utili a eliminare o limitare le minacce da stress termico”. Marino e Potenza segnalano, peraltro, che le aziende possono richiedere la cassa integrazione guadagni ordinaria nel caso di temperature elevate, anche solo percepite.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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