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Cronaca

Interpellanza di Arancio sui servizi sanitari per i malati mentali

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“In Sicilia l’assistenza ai soggetti affetti da disturbi della sfera mentale, che soffre sempre più dell’assenza di strutture residenziali specialistiche e  pesa in maniera sempre più evidente  sul bilancio della mobilità sanitaria verso altre regioni, ha bisogno di un’organizzazione efficiente che riesca a venire il più possibile incontro all’esigenza di assistenza della popolazione”. Lo dice Giuseppe Arancio parlamentare regionale  del Partito Democratico che sull’argomento ha presentato un’interpellanza con richiesta di risposta scritta firmata da tutti i parlamentari del gruppo.
“L’assistenza psichiatrica nella nostra regione è priva di strutture residenziali specialistiche, come invece previsto nel piano strategico di salute mentale del 2012. In Sicilia – aggiunge Arancio – non esistono strutture residenziali per i disturbi alimentari, la doppia diagnosi e le dipendenze patologiche nonostante le previsioni del piano strategico della Salute mentale del 2012 che  prevedeva 300 posti per la Sicilia. Non sono state attivate strutture  per il trattamento dei disturbi psicopatologici in adolescenza, per lo spettro autistico, per l’ abuso di alcol, per adolescenti e giovani adulti con ritardo mentale correlati  psicopatologici e comportamentali oltre a comunità residenziali con doppia diagnosi. In atto dei 300 posti previsti, solo 25 posti sono stati utilizzati. Per non parlare, poi,  dell’assenza di un ‘percorso diagnostico terapeutico assistenziale regionale sulla demenza’, patologia in crescita esponenziale visto l’allungamento della vita e l’inadeguatezza dei posti di  residenza esecuzione misura di sicurezza (REMS),  che costringe  alcune tipologie di pazienti alla permanenza in strutture carcerarie. Intanto – aggiunge –  vi è un aumento enorme delle richieste di prestazioni volte a fronteggiare le conseguenze psichiatriche del Covid, quel fenomeno che gli specialisti individuano con il termine di ‘sindemia’, un mix tra pericolo clinico e sociale fatto di malattia, di paura del contagio, della cosiddetta ‘Covid fatigue’ e di una profonda solitudine, soprattutto tra gli anziani. Tutto ciò, – conclude Arancio –  sommato all’inadeguatezza delle piante organiche dei servizi di salute mentale, svuotate dai pensionamenti  di operatori mai più rimpiazzati. Il governo regionale si attivi immediatamente per mettere in pratica  le linee guida già approvate per rispondere alle esigenze di cittadini e famiglie

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Cronaca

Sorveglianza speciale a Genova per affiliato a Cosa Nostra nissena

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La Direzione Investigativa Antimafia di Genova ha eseguito un decreto di applicazione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per tre anni nei confronti di un soggetto già condannato in via definitiva per associazione mafiosa. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Genova – Sezione Misure di Prevenzione – su proposta della Procura Distrettuale e della Dia, con la collaborazione della Divisione Anticrimine della Questura.

L’uomo, attualmente agli arresti domiciliari, è considerato ancora oggi socialmente pericoloso. Sottoposto in passato anche alla confisca dei beni, vanta un lungo curriculum giudiziario a partire dagli anni ’90. Tra le condanne figurano il favoreggiamento continuato della prostituzione (1999) e, soprattutto, una pesante sentenza emessa nel 2004 per associazione mafiosa, riconducibile alla sua affiliazione alla cosca guidata da Salvatore Fiandaca, legata al boss Giuseppe “Piddu” Madonia, figura apicale di Cosa Nostra nella provincia di Caltanissetta.

Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe diretto una “decina” mafiosa nel capoluogo ligure, occupandosi di attività illecite come il gioco clandestino del lotto e del totocalcio, assieme ad altri affiliati originari della Sicilia.

A conferma della sua pericolosità, la Dia ricorda anche la recente condanna definitiva del marzo 2025 per reati commessi tra il 2012 e il 2017, tra cui interposizione fittizia di beni, favoreggiamento e falsità ideologica.

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Cronaca

Scontro con un’auto, parrucchiera gelese muore nel Ravennate

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Gela piange la scomparsa della parrucchiera Valentina Farruggia, vittima venerdì scorso di un incidente stradale che si è verificato lungo la strada che collega Lugo a Fusignano, nel Ravennate. 

Valentina era in sella allo scooter T-Max condotto dal marito, quando si è registrato lo scontro con una Chevrolet Spark guidata da una donna di 45 anni. Trasportata al trauma center dell’ospedale ‘Bufalini’ di Cesena per la quarantaduenne gelese, che risiedeva a Fusignano,non c’è stato nulla da fare. I funerali si terranno oggi alle 16. 

foto Il Resto del Carlino

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Cronaca

Scontro auto-moto, grave centauro in ospedale

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Un giovane extracomunitario, è ricoverato in codice rosso all’ospedale Guzzardi, dopo essere rimasto coinvolto in un incidente stradale che si è verificato al km 3.500 sulla statale 115 Vittoria-Gela.

Il ragazzo era in sella ad una moto che si è scontrata con una macchina. I rilievi sul sinistro sono affidati alla Polizia.

foto Franco Assenza

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