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Il sindaco interviene sul caso di Zelia

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Zelia Guzzo aveva solo 37 anni ed era una gran bella persona, brava insegnante, moglie fedele e ottima madre. E’ giusto che il marito, il figlioletto e i familiari sappiano perchè è stata loro strappata. Sto seguendo con attenzione questa delicata vicenda, oltre che in qualità di Sindaco, anche come uomo e come avvocato, e mi piacerebbe che la famiglia sapesse che le sono vicino, col cuore. 

Zelia non aveva patologie quando si è sottoposta alla vaccinazione anticovid. Le è stato iniettato il siero anglosvedese Astrazeneca e, come accertato dall’esame autoptico, è deceduta, dopo alcuni giorni di agonia, a causa di una trombosi. 

Non voglio addentrarmi negli aspetti tecnici della vicenda; non è questa la sede e rischierei anche di essere frainteso. La vaccinazione resta, ad oggi, l’unica strada per uscire dall’incubo della pandemia, e nessuno può sottrarsi a quello che oggi rappresenta un vero e proprio gesto di responsabilità civile. 

Ma le cose devono essere fatte bene, le persone devono arrivare alla vaccinazione completamente consapevoli dei rischi di possibili reazioni avverse, e per Zelia Guzzo pare non sia stato così. 

Questa confusione non fa bene a nessuno, e potrebbe scoraggiare e spaventare molti. Non è ammissibile annunciare open day in pompa magna e poi, dopo pochi giorni, assistere a disarmanti dietrofront con tanto di sequestri di lotti o divieto di somministrazione agli over 60 di ben 2 vaccini dei 4 disponibili in Italia. E’ davvero inconcepibile tutto ciò, quando già una buona parte della popolazione ha ricevuto la propria dose, e tra questi anche molti dei nostri ragazzi. Urgono la massima cautela e la massima chiarezza perchè nessuno dev’essere vittima sacrificale sull’altare della sperimentazione.

Il fatto che le reazioni avverse gravi si possano avere solo in casi sporadici non significa nulla: ogni vita vale ed è preziosa. Zelia aveva il diritto ad essere informata sui rischi reali che correva e, come lei, tutte le altre vittime, sia quelle per le quali la correlazione con il vaccino è stata dimostrata (come nel caso di specie e in quello del militare di Augusta) sia per quelle per le quali resta il dubbio. 

Anch’io, quindi, chiedo verità e giustizia per Zelia Guzzo e, a nome di tutta la città, mi stringo al dolore di questa famiglia per la gravissima perdita subita. 

Il Sindaco Lucio Greco

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La “Prima Domenica del Mese al Museo”sarà speciale anche a Donnafugata!

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La “Prima Domenica del Mese al Museo”sarà speciale anche a Donnafugata!

Dal 4 maggio 2025 i visitatori potranno usufruire di ingresso a tariffa ridotta ogni prima domenica del mese: 4 € per visitare l’intero complesso, il Castello, il parco e il museo del Costume – Mu.de.co.

L’iniziativa è finalizzata a favorire la conoscenza del patrimonio storico-artistico e monumentale e ad ampliare la platea dei visitatori, allineandosi con una strategia culturale che, a livello nazionale, sta riscuotendo notevole apprezzamento.Durante l’intera giornata saranno pertanto sospese le altre tipologie di biglietto e le altre riduzioni.

Le prenotazioni/transazioni effettuate prima di questa data resteranno immutate alle condizioni previste al momento della conferma della prenotazione stessa.Il Castello di Donnafugata è aperto tutti i giorni, eccetto il lunedì, dalle 9 alle 19:00, permanenza all’interno consentita fino alle 19:45.

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Antoci: “Tre morti a Monreale sono l’ultimo segnale di un’escalation che l’Europa non può ignorare”

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Bruxelles – L’assurda sparatoria di Monreale, in Sicilia, nella quale sono rimasti uccisi tre giovani, tra cui una ragazza di 17 anni, per mano di un diciannovenne che ha aperto il fuoco, si inserisce in una catena crescente di episodi di violenza armata nelle città europee.

Da Palermo a Bruxelles, il filo conduttore è la disponibilità crescente di armi da fuoco illegali nelle mani di giovani e gruppi criminali.

L’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea chiedendo dati aggiornati sulla circolazione di armi illegali in Europa e nuove risorse per rafforzare le azioni di prevenzione e disarmo civile, con un focus sulle aree urbane più esposte.

“La sparatoria di Monreale è un fatto gravissimo. Ma non è un caso isolato – dichiara Antoci – L’accesso facile alle armi e l’assenza di presidi culturali e sociali sta generando una deriva pericolosa, soprattutto tra i più giovani.”

“Ho chiesto alla Commissione – continua Antoci – se intende sostenere in modo concreto enti locali, scuole e forze dell’ordine con strumenti e risorse dedicati a campagne di disarmo e a programmi di educazione non violenta.”

“Serve rafforzare la cooperazione e lanciare una vera politica culturale per contrastare la subcultura della violenza armata. Non possiamo accettare – conclude Antoci – che le nostre città diventino zone franche dove le pistole parlano al posto del dialogo“.

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“Futurismo, psiche, infinito”: l’arte giovane celebra i 150 anni della biblioteca comunale

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Con la mostra d’arte “Futurismo, psiche, infinito” si è concluso il ciclo di eventi organizzati per celebrare il 150° anniversario della biblioteca comunale. L’iniziativa, promossa dall’Interact Club in collaborazione con la Consulta Provinciale Studentesca e patrocinata dall’amministrazione comunale, ha trasformato gli spazi della biblioteca in un vivace laboratorio creativo aperto ai giovani artisti. 

Protagonisti dell’esposizione sono stati gli studenti del liceo Vittorini e di giovani artisti locali, che hanno anche curato un’estemporanea d’arte durante l’evento. Particolarmente apprezzata l’opera di Sara Chiarelli, che ha saputo interpretare con grande sensibilità il tema del futurismo.

Ogni partecipante ha offerto una personale lettura dei tre concetti chiave del titolo – futurismo, psiche, infinito – con lavori maturi e originali. Anche i soci dell’Interact Club hanno contribuito attivamente, esponendo due quadri per ciascun tema, scelti per il loro valore simbolico e la forza evocativa.

La mostra si è conclusa con un momento di confronto culturale, in cui i soci dell’Interact club hanno dialogato con il pubblico, approfondendo il significato delle opere presentate. Un appuntamento che ha unito arte, gioventù e memoria, lasciando un segno importante nel percorso di celebrazione della biblioteca e nella vita culturale della città.

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