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Cronaca

Sequestro di 700 mila euro per truffa ad un concessionario di auto

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Ragusa – I Carabinieri della Sezione di Pg della Procura ed i Finanzieri della Sezione di Pg della Procura, coadiuvati nella fase esecutiva da personale dei Comandi di stazione competenti nei rispettivi territori (Compagnie Carabinieri di Modica-Noto-Augusta), su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Ragusa per la somma complessiva di.699.811,37 euro in danno di un concessionario di auto usate di Ispica e di 15 autovetture individuate nella proprietà e/o disponibilità di altri indagati. 

L’attività di indagine ha consentito di accertare una presunta truffa del concessionario, il quale, con il concorso altri soggetti coinvolti, provvedeva alla sottoscrizione di contratti di finanziamento con la società  F.C.A. Bank (adesso C.A. Bank), relativi all’acquisto di autovetture presso la concessionaria, utilizzando documenti reddituali falsi e/o alterati, inducendo in errore la società creditrice circa la solidità economico-finanziaria dei soggetti richiedenti il finanziamento. 

La concessionaria autovetture vendeva la singola automobile, conseguendo un duplice profitto: quello derivante dalla vendita e quello derivante dal raggiungimento di obiettivi e premi di vendita corrisposti dalla società F.C.A.

Dall’altro lato, il singolo acquirente otteneva l’acquisto di una vettura che, senza questo raggiro non avrebbe conseguito e, in numerosi casi accertati, provvedeva all’alienazione del bene a terze persone, non coinvolte, a brevissima distanza dall’acquisto, in tal modo procurandosi l’ulteriore profitto derivante dalla vendita della vettura, in relazione alla quale non corrispondeva le rate del finanziamento sottoscritto.

Nell’ambito dell’attività di indagine sono stati censiti 43 episodi di contratti di finanziamento sottoscritti per l’acquisto di altrettante autovetture con le stesse modalità. Numerosi altri soggetti sono indagati per il delitto di reato di truffa in concorso.

L’attività ha consentito di sequestrare complessivamente 15 autovetture.

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Cronaca

Prova ad evadere: arrestato

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Ragusa – Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, che ha coordinato le indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Ispica, hanno eseguito un’ordinanza di sottoposizione al regime carcerario nei confronti di un 29enne, residente e domiciliato nella città di Ispica, già agli arresti domiciliari.

L’uomo è stato arrestato poiché risulta gravemente indiziato del reato di evasione commesso in più circostanze nel corso dell’ultimo mese a seguito della sottoposizione alla precedente misura, sicuramente meno afflittiva, degli arresti domiciliari a cui però l’uomo non è riuscito a conformare la sua personalità.

Infatti, durante i controlli ordinari effettuati dalla Stazione di Ispica e dall’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Modica nei confronti dei vari soggetti agli arresti domiciliari, l’uomo non era quasi mai presente all’interno della sua abitazione ma, violando la misura in essere, circolava per la città e in un’occasione si era anche allontanato dal comune di Ispica.

Motivo per cui l’Arma di Modica ha riferito all’Autorità Giudiziaria competente in merito alla costante violazione della misura da parte del 29enne, nei cui confronti è stata necessaria l’applicazione della custodia cautelare in carcere che, fatta salva la presunzione di innocenza del suo destinatario, è stata ritenuta allo stato degli atti l’unico strumento utile a contenere i comportamenti dell’uomo contrari alle prescrizioni impostegli.

La misura cautelare si è resa necessaria anche al fine di non destinare i militari impegnati nei controlli quotidiani alla sua costante ricerca, attività necessaria al fine di evitare che potesse commettere altre tipologie di reati durante le varie evasioni.Tutte le ipotesi accusatorie, allo stato condivise dal Gip in sede, dovranno trovare conferma allorché verrà instaurato il contraddittorio tra le parti, come legislativamente previsto.

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Cronaca

Minacce e molestie all’ex compagna, eseguito divieto di avvicinamento

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La Squadra Mobile di Caltanissetta, ha eseguito una misura cautelare personale, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un nisseno di 34 anni. L’indagato, dalla ricostruzione investigativa realizzata, si sarebbe reso responsabile di reiterate condotte persecutorie nei confronti della ex compagna, non rassegnandosi alla decisione di questa di interrompere la relazione sentimentale in atto, tanto da minacciarla e molestarla, controllandone le frequentazioni e gli spostamenti, utilizzando nei suoi confronti epiteti ingiuriosi e offensivi.

L’attività d’indagine eseguita ha consentito di ottenere a carico dell’indagato, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con contestuale applicazione del “braccialetto elettronico”. Nello specifico, infatti, il Giudice per le Indagini Preliminari, valutati positivamente i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, ha emanato apposita ordinanza esecutiva con cui è stata disposta l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, estendendola anche alle due figlie minori, stabilendo la distanza minima da tenere, con l’ulteriore prescrizione di non comunicare con le stesse attraverso qualsiasi mezzo.

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Cronaca

Precipita in un burrone, tragico incidente nel Nisseno

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Tragico incidente stradale autonomo nelle vicinanze del ponte Capodarso, in territorio di Caltanissetta. Un uomo di 61 anni, Calogero Giuseppe Giusto, di Barrafranca, alla guida della sua Fiat Panda, per cause da accertare, è uscito fuori strada finendo in un burrone.

L’automobilista è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e gli operatori del 118.

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