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Politica

A Butera Filippo Balbo presenta il bilancio di fondi ottenuti e cantieri aperti e si ricandida a sindaco

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Butera.Filippo Balbo annuncia la sua ricandidatura a sindaco il prossimo anno portando all’attivo 10 milioni di euro di fondi destinati alla revoca ( dalla torre eolica all’imminente collaudo della zona industriale per citarne alcuni) che sono stati salvati , la percentuale dell’81% di differenziata raggiunto nel 2020 nonostante le spese che sono state affrontate per bonificare le discariche a cielo aperto e la discarica Cipollina.E poi i cantieri di opere pubbliche. Sono stati consegnati ieri i lavori per il progetto dell’abbattimento delle barriere architettoniche e messa in sicurezza della scuola media “ Mario Gori”.È uno dei 4 finanziamenti che l’ amministrazione Balbo ha ottenuto per complessivi 3 milioni di euro dal Ministero degli Interni a a seguito ad una richiesta di finanziamento effettuata nel Marzo del 2018.I quattro progetti in questione sono il consolidamento di via Martiri di Ungheria, che oramai volge alla fine dei lavori; la messa in sicurezza dell’immobile del comune di Butera i cui lavori sono già iniziati da qualche settimana e che per il momento interessano il secondo piano del palazzomunicipale ; la messa in sicurezza del plesso scolastico “Santa Caterina “ iniziata circa 1 mese e mezzo addietro ed ancora in corso; infine i lavori di messa in sicurezza e abbattimento delle barriere architettoniche del plesso scolastico “Mario Gori” la cui consegna dei lavori è stata fatta ieri mattina. I lavori cominceranno la prossima settimana per concludersi entro il prossimo 2 agosto, giusto per riconsegnare alla comunità scolastica il plesso più importante di Butera.” Non v’è dubbio- commenta il sindaco Filippo Balbo- che tutte queste opere pubbliche stanno rappresentando un volano anche sotto l’aspetto occupazionale perche alcune maestranze locali stanno trovando la possibilità di essere occupate.Siamo. soddisfatti per tutti gli obiettivi raggiunti ed in questo caso per le opere pubbliche realizzate e che si stanno realizzando e che rappresentano un esempio di ibuona politica costruttiva e produttiva per la comunità buterese. Ad oggi abbiamo registrato un alto livello di virtuosismo in tutti i settori perché quando si amministra con cipiglio, motivazione e competenza, donando sacrificio alla propria missione, i risultati prima o poi arrivano e premiano” .In termini occupazionali sono stati banditi concorsi per 8 posti di lavoro tra dirigente tecnico, geometra, vigili urbani, istruttore contabile e progressione verticale.

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Depositato l’atto di appello di Nadia Gnoffo contro Paolo Cafà per il seggio in consiglio

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La battaglia giudiziaria per l’ultimo seggio in consiglio comunale si arricchisce di un nuovo capitolo.

L’ultimo è stato quello della sentenza favorevole a Paolo Cafá primo dei non eletti nella lista di PeR contro la consigliera Grazia Cosentino che ha proposto Appello.La proma udienza settembre.

Ora c’è l’azione di Forza Italia che rivendica quel seggio. Cafá dovrà vedersela con Nadia Gnoffo prima dei non eletti in Forza Italia. È stato notificato ieri l’atto di appello a firma degli avvocati Riccardo Balsamo, Michele e Sandra Lupo o per la modifica della sentenza nella parte in cui il seggio viene assegnato erroneamente – secondo la tesi sostenuta- a Paolo Cafa

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L’ex sindaco:”la politica che calpesta i valori per piccoli interessi di parte è destinata a fallire miseramente”

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L’ex sindaco Lucio Greco interviene sullo scontro tra capigruppo di Pd e M5s.

“Non posso non nascondere il mio rammarico e la mia preoccupazione per la brutta piega che sta prendendo il dibattito politico nella nostra città. La delicatezza e le difficoltà del momento che stiamo vivendo- dice Lucio Greco – richiederebbero consapevolezza, senso di responsabilità e maturità. So bene che la politica è fatta di scontri anche aspri, ma so altrettanto bene che la sua azione implica, comunque, pure la morale. Non si può pertanto imbarbarire il dibattito politico con dichiarazioni gravi ed offensive che ledono la dignità delle persone, siano essi avversari o addirittura alleati. Dobbiamo comprendere che, al di sotto di un certo livello di decenza, la questione non è più solo morale, ma diviene politica, perché mina le istituzioni e tutti gli aspetti della vita associata. Si possono sicuramente criticare le posizioni degli altri esponenti politici, ma non si può, così come ha fatto il consigliere dei cinque stelle, mettere in discussione la dignità delle persone. Per questo condanno fermamente e severamente l’attacco scomposto verso il consigliere Orlando di cui, pur essendo lontano dal punto di vista ideologico, ne riconosco sobrietà e qualità umane sicuramente apprezzabili”

” Mi auguro solo, per il bene della città, una levata di scudi da parte di tutte le forze politiche che, indipendentemente dalla propria appartenenza, facciano sentire il loro netto e chiaro dissenso verso questo di modo di concepire il confronto democratico. Una politica che calpesta i valori e la morale, solo per inseguire piccoli e miseri interessi di parte, e’ destinata a fallire miseramente. Un lusso, questo, che noi cittadini gelesi non ci possiamo permettere” – conclude

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Salta il tappo sulla storiella della maggioranza che va d’amore e d’accordo

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Quando il tappo della bottiglia salta, lo fa di brutto. La gestione del gruzzoletto da 300 mila euro giunto dalla Regione per turismo ed eventi ha creato un pandemonio dopo la nomina del direttore artistico.

Gaetano Orlando ha lamentato che quella gestione é appannaggio solo di un partito, Francesco Castellana lo ha accusato di delirio politico. L’opposizione ha censurato j toni usati da Castellana dando solidarietà ad Orlando.Anche il PD lo ha fatto ma insieme all’invito ad abbassare i toni dello scontro.Il sindaco ha minacciato di azzerare la giunta. Lo scontro tra due capigruppo di Pd e M5s Gaetano Orlando e Francesco Castellana va oltre l’episodio in sè. Dimostra quello che si è sempre saputo e cioè che la maggioranza compatta che va d’amore e d’accordo, che non litiga perché è tutta proiettata ad occuparsi del bene della città è solo una storiella che per un anno è stata tenuta in vita dalla determinazione del sindaco Di Stefano.

È durata molto secondo gli standard della politica locale. Poi Di Stefano non è riuscito a controllare i suoi. Ed è venuto fuori quello che si è visto: nella maggioranza serpeggiano nervosismo e malumore. E più si avvicinano le Regionali peggio sarà e molto meno il sindaco riuscirà a frenare le esternazioni bellicose dei suoi prodi

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