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Cronaca

Gela, beni confiscati a Rosario Consiglio

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I beni di Rosario Consiglio, 54 anni, passano allo Stato. L’uomo è ritenuto esponente di rilievo del gruppo Alferi.

I poliziotti della Divisione Polizia Anticrimine, Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali, della Questura di Caltanissetta hanno eseguito il decreto di confisca emesso dal Tribunale di Caltanissetta, divenuto irrevocabile a seguito di sentenza della Suprema Corte di Cassazione, nei confronti del 54enne gelese Rosario Consiglio.

L’uomo, già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale della pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di tre anni, è stato definitivamente confiscato un patrimonio di beni immobili e denaro acquisiti dallo Stato per un per un valore complessivo di circa 500 mila euro. Rosario Consiglio è esponente di rilievo dell’organizzazione criminale mafiosa operante in Gela e denominata “gruppo Alferi”.

Nel curriculum criminale di Consiglio ci sono reati per ricettazione, reati ambientali, violazione di sigilli, tentata truffa ed è stato condannato per lesioni personali e per violazione delle norme recanti misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza rifiuti in Campania e misure urgenti di tutela ambientale.

La confisca è il risultato di una lunga e laboriosa attività d’indagine che ha riscontrato un’evidente sproporzione fra i redditi dichiarati dal Consiglio e il valore reale dei beni nella sua piena disponibilità intestati, anche, ai familiari più stretti. In particolare, nel corso degli anni il Consiglio era riuscito, con profitto derivante dalla gestione di attività illecite del clan e avvalendosi della forza intimidatrice derivante dall’appartenenza a un gruppo mafioso, ad accumulare ingenti capitali.

L’appartenenza del Consiglio al citato sodalizio mafioso è stata accertata attraverso le dichiarazioni di vari collaboratori di giustizia e dalle indagini svolte dal personale della Squadra Mobile di Caltanissetta. Detta organizzazione era dedita alla commissione di delitti di ogni genere e, principalmente, estorsioni, furti, danneggiamenti seguiti da incendi, usura, anche con l’uso delle armi.

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Cronaca

Aggredito dai cani, scappa e viene investito da un’auto

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Vittoria – Cerca di sfuggire all’aggresdione di un branco di cani e viene investito da un’auto.

E’ successo stamattina intorno alle 7.30 a Vittoria. Vittima un uomo che si trovava davanti alla stazione di carburanti di via Generale Cascino quando è stato aggredito a morsi da un branco di cani.

Spaventato, l’uomo si è dato alla fuga e mentre scappava ai cani è stato investito da un’auto alla cui guida c’era un maresciallo della Marina Militare in servizio a Gela.

E’ stato soccorso dal 118 di Vittoria e da alcuni uomini delle forze dell’ordine che stavano facendo colazione in un bar prima di recarsi al lavoro.

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Cronaca

Bruciano rifiuti speciali, denunciati 4 giovani licatesi

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Quattro ragazzi di Licata, sono stati denunciati dai carabinieri per combustione illecita di rifiuti speciali e resistenza a Pubblico Ufficiale. Sono stati sorpresi a bruciare un ammasso di cavi elettrici al fine di separarli dalla plastica e ricavarne il rame. I Carabinieri dello Squadrone Cacciatori, nell’ambito del supporto operativo alla Compagnia Carabinieri, finalizzato al contrasto della criminalità, soprattutto nelle zone rurali più impervie e impraticabili del territorio, hanno notato a distanza una colonna di fumo nero. Per questo motivo, attuando mirata attività di ricognizione, hanno individuato, in contrada “Mintina” a Licata, gli autori del rogo, i quali, alla vista dei militari, hanno tentato una fuga a piedi e a bordo di un’autovettura, ma sono stati prontamente bloccati. L’area interessata ed il materiale rinvenuto sono stati posti sotto sequestro, come disposto dall’Autorità Giudiziaria competente.

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Cronaca

Rubava energia elettica: arrestato

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Vittoria – Arrestato un uomo con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e per stupefacenti, per il reato di furto aggravato di energia elettrica.

Nello specifico, l’uomo aveva sottratto energia elettrica per ben cinque anni ed è per questo motivo che è finito agli arresti domiciliari.

L’uomo dovrà difendersi dall’accusa di furto aggravato, durante una perquisizione infatti gli Agenti del Commissariato di Vittoria hanno scoperto un allaccio abusivo. In particolare, al termine della perquisizione domiciliare, presso l’abitazione dell’uomo, gli operatori della Polizia di Stato hanno constatato la presenza di un allaccio abusivo alla rete elettrica.

A seguito degli accertamenti del personale tecnico Enel, è emerso che il prelievo illegale di energia elettrica, si protraeva da circa cinque anni determinando un danno erariale di circa 5.000 euro.

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