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Sindacale

Sindacati denunciano il bluff dell’emendamento dei Forestali

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“Vorremmo proprio sbagliarci, ma della tanto sbandierata pioggia di milioni in favore dei forestali siciliani non troviamo traccia nella manovra economica appena approvata in via definitiva dal Senato. Benché l’emendamento a iniziativa leghista fosse stato rivelato tra molti squilli di tromba alla vigilia di una iniziativa organizzata da Fai-Flai-Uila Sicilia per sollecitare la riforma di comparto, non dubitiamo della buona fede dei proponenti. Ci piacerebbe tanto sapere, però, cosa ne sia stata di quella promessa”.


Protestano i segretari generali di Fai-Flai-Uila Sicilia, Adolfo Scotti, Tonino Russo e Nino Marino, che aggiungono: “Il bluff è scoperto. Un esempio da manuale per spiegare come la politica perda credibilità. E perché. Il 12 novembre, le nostre organizzazioni sindacali avevano pubblicamente annunciato per il 18 una manifestazione dinanzi alla Presidenza della Regione denunciando il valzer dei rinvii con cui il governo Schifani stava (e sta) gestendo l’approdo della riforma forestale in Giunta per l’esame della proposta di legge e il successivo passaggio all’Ars. A stretto giro di posta il deputato regionale ed ex assessore all’Agricoltura Luca Sammartino aveva diffuso una nota in cui ringraziava i parlamentari nazionali della Lega avendo, testuali parole, depositato su mia sollecitazione un emendamento per i forestali siciliani in cui si stanziano 55 milioni di euro in più annui per ciascun esercizio dal 2025 al 2029. Stesso contenuto di un comunicato a firma di Vincenzo Figuccia, collega di gruppo dell’onorevole Sammartino. È bastato poco più di un mese per accertare il nulla di fatto alla Camera e al Senato”.


Scotti, Russo e Marino sottolineano ancora: “Malgrado i grandi titoli ricevuti da quel proclama, Fai-Flai-Uila avevano confermato l’autoconvocazione dei propri gruppi dirigenti a Palazzo d’Orleans per il 18 novembre sospendendola solo, in segno di rispetto istituzionale, a seguito di una comunicazione ufficiale con la quale l’assessore all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo, informava che il presidente Renato Schifani d’intesa con lo stesso assessore avrebbe organizzato per la settimana successiva un incontro per discutere tempi e modalità della riforma forestale. Incontro che ancora oggi non s’è tenuto”.
I segretari generali di Fai-Flai-Uila Sicilia si dicono “pronti a scendere in piazza già nel mese di gennaio” e concludono: “Basterebbe partecipare alle nostre assemblee di lavoratrici e lavoratori per comprendere quanto siano forti lo sconcerto e l’amarezza di fronte alla storia infinita di una riforma in cantiere ormai da decenni, sempre più necessaria per l’ambiente e la qualità della vita nella nostra Isola. Lo rivendichiamo non solo noi, ma anche le 213 amministrazioni locali che cinque anni fa si erano schierate con noi in occasione della grande e clamorosa campagna SvegliaRegione. Il balletto di date e annunci prosegue. Adesso, stavolta non per iscritto, ci annunciano che a metà gennaio saremo convocati dal presidente della Regione per avere la tanto invocata certezza su tempi e contenuti della riforma. Siamo sempre disponibili al confronto, purché caratterizzato non solo da fatti concreti ma anche dal dovuto rispetto per le legittime aspettative dei lavoratori, che non meritano questo trattamento. Né tantomeno lo meritano i siciliani, che hanno bisogno di una tutela efficace e permanente del territorio”.

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CAltanissetta: Ugl contro trasferimento di un ispettore capo di Pm

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È stata depositata presso il Comune di Caltanissetta una nota sottoscritta dal segretario provinciale Ugl Autonomie,  Filippo Crucillà, con la quale è stato richiesto un incontro sindacale urgente al fine di riesaminare la posizione  professionale di un  ispettore capo di Polizia Municipale, inusualmente trasferito senza plausibili  motivi  dal  proprio settore del Comando  di  Polizia  Municipale all’Ufficio  tributi, per prestare servizio di ordine pubblico.

“È stato irragionevolmente  demansionato senza la sua approvazione. Il comportamento tenuto dall’amministrazione comunale di Caltanissetta nei confronti del  dipendente  appare, secondo Ugl – dice Crucilla’ – fondato su pretesti verosimilmente riconducibili a un presunto caso di mobbing,  poiché legati a questioni non di natura professionale, bensì di tipo personale. Tutto ciò va a cozzare con la realtà che riguarda la carenza di personale all’interno del Comando di Polizia Municipale, una carenza così grave da rendere di fatto impossibile un adeguato presidio del territorio. L’ispettore  si  ritrova a  essere parcheggiato giornalmente in un servizio che a parere della nostra organizzazione sindacale necessita della costante presenza della risorsa umana incaricata. Il ricevimento del  pubblico avviene soltanto di mattina, a giorni alterni e l’agente di polizia municipale presta la sua attività di servizio quotidiano anche in ore e giornate  senza la presenza del pubblico e ciò con grave spreco economico a discapito della cittadinanza amministrata. Questo, forse, perché qualcuno usa le proprie ripicche personali a svantaggio dei cittadini nisseni”.

La  speranza  del segretario Ugl Autonomie  provinciale rimane  quella di una celere convocazione da parte dell’amministrazione comunale di Caltanissetta,  per definire bonariamente “questa assurda controversia”.

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Ugl invita il consiglio a sostenere la delibera sulla Ghelas

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In serata, il consiglio comunale di Gela si riunisce per votare il nuovo contratto della Ghelas multiservizi. Il segretario confederale Ugl Andrea Alario e il segretario Ugl terziario Patrizia Abbenanti invitano tutta l’assise civica a sostenere l’atto e a dare stabilità all’azienda e ai lavoratori.

“Per noi, che abbiamo sempre lavorato per assicurare un futuro solido all’azienda, si tratta di un momento decisivo – dicono – riteniamo che tutto il consiglio comunale debba dare un messaggio chiaro, di vicinanza all’azienda, ai lavoratori e alle loro famiglie. Lo stesso vale per l’amministrazione comunale. Fino a oggi, ci siamo sempre confrontati con il management e con i dipendenti Ghelas, con la prospettiva proprio del contratto e della stabilità”.

I sindacalisti Ugl pongono fiducia nell’azione dell’assemblea cittadina. “Siamo certi che ci sarà un voto favorevole – concludono – così, dai prossimi giorni si metterà fine alla lunga stagione delle proroghe, dando programmazione e collocando Ghelas in una fase diversa, pure nel rapporto con il Comune che la controlla per intero. Come organizzazione sindacale, ribadiamo la piena disponibilità a qualsiasi dialogo e confronto”.

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Pericolo da choc termico:la Uil chiede alla Regione ordinanza per lavoratori a rischio

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“La Regione Sicilia emani subito l’ordinanza salvavita per le lavoratrici e i lavoratori dei settori, come edilizia e agricoltura, dov’è più alto il rischio di choc termico. Altrove, ad esempio nel Lazio, è già in vigore il provvedimento che vieta pure per quest’anno ogni attività lavorativa in campi, serre e cantieri edili nelle ore di punta delle giornate con allerta per ondate di calore”.
La richiesta arriva dai segretari generali di Feneal-Uil e Uila-Uil Sicilia, Nino Potenza e Nino Marino. Gli esponenti delle due organizzazioni di categoria si rivolgono “al presidente Renato Schifani, cui va dato atto – affermano – di essere stato il primo nella nostra Isola a rispondere il 17 luglio del 2024, dopo anni di battaglie sindacali, al nostro appello e di avere firmato in quella data un primo provvedimento scaduto il 31 agosto che vietava ogni attività lavorativa nei settori agricolo e florovivaistico, edile ed affini in condizioni di esposizione prolungata al sole dalle 12.30 alle 16.00, nei giorni e nelle aree nelle quali la mappa del rischio segnala un livello di rischio alto”.


“Considerato che le temperature sono già in progressivo aumento – aggiungono Marino e Potenza – ci attendiamo che l’ordinanza della Regione arrivi nelle prossime ore, senza attendere oltre, in considerazione della minaccia rappresentata dall’elevata temperatura, dall’umidità e dalla prolungata esposizione al sole per l’incolumità e la vita di lavoratrici e lavoratori”.
I segretari di Feneal e Uila concludono “ricordando alle imprese come il testo unico sulla salute e la sicurezza dei lavoratori indichi tra gli obblighi del datore di lavoro la valutazione del rischio microclima insieme alle misure di prevenzione e protezione utili a eliminare o limitare le minacce da stress termico”. Marino e Potenza segnalano, peraltro, che le aziende possono richiedere la cassa integrazione guadagni ordinaria nel caso di temperature elevate, anche solo percepite.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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