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Cronaca

Maltrattamenti in famiglia e lesioni: arrestato 34enne

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Caltanissetta – La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha tratto in arresto un nisseno di 34 anni per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

Da anni la vittima subiva vessazioni di ogni tipo, fisiche e verbali, fino a quanto l’intervento della Polizia di Stato non l’ha fatta determinare a denunciare quanto accadutole.

Qualche giorno fa la donna è stata picchiata in strada ed onesti cittadini hanno chiamato la Polizia di Stato che è prontamente intervenuta.

Non si trattava di un litigio occasionale, ma una delle tante occasioni in cui la donna è stata umiliata e picchiata.

In questa occasione la vittima è stata convocata dalle donne della Squadra Mobile, personale femminile altamente specializzato nell’ascolto delle persone vittime di violenza.

Dopo essere stata accolta negli uffici della Polizia di Stato, la donna ha potuto raccontare quanto da anni subiva.

Botte e insulti, una sopraffazione totale, dovuta ad improperi quotidiani che spesso culminavano in violenze fisiche.

Avvisata la Procura della Repubblica di Caltanissetta ed attivato il c.d. codice rosso, il Pubblico Ministero, considerate le fonti di prova raccolte dalla Squadra Mobile, ha immediatamente richiesto ed ottenuto la misura cautelare degli arresti domiciliari in luogo diverso rispetto a dove vive la donna.

Non appena ricevuto il provvedimento di cattura, gli investigatori della Squadra Mobile hanno immediatamente individuato l’uomo per condurlo presso la sua abitazione, dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

“Fondamentale la determinazione della vittima che si è affidata alla Polizia di Stato denunciando quanto da lei subito, questo ha permesso di intervenire immediatamente per porre fine alle violenze

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Cronaca

Traffico bloccato all’altezza di Butera per un incidente ad un Tir

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Bloccato il traffico sulla Ss115 “Sicilia sud occidentale Sicula” in entrambe le direzioni al km 250 per un incidente autonomo.

Un tir ha sbandato, invaso la carreggiata opposta e perso gasolio sull’asfalto.Così la strada che collega Gela a Licata è stata chiusa all’altezza di Butera. Sul posto sono intervenuti le forze dell’ordine e le squadre dell’Anas per gestire il traffico e ripristinare le condizioni di sicurezza stradale.

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Cronaca

Trovati due etti e mezzo di droga durante le perquisizioni

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Ragusa - Nel corso delle perquisizioni promosse dai Carabinieri di Ragusa in occasione dell’esecuzione delle ordinanze di misure cautelari che, alle prime ore di questa mattina, hanno portato all’arresto di nove persone responsabili, a vario titolo, di spaccio di stupefacenti, i militari dell’Arma hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro oltre 40g di cocaina, quasi 50g di hashish ed oltre 150g di marijuana.

Trovati, inoltre, un bilancino di precisione ancora sporco di sostanza stupefacente, vario materiale atto al confezionamento dello stesso ed oltre tremila euro in banconote di piccolo taglio, ritenute il provento dell’attività illecita. Supera, dunque, il valore di cinquemila euro sul mercato al dettaglio il solo stupefacente sequestrato questa mattina dai Carabinieri

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Cronaca

I tentacoli della mafia nissena nell’inchiesta che ha portato all’arresto di Toti

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Promette ulteriori e devastanti sviluppi l’operazione della Guardia di finanza di Genova che ha portato all’arresto (domiciliari) il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, accusato di corruzione nell’ambito di una inchiesta della Direzione distrettuale antimafia genovese. Domiciliari anche per il braccio destro di Toti, Matteo Cozzani, capo di gabinetto. Per quest’ultimo, l’accusa è di corruzione elettorale, aggravata dall’avere agevolato l’attività di Cosa Nostra.

Nella fattispecie, secondo gli investigatori, Cozzani avrebbe agevolato il clan Cammarata del mandamento di Riesi con proiezione nella città ligure. Nelle carte dell’inchiesta , si fa riferimento alla promessa di posti di lavoro e appartamenti di edilizia residenziale migliori in cambio dei voti degli elettori appartenenti alla comunità riesina presente a Genova. Sarebbero almeno 400 le preferenze verso la lista Cambiamo con Toti Presidente.

Non è la prima volta che la mafia nissena allunga i propri tentacoli verso la Liguria ed in particolare sul capoluogo di Regione. Le cronache, negli anni, raccontano della presenza anche di esponenti della famiglia mafiosa degli Emmannuello.

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