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Siccità, poca acqua negli invasi: via al piano di razionamento

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Palermo – I volumi d’acqua negli invasi Fanaco e Leone sono sotto il livello di guardia a causa della siccità: scatta così il piano di razionamento delle forniture idriche, definito dall’Autorità di bacino, nei Comuni serviti da Siciliacque.


A partire da lunedì 8 gennaio, Siciliacque ridurrà la portata d’acqua del 10% e in alcuni casi del 15% a 39 Comuni che si trovano nelle province di Agrigento, Caltanissetta e Palermo (più due Consorzi di Bonifica, Agrigento 3 e Caltanissetta 4), collegati direttamente al Fanaco o ad altri acquedotti alimentati da questo invaso. Dal 12 gennaio, ultimati alcuni interventi sul sistema acquedottistico Garcia, saranno coinvolti nel piano di riduzione anche 15 Comuni del Trapanese.
Il piano di razionamento, concordato nell’ultima seduta dell’Osservatorio sugli utilizzi idrici del distretto idrografico della Sicilia, sarà affiancato da alcune misure per mitigare la crisi idrica. Il primo intervento prevede la trivellazione di un nuovo pozzo per attingere acqua dalla falda del Favara di Burgio. In base a uno studio condotto da Siciliacque, ancora prima di questa crisi idrica, con questo nuovo pozzo sarebbe possibile immettere in rete ulteriori 40 litri al secondo di acqua. Le procedure ordinarie per effettuare l’intervento richiedono però un iter della durata di oltre un anno. Motivo per cui, fa sapere la società che si occupa del servizio idrico di sovrambito, “è stato chiesto all’Autorità di Bacino di trovare un percorso autorizzatorio, anche per un uso transitorio, che accorci i tempi per la nuova trivellazione”.
Il secondo intervento di mitigazione riguarda il prelievo di maggiori quantità d’acqua dalla diga Ragoleto, gestita dalla raffineria Eni di Gela, alla quale è stata già avanzata formale richiesta. Infine Siciliacque interverrà per ripristinare tre vecchi pozzi di contrada Zacchia, in territorio di Prizzi, abbandonati trent’anni fa dall’Eas (l’Ente acquedotti siciliani messo in liquidazione coatta dalla Regione). In questo caso si potrebbero recuperare altri 30 litri d’acqua al secondo.
“I piani di riduzione, attuati per effetto della situazione di severità idrica del sistema Fanaco, saranno aggiornati o modificati in base alle determinazioni dell’Osservatorio sugli utilizzi idrici del distretto idrografico della Sicilia istituito presso l’Autorità di Bacino”, conclude Siciliacque.

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Gli Sbandieratori di Gela incantano Giarratana in un tuffo nel passato

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Il borgo di Giarratana è tornato indietro nel tempo grazie alla VII edizione del Memufest, la celebre festa di rievocazione storica che ha trasformato il paese in un villaggio medievale. Tra i protagonisti della serata, il Gruppo Sbandieratori e Sbandieratrici di Gela, che ha saputo regalare emozioni e spettacolo con la forza del colore e del suono.

L’apertura del corteo, accompagnata dai tamburi di Giarratana, ha percorso le vie del paese fino a raggiungere Piazza dei Martiri, dove un pubblico numeroso e coinvolto ha accolto con entusiasmo la parata. Ma è nel cuore del Memufest, al parco dei Settimo, che la magia si è compiuta: il villaggio medievale, ricco di stand enogastronomici, musica dal vivo e atmosfere d’altri tempi, ha fatto da cornice perfetta alle spettacolari esibizioni del gruppo gelese.

Le evoluzioni degli sbandieratori e sbandieratrici, accompagnate dal ritmo possente dei tamburi, hanno catturato l’attenzione di grandi e piccoli, tra applausi e stupore. I costumi storici, le bandiere in volo e lo scenario suggestivo hanno reso l’intera manifestazione un’esperienza immersiva, autentica, coinvolgente.

A fine serata, gli organizzatori del Memufest hanno omaggiato tutti i gruppi partecipanti con un ricordo simbolico della VII edizione. Hanno partecipato all’iniziativa gli Sbandieratori di gelesi Gianluca Giannone, Elena Pepi, Claudia Nardo, Salvatore Spinello, Valter Miccichè, Pino Lentini, Saro La Folaga, Sarah Giannone.

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“La città in connessione”: al Civico 111 un Talk sulla rigenerazione urbana con l’Ordine degli Architetti 

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Si è svolto al Civico 111 l’incontro sul tema “La città in connessione”, uno spunto per far partire una riflessione su una parte del territorio che molto presto sarà investita da un cambiamento importante. Con il coordinamento dell’arch. Gianni Mauro (Civico 111), è stato promosso un incontro con l’Ordine degli Architetti sul tema “Dialogo tra spazio e memoria”.

«L’apertura dei due musei segnerà un passaggio importante sia per le aree archeologiche dell’Acropoli e di Bosco littorio che per i quartieri che su di loro si affacciano, Mulino a vento e Ospizio marino. Appare necessario affrontare le nuove relazioni che questo cambiamento inevitabilmente genera, nuove connessioni capaci di dialogare con le nuove esigenze che si manifesteranno», ha spiegato Mauro.

Nel Talk sono emerse le esigenze degli attori che oggi sono interessati a questo cambiamento: i cittadini attivi dei quartieri e delle associazioni che oggi operano in quel territorio, le istituzioni come il Parco Archeologico, la Soprintendenza ai Beni Culturali e il Comune di Gela, i professionisti che hanno il compito di cucire questa tela.

«Il nostro compito – ha sottolineato l’arch. Mauro – è stato quello di raccogliere spunti e dati e, in un secondo momento, farli diventare elementi di una strategia che possa rispondere a tutte queste esigenze proposte. Un ottimo inizio per ottenere una proposta partecipata e condivisa».

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Martedì la sostituzione di un tratto della condotta Blufi

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Siciliacque informa che nella mattinata di martedì 22 luglio verrà sostituito un intero tratto di condotta dell’acquedotto Blufi, in contrada Sabucina, nei pressi di Caltanissetta.

Il collegamento della nuova tubazione in acciaio, della lunghezza di 450 metri, renderà più efficiente la distribuzione dell’acqua nel capoluogo Nisseno, risolvendo così i problemi rilevati e prontamente riparati nelle scorse settimane.Per eseguire l’intervento sarà necessario sospendere temporaneamente l’esercizio dell’acquedotto Blufi a partire dalle ore 8 di martedì. La sospensione del servizio idrico interesserà il comune di San Cataldo, il Consorzio di Bonifica 4 e il Cefpas; mentre Caltanissetta resterà alimentata con 25 litri al secondo provenienti dall’acquedotto Madonie Est. Il ripristino delle normali forniture a Caltanissetta, San Cataldo, al Consorzio di Bonifica 4 di Caltanissetta e al Cefpas avverrà progressivamente tra le ore 1 e le ore 24 di giovedì 24 luglio.


I lavori all’acquedotto Blufi rientrano nel piano di manutenzione straordinaria che Siciliacque, società partecipata da Italgas e Regione Siciliana, sta portando avanti quest’anno con l’obiettivo di migliorare le infrastrutture idriche di sovrambito, seguendo un approccio sistemico e non una logica strettamente emergenziale. Gli interventi sugli acquedotti Blufi e Ancipa, già illustrati all’Assemblea territoriale idrica di Caltanissetta, proseguiranno con la realizzazione di bypass per sostituire con nuove tubazioni i tratti di acquedotto più vetusti e quindi maggiormente soggetti a rotture.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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