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I tesori di Gela nell’Isola dei tesori di Agrigento

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Agrigento – Gela e Agrigento legate da un filo consistente della storia greca. Fondata nel 581 a.C. dai coloni Rodii e Cretesi della vicina Gela, Akragas divenne in breve tempo una delle più importanti città della Magna Grecia, in Sicilia seconda solo a Siracusa. Oggi Agrigento si prepara a ricoprire il prestigioso incarico di capitale della cultura e Gela la affianca, come sempre.

Da ieri Agrigento si è  trasformata  in un palcoscenico culturale, ospitando un evento  promosso dall’Assessorato dei Beni culturali dell’Identità siciliana della Regione Siciliana. Il Parco archeologico di Gela occupa il suo posto con uno stand che mostra attività, pubblicazioni storiche,  L’iniziativa si svolge  nel Parco della Valle dei Templi, nel Teatro “Luigi Pirandello” e dieci siti ecclesiastici e artistici del centro storico di Agrigento, mira a valorizzare le 14 aree dei Parchi Archeologici sparsi in tutto il territorio siciliano.

L’“ArcheoExperience nell’Isola dei Tesori”, ad Agrigento dal 26 al 29 settembre che celebra Agrigento 2025, Capitale Italiana della Cultura. L’iniziativa riunisce i principali Parchi Archeologici siciliani in una serie di attività dedicate alla promozione e valorizzazione del patrimonio storico-archeologico. Saranno presenti laboratori di archeologia sperimentale, conferenze, mostre immersive e workshop.

“ArcheoExperience nell’Isola dei Tesori” ripropone la formula vincente usata dalla Bmta di Paestum da 25 edizioni  e punta a promuovere l’immagine dei 14 parchi archeologici regionali: Catania e Valle dell’Aci; Parco Archeologico di Gela; Himera, Solunto e Iato; Isole Eolie; Kamarina e Cava d’Ispica; Leontinoi; Lilibeo-Marsala; Morgantina e Villa Romana del Casale di Piazza Armerina; Naxos e Taormina; Segesta; Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria; Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai; Tindari; Valle dei Templi.

Il Parco Archeologico di Gela è coinvolto nelle attività di ArcheoVirtual, dove attraverso esperienze immersive e narrazioni digitali, si esploreranno miti e leggende legate alla Sicilia antica. Ogni giorno i dipendenti del Parco si alternano per sovrintendere allo stand e presentare ai visitatori la storia della città attraverso le vestigia che custodisce.

Promossa e organizzata dall’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, e ideata dalla Leader srl, titolare del marchio Borsa mediterranea del turismo archeologico (Bmta), l’iniziativa coinvolge amministratori degli enti locali, operatori turistici e culturali, associazioni professionali e di promozione sociale, studenti delle scuole secondarie di secondo grado.  

«La Sicilia – dice l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato – con la sua eredità storica e culturale, si candida naturalmente a essere la capitale dei beni archeologici dell’area euro-mediterranea. Questo ruolo di custode dell’identità del Paese fa dell’Isola, con i suoi sette siti Unesco, una meta culturale fortemente attrattiva».

Il programma include anche la sezione “ArcheoIncontri”, dedicata agli studenti delle scuole superiori per approfondire gli aspetti legati all’educazione al patrimonio artistico culturale siciliano attraverso visite guidate e laboratori di archeologia sperimentale, ma sono previsti anche educational e workshop con i buyer esteri e con la stampa nazionale, oltre a conferenze con gli addetti ai lavori per discutere di strategie di valorizzazione dei territori e dei siti archeologici.

 L’evento rappresenta un’importante occasione per mettere in luce la ricchezza del patrimonio archeologico siciliano, considerato un principio identitario fondante per la regione. La Sicilia, con i suoi 7 siti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, tra cui Palermo Arabo-normanna, Siracusa e la Necropoli Rupestre di Pantalica, e la Valle dei Templi di Agrigento, si distingue come una delle regioni italiane con la più alta concentrazione di tesori storici e culturali. Oltre ai siti UNESCO, la Sicilia vanta anche una serie di elementi del patrimonio immateriale riconosciuti a livello internazionale, come l’Opera dei Pupi, l’arte del muretto a secco, la dieta mediterranea e la vite ad alberello di Pantelleria. Questo patrimonio unico sarà il cuore pulsante dell’evento, che intende promuovere un’offerta culturale integrata che va oltre l’archeologia, abbracciando anche il contesto paesaggistico, le tradizioni locali e l’enogastronomia.

L’ evento intende anche creare sinergie tra le istituzioni culturali e favorire il turismo archeologico nella regione. I visitatori avranno l’opportunità di partecipare a diverse attività didattiche e interattive che includono esperienze virtuali e visite guidate nei principali luoghi di interesse storico. La presenza del Parco di Gela a questo evento conferma l’importanza del suo patrimonio e il suo ruolo chiave nella valorizzazione della storia siciliana.

Ecco il programma:

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Acqua razionata a Niscemi

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 Niscemi – Siciliacqua comunicato che a causa di un guasto lungo la condotta che alimenta la centrale Fegotto, oggi ieri non è stato possibile effettuare la distribuzione in programma.

Ecco il calendario aggiornato:

18/06/2025 Canale – cicero – pitrè – macello alto – cimitero alto

19/06/2025 Spasimo Barracuda – Spasimo Forestale – Macello Basso – centro storico

20/06/2025 Gramsci – centro santi – tripoli trappeto – poggio placenti – carbone maugeri

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Lotta alla crisi idrica in Sicilia: consegnati i dissalatori mobili. Uno è a Gela

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Palermo – La lotta alla crisi idrica in Sicilia ottiene un risultato grazie a una efficace azione di sistema.

Regione Siciliana, Commissario regionale e nazionale per la scarsità idrica, Siciliacque e Acciona Agua (leader mondiale nel trattamento delle acque) annunciano la consegna dei tre dissalatori mobili per i siti di Porto Empedocle (AG), Gela (CL) e Trapani. Realizzati in 120 giorni, rappresentano un modello virtuoso di collaborazione pubblico-privato.


I primi 18 container sono già arrivati a Porto Empedocle e Gela, mentre la consegna dei moduli per Trapani è prevista domani, 18 giugno. Ai tre dissalatori si aggiungerà successivamente anche il revamping dell’impianto fisso di Porto Empedocle. Gli interventi complessivi sono stati finanziati dalla Regione con 100 milioni di euro
e comprendono anche le opere di allaccio a terra e a mare. Il coordinamento delle attività è stato affidato al commissario Dell’Acqua, su richiesta della Regione.


Siciliacque, società partecipata da Italgas (75%) e Regione Siciliana (25%), soggetto attuatore del progetto
relativo ai dissalatori, sta ultimando i lavori propedeutici ad accogliere gli impianti, l’installazione delle condotte
di collegamento alla rete idrica e le altre opere connesse al funzionamento delle apparecchiature.


Parallelamente, in veste di gestore del servizio idrico di sovrambito, sta portando avanti un importante piano
di investimenti pluriennale per oltre 250 milioni di euro per migliorare la resilienza delle grandi “dorsali” idriche
regionali. I dissalatori mobili produrranno 96 litri di acqua al secondo ciascuno, con tecnologie a osmosi inversa e filtri
avanzati, assicurando acqua potabile di qualità nel rispetto dell’ambiente. Un passo decisivo verso la sicurezza idrica della Sicilia.


Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana, ha dichiarato: “La consegna in tempi record è il frutto
di una precisa scelta politica e amministrativa della Regione: abbiamo stanziato le risorse e deciso di affidarci
alla Struttura del commissario nazionale e a Siciliacque – che ringrazio per la preziosa collaborazione – per garantire rapidità, efficacia e trasparenza. È una risposta concreta a un’emergenza senza precedenti, che
stiamo affrontando con una visione strategica. Voglio però essere chiaro: questi impianti non sono l’unica soluzione.

Si inseriscono in un piano più ampio che la Regione ha già avviato, con oltre 200 interventi su pozzi,
sorgenti, impianti di sollevamento, acquedotti e reti idriche, per un investimento complessivo che supera i 100 milioni di euro. Il nostro obiettivo è costruire una Sicilia più resiliente e sicura sul fronte idrico, con interventi
strutturali, duraturi e coordinati, mai realizzati.

Questa è la direzione che abbiamo scelto e che continueremo
a percorrere con determinazione”.
Stefano Mereu, Amministratore delegato di Siciliacque, ha commentato: “Stiamo affrontando la crisi idrica affiancando al nostro piano pluriennale degli investimenti, pari ad oltre 250 milioni di euro, anche la
realizzazione del sistema dei dissalatori. Da mesi lavoriamo senza sosta affinché l’Isola sia dotata di impianti in grado di soddisfare un’esigenza primaria come quella del servizio idrico. I dissalatori rientrano in un piano
più ampio che comprende anche la realizzazione di nuove fonti e interconnessioni, di nuove tratte di
acquedotto, manutenzione straordinaria e sostituzione sulle tratte esistenti a partire da Ancipa, Blufi, Garcia e
Fanaco, digitalizzazione dell’intero sistema di reti ed impianti ed il revamping delle centrali per efficientamento
energetico.

Il rinnovamento della compagine societaria di Siciliacque, avvenuto alla fine del 2023 con l’ingresso
di Italgas, ha permesso di elaborare una nuova strategia di sviluppo basata su approccio di sistema e sull’introduzione di tecnologie innovative con l’obiettivo di rendere la rete idrica di sovrambito efficiente in ogni
sua componente”.


Pietro Tota, Direttore della succursale italiana di Acciona Agua, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di aver
messo a disposizione il nostro know-how di leader mondiale nella dissalazione anche per questa causa
prioritaria. Realizzare e consegnare tre impianti di dissalazione completi in 120 giorni è stata una sfida ingegneristica e logistica notevole, superata grazie alla nostra esperienza e a un dialogo costante con
Siciliacque e la Struttura commissariale. Forniamo una soluzione ‘chiavi in mano’ che non solo è rapida da installare, ma è anche sostenibile, grazie a tecnologie ad alta efficienza che minimizzano il consumo energetico e l’impatto ambientale”

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Trentasette anni (e oltre) di servizio, in pensione il luogotenente Falcone

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Il luogotenente “Cariche Speciali” Domenico Renato Falcone, dopo aver prestato servizio nel corpo della Guardia di Finanza per oltre 37 anni, raggiunge la meritata pensione.

Originario di Reggio Calabria, si è arruolato nel Corpo nel 1987.Ultimata la frequenza dei corsi d’istruzione alla Scuola sottufficiali della Guardia di Finanza, nel 1989 è stato assegnato al Nucleo di Polizia Tributaria di Caltanissetta, dovendo grattato prestato servizio fino alla data di pensionamento.Ha eseguito in prima in persona numerose e importanti operazioni di servizio nel contrasto agli illeciti economico-finanziari, distinguendosi per professionalità, correttezza ed abnegazione, che negli anni gli sono valsi importanti e ripetute manifestazioni di compiacimento ed attestazioni di stima da parte dei superiori.

L’ispettore, sposato e padre di una figlia, si è sempre dimostrato un collaboratore preparato, sereno e instancabile, rappresentando sempre un sicuro punto di riferimento anche per le fiamme gialle più giovani.In occasione del suo congedo, presso la sala conferenze del Comando nisseno, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, il Colonnello Stefano Gesuelli, ha voluto ringraziare personalmente, e a nome del Corpo, l’ispettore per l’eccezionale impegno e la dedizione profusi durante tutta la carriera uniti a particolari doti umane, che lo hanno reso un punto di riferimento per l’intero reparto.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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