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Pizzardi: “ottenere il reparto della Breast Unit deve essere un obiettivo”

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La Camminata per la vita ha avuto un grande riscontro in termini di partecipazione. Resta in sospeso la posizione dell’ Asp sulla realizzazione di un reparto concreto dove curare le pazienti del territorio comprensivo dei comuni viciniori che chiedono assistenza sanitaria, per vivere!

Ne abbiamo parlato con l’assessore alla sanità del Comune di Gela. Ecco quello che ha detto:

Come ha percepito il senso di questa manifestazione?

” Ho potuto intendere un grido forte di rabbia che proviene dal cuore dei residenti il territorio di Gela e non solo – dice Antonio Pizzardi – che rispetto ad una Brest Unit istituita nel Dicembre del 2019 che ad oggi è priva di un reparto con posti letto dedicati, non intende più assistere a tagli di nastro inconsistenti. E’ inconcepibile e alquanto imbarazzante inaugurare strutture senza garantirne la consequenziale funzionalità”.

Una iniziativa imponente: se l’aspettava?

“Sicuramente un fiume di persone che si sono riversate sul corso principale di Gela, per me è stato un onore partecipare alla manifestazione indetta dall’ Ados Italia, associazione che offre servizi e supporto alle donne operate al seno. Un corteo ordinato e composto ove era palpabile in tutti il desiderio di esserci e con gran voglia difendere cio’ che resta, grazie ad un medico che per semplice e pura vocazione  ti dona professionalità, attenzione, puntualità.

La sua disponibilità ti spiazza, entra da solo in simbiosi con l’ammalato, ma ti sembra che siano in 5: L’oncologo, lo psicologo, l’infermiere, l’amico. Ti trasferisce le sue conoscenze  a parole semplici, ti infonde quiete nel dramma della malattia” .

Il tutto mosso da una sola persona…

“Tengo ad esprimere gratitudine al Dott. Giusepoe Di Martino. Io non lo conosco personalmente, ciò che dico l’ho appreso dalle manifestazioni di encomio da parte delle centinaia di persone che ieri affollavano il corso principale. Chi ha buon orecchio ha potuto intendere un grido forte di rabbia che proviene dal cuore dei residenti il territorio di Gela”.

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Attualità

Sensazionale scoperta nel sottosuolo di Gela

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Scorte di acque dolci sono state scoperte nel sottosuolo della Sicilia meridionale, tra i 700 e i 2500 metri di profondità al di sotto dei Monti Iblei. A renderlo noto la ricerca di un team composto da studiosi dell’Università di Malta, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dell’Università Roma Tre. 


“Le risorse idriche sotterranee profonde in tutto il mondo rappresentano un’importante fonte potenziale di acqua non convenzionale, che possono supportare le crescenti necessità, legate anche alla crescita demografica globale”, afferma Lorenzo Lipparini, ricercatore dell’Ingv – Università di Malta, professore dell’Università Roma Tre e primo autore dello studio, insieme a Damiano Chiacchieri, assegnista Ingv e dottorando dell’Università Roma Tre, Roberto Bencini collaboratore dell’Università di Bologna e Aaron Micallef, professore dell’Università di Malta. Il tutto è stato recentemente pubblicato sulla rivista “Communications Earth & Environment” di Nature Portfolio, dove è comparso l’articolo dal titolo “Extensive freshened groundwater resources emplaced during the Messinian sea-level drawdown in southern Sicily, Italy,” che rivela appunto la presenza di risorse idriche sotterranee senza precedenti nella Formazione di Gela, una piattaforma carbonatica Triassica nel sottosuolo della Sicilia meridionale.


“Qui documentiamo un esteso corpo idrico sotterraneo di acque dolci e salmastre conservato in un acquifero profondo tra i 700 e i 2500 metri di profondità al di sotto dei Monti Iblei, nella Sicilia meridionale”. La scoperta di questo vasto accumulo d’acqua è il risultato di un approccio innovativo che combina l’analisi di pozzi petroliferi profondi con avanzate tecniche di modellazione tridimensionale del sottosuolo.

 “Abbiamo attribuito la distribuzione di questo accumulo di acque fossili a un meccanismo di ricarica meteorica guidato dall’abbassamento del livello del mare nel Messiniano” continua Lipparini. “Abbiamo ricostruito che questo abbassamento del livello del mare, avvenuto circa 6 milioni di anni fa, ha raggiunto i 2400 metri sotto l’attuale livello del mare nel bacino del Mediterraneo orientale, creando le condizioni favorevoli all’infiltrazione di acque meteoriche e all’accumulo e conservazione di questa preziosa risorsa idrica nel sottosuolo”.


“Queste acque addolcite potrebbero avere utilizzi diversificati, dalla potabilità all’utilizzo per scopi industriali e agricoli, aprendo così nuove prospettive per la Sicilia meridionale e altre regioni costiere del Mediterraneo”, sottolinea il ricercatore Ingv. “Questo approccio innovativo potrebbe, infatti, essere esteso ad altre aree dell’Italia e del Mediterraneo caratterizzate dalla carenza idrica e da condizioni geologiche analoghe”, suggerisce il primo autore. “Grazie ai risultati raggiunti si potrà ora cercare di individuare possibili nuovi accumuli anche in aree quali Marocco, Tunisia, Egitto, Libano, Turchia, Malta e Cipro, per citarne alcune”. “Abbiamo utilizzato le competenze del team, sviluppate in particolare nel settore della ricerca petrolifera, per ricercare, questa volta, potenziali preziose risorse idriche profonde di supporto a uno sviluppo sostenibile, che permetta anche di affrontare le sfide della sicurezza idrica.


Il Progetto è stato inserito tra le “action” in occasione della “Water Conference” dell’ONU del marzo 2023 e, nel prossimo futuro, il team prevede di valutare un piano di sviluppo e un progetto di utilizzo di queste acque. Il finanziamento per questa ricerca è stato fornito attraverso un progetto Marie Curie Grant con l’Università di Malta, il supporto dell’Università Roma Tre e dell’Ingv. Fonte Ansa – Protezione Civile

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La Valle dei Templi festeggia un milione di visitatori

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Agrigento – È arrivato insieme alla moglie e al figlio in occasione dei suoi quarant’anni. Una volta alla Valle dei Templi, il turista spagnolo si è ritrovato a festeggiare anche un altro avvenimento: essere il milionesimo visitatore del Parco archeologico.

Per loro ingresso omaggio con bigliettone n. 1.000.000 consegnato dall’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, e dal  direttore del Parco, Roberto Sciarratta.

In base ai dati 2022 del ministero della Cultura, il sito archeologico agrigentino si colloca a metà della classifica nazionale dei luoghi culturali più visitati. «Agrigento – ha commentato il presidente della Regione, Schifani – si conferma tra le mete più attrattive

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Riprendono i lavori sulla Sp 38

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L’ on.Giuseppe Catania esprime piena soddisfazione nel comunicare che la commissione aggiudicatrice dei lavori, incaricata dalla Struttura Commissariale per il rischio idrogeologico, ha effettuato la sessione di approfondimento richiesta dal Tar confermando l’aggiudicazione alla ditta che stava effettuando i lavori sulla S.P. 38 Mussomeli-Caltanissetta.
A giorni, dunque, riprenderanno regolarmente i lavori per la sistemazione di questa importante arteria viaria che collega tutto il vallone con il capoluogo di provincia
“Ringrazio i vertici della Struttura Commissariale per la celerità con cui sono intervenuti, prendendo in carico immediatamente la problematica che io stesso avevo avuto modo di segnalare.
La buona politica paga sempre”- conclude il deputato meloniano.

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