Seguici su:

Attualità

Il 29° anniversario della strage di Capaci. Quella Sicilia capace di dire “No”

Pubblicato

il

Sono passati 29 anni da un giorno che ha cambiato la storia, in Sicilia e in Italia. Le bombe che il 23 maggio 1992 hanno ucciso Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo hanno reso più forte e partecipata la dura battaglia contro la mafia, anziché scoraggiarla. La voglia di metterci la faccia e dire “No” al crimine organizzato e ad ogni forma di violenza è diventata uno stile di vita per tanti, soprattutto per i più giovani che hanno capito quanto sia importante il valore della cultura e dell’impegno sociale per sconfiggere il sistema mafioso e la mentalità che lo caratterizza.

Lo disse Gesualdo Bufalino in tempi non sospetti che la mafia sarà vinta da un esercito di maestre elementari. Da quel tratto di autostrada all’altezza di Capaci fino a via D’Amelio, quei semi di speranza e voglia di riscatto tante volte auspicati per una terra disgraziata e bellissima come la Sicilia stanno continuando a germogliare. E c’è bisogno di farli crescere ancora. Perché, come cantava Fabrizio Moro, “Gli uomini passano e passa una canzone, ma nessuno potrà fermare mai la convinzione che la giustizia, no, non è solo un’illusione”.

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Attualità

Affidato sotto soglia l’incarico per l’illuminazione dello stadio Presti

Pubblicato

il

A poche ore dalla presentazione del progetto di restyling dello Stadio Vincenzo Presti e dal ritrovato entusiasmo verso lo sport grazie alla storica promozione del Gela Calcio in Serie D, emergono i primi particolari sugli affidamenti per la realizzazione del nuovo impianto.

Il Comune di Gela per la manutenzione dello stadio ha avuto dall’art della Regione sicilia un finanziamento di 196.000 euro. L’amministrazione comunale si è avvalsa della modalità affidamento diretto sotto soglia, rispetta alla cifra massima di 150.000 euro a fronte della quale avrebbe dovuto essere bandita la gara di appalto ed ha affidato i lavori per un importo di 149.897,74 euro alla società SA.MA srl con sede legale in via Erofilo 13, come si evince dalla delibera pubblicata sul sito istituzionale.

“Nel dicembre scorso – spiega il sindaco Di Stefano- l’Ars ha stanziato la somma di 196 mila per la realizzazione dell’impianto si illuminazione dello Stadio . L’affidamento è stato assegnato attraverso il Mepa (mercato elettronico) previsto dalla legge : ogni Comune abbattere i tempi delle gare con il metodo sottosoglia e scegliere la società che può servire a realizzare i progetti senza sottostare a lungaggini che bloccano i lavori. L’affidamento è stato seguito direttamente dall’ufficio preposto del Comune di Gela. Non conosco la società che ha ottenuto l’appalto ma mi auguro che realizzi il progetto in tempi brevi”.

Negli ambienti politici si vocifera che si tratti di società vicina al gruppo di Fratelli d’Italia.

L’affidamento sotto soglia si riferisce agli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture di importo inferiore a determinate soglie economiche, stabilite a livello europeo. Questi appalti sono regolamentati dal D.Lgs. 36/2023 e possono essere affidati con diverse procedure, tra cui l’affidamento diretto e la procedura negoziata senza bando. 

Gli affidamenti sotto soglia sono contratti pubblici di lavori, servizi e forniture che non raggiungono i valori di soglia previsti dal regolamento europeo.

E’ consentito per appalti di lavori di importo inferiore a 150.000 euro, e per servizi e forniture di importo inferiore a 140.000 euro. Procedura negoziata senza bando: è utilizzata per importi superiori ai limiti dell’affidamento diretto, ma inferiori alle soglie di rilevanza europea, previa consultazione di un numero minimo di operatori economici. 

Il D.Lgs. 36/2023 ha ridefinito le procedure per gli appalti sotto soglia, consentendo l’affidamento diretto fino a 150.000 euro per i lavori. Il Decreto Semplificazioni 2025 non ha modificato le soglie, ma ha mantenuto la possibilità di affidamento diretto per lavori fino a 150.000 euro e per servizi/forniture fino a 140.000 euro. Requisiti:Per importi inferiori a 40.000 euro, le stazioni appaltanti sono esonerate dalla verifica sistematica dei requisiti degli operatori, che possono attestare il possesso mediante dichiarazione sostitutiva. 

In genere non sono richieste garanzie provvisorie, ma se richieste non possono superare l’1% del valore del contratto, mentre la garanzia definitiva può essere esclusa in determinate situazioni. Procedure ordinarie:È possibile utilizzare procedure ordinarie (es. gara) per gli appalti sotto soglia, rispettando il principio di risultato e la rotazione degli incarichi

Continua a leggere

Attualità

Da Gela ad Enna, Miriam D’Amore sarà il nuovo presidente del tribunale

Pubblicato

il

Si insedierà mercoledì prossimo, il nuovo presidente del tribunale di Enna. Si tratta di Miriam D’Amore, ex presidente della Sezione Penale del Tribunale di Gela.

Piemontese di Cuneo, D’Amore ha ricoperto ruoli importanti nella magistratura nella lotta alla mafia. E’ stata procuratore facenti funzioni al tribunale di Gela, pubblico ministero a Caltanissetta, giudice del lavoro e componente della Corte d’Appello e della Corte d’Assise d’Appello nissena. 

Continua a leggere

Attualità

Aumenta del 62,6% la richiesta di assistenza alla Caritas rispetto al 2014

Pubblicato

il

Roma – Il Report statistico 2025 di Caritas Italiana evidenzia un aumento del 62,6% delle persone assistite rispetto al 2014 e un consolidamento della povertà in forme croniche, diffuse e multidimensionali, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profonda preoccupazione per la gravissima condizione socio-economica in cui versano molti insegnanti di ruolo, precari e fuori sede, le cui situazioni si stanno avvicinando pericolosamente ai contorni dell’indigenza.

I dati Caritas tracciano il profilo di un’Italia sempre più fragile: uno su quattro vive un disagio prolungato, il 30% degli occupati non riesce a vivere dignitosamente, e oltre 277.000 persone si sono rivolte alla rete solidale nel solo 2024. La scuola, storicamente presidio di inclusione e promozione dei diritti, oggi vede i suoi operatori — i docenti — scivolare verso una marginalità economica che mina la loro stessa funzione educativa.Tra affitti insostenibili, viaggi pendolari infiniti e stipendi fermi da decenni, i docenti fuori sede rappresentano una categoria schiacciata tra responsabilità professionali e precarietà esistenziale. Molti di loro destinano oltre il 50% del proprio stipendio all’alloggio, con famiglie divise e un disagio psicologico crescente.

I dati sono allarmanti: negli ultimi anni, un numero sempre maggiore di insegnanti ha rinunciato a cure sanitarie, si è rivolto a mense sociali o ha contratto debiti per poter lavorare. Particolarmente allarmante è la situazione della classe di concorso A046 – Discipline giuridiche ed economiche, la quale, da anni, subisce una gravissima e strutturale discriminazione professionale. Nonostante l’importanza cruciale della cultura giuridico-economica per la formazione civica e sociale delle nuove generazioni, i docenti A046 sono sistematicamente esclusi da cattedre, mobilità, assegnazioni provvisorie e opportunità di inserimento.

A ciò si aggiunge l’assurda sproporzione tra il numero di docenti abilitati e i pochi posti banditi nei concorsi o previsti in organico, generando povertà, instabilità professionale e scoraggiamento diffuso. Una mortificazione professionale e personale che non ha eguali in nessun’altra classe di concorso.Alla luce di questa situazione non più tollerabile, il Coordinamento chiede al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, interventi immediati e strutturali per contrastare la crescente povertà nel comparto scuola, con particolare riferimento ai docenti fuorisede e ai docenti della classe A046.Le richieste urgenti includono:

L’inserimento del punteggio di servizio nelle domande di assegnazione provvisoria interprovinciale, per garantire una reale possibilità di ricongiungimento familiare e ridurre l’impatto economico e sociale del pendolarismo forzato.Un incremento dei posti disponibili per le assegnazioni provvisorie, specie nelle aree più colpite dallo spopolamento scolastico.Misure straordinarie di sostegno abitativo e sanitario per i docenti fuorisede, anche attraverso convenzioni con enti locali, università e istituzioni caritatevoli.

Un piano nazionale straordinario per il rilancio della classe di concorso A046, con assegnazione di cattedre in ogni istituto tecnico e liceo economico-sociale, aumento dei posti nei concorsi, superamento del blocco delle assegnazioni e pieno riconoscimento dell’apporto culturale e didattico dei docenti di discipline giuridiche ed economiche.Il CNDDU sottolinea che il diritto all’istruzione e il diritto al lavoro dignitoso sono diritti umani fondamentali e non possono essere messi in contrapposizione. Non si può più ignorare che dietro una cattedra può sedere un lavoratore povero e discriminato. Occorre un’inversione di rotta immediata, concreta e strutturale.

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
Pubblicità